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NEWS situazione contrattuale in corso
CONTRATTO 2005
Nella nottata dell’11.05.05 è stata siglata la preintesa per il CCNL della Dirigenza medica del servizio sanitario nazionale (12.05.2005)
COMUNICATO
STAMPA
COMMENTO ALLA PREINTESA
TESTO PREINTESA CONTRATTO MEDICI
TABELLE ECONOMICHE DEGLI ARRETRATI
TABELLE ECONOMICHE DEGLI AUMENTI
DICHIARAZIONE A VERBALE DELLA FP CGIL
MEDICI
ULTIMA PROPOSTA ARAN DEL 5 MAGGIO
27 aprile 2005 Contratto medici, firma più vicina -DichiarAZIONE di M.Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici |
21 aprile 2005
Sciogliere i nodi
rimasti e chiudere il contratto per i medici
- Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici |
14 aprile 2005
La trattativa
dei medici si avvia a conclusione - Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici CCNL medici e veterinari: il lavoro procede - COMUNICATO |
BOZZE ARAN: |
31 marzo 2005
1° Aprile dei medici: 40
mesi senza contratto, ma con tante promesse CCNL MEDICI E VETERINARI: AVANTI PIANO
24 marzo 2005
L’ECM deve
essere garantita dalle Asl. Pari dignità per i medici del territorio e per i
veterinari
CCNL MEDICI
E VETERINARI: LA TRATTATIVA ENTRA NEL VIVO
10 marzo 2005
Medici in sciopero il 18 marzo.
Ancora promesse non mantenute -
Dichiarazione di Massimo Cozza |
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Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL MediciSciogliere i nodi rimasti e chiudere il contratto per i medici
L’annuncio del rinvio da parte dell’Aran dell’incontro programmato per domani per il rinnovo del contratto dei medici, peraltro senza che sia stata indicata una nuova data, rappresenta una doccia fredda per i medici che da 40 mesi aspettano invano il rinnovo del contratto. Siamo arrivati ad un bivio al quale nessuno può sottrarsi dalla proprie responsabilità. O si sciolgono i nodi rimasti e si chiude subito la trattativa, oppure i medici vedranno negato il diritto al rinnovo del contratto, rimanendo a tempo indefinito ancora senza aumenti e senza arretrati.
Ulteriori rinvii non sarebbero
giustamente compresi e neanche accettati. Roma, 20 aprile 2005
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL MediciLa trattativa dei medici si avvia a conclusione
L’odierno incontro per il rinnovo del contratto dei medici presso l’Aran ha lasciato ancora alcuni nodi da sciogliere, tra i quali la regolamentazione dei contratti atipici, il Comitato dei Garanti, l’Ecm, la tutela assicurativa e la valutazione. Giovedì prossimo verrà affrontata la parte economica. Il percorso appare ormai in discesa e, se c’è la volontà di entrambe le parti, le questioni aperte si possono risolvere con uno sprint finale che dovrebbe terminare entro la fine di Aprile. Dai primi di Maggio incombe infatti il prossimo rinnovo dei componenti regionali della parte pubblica, che potrebbe determinare una stasi della trattativa, con il rischio di arrivare all’estate con un nulla di fatto.
Crediamo invece che i
medici italiani abbiano il diritto a vedere rinnovato il contratto in modo
dignitoso ed entro la fine del mese, senza arrivare al nuovo record di oltre 40
mesi senza aumenti e senza arretrati. Roma, 13 aprile 2005
CCNL medici e veterinari: il lavoro procede
La nuova bozza di parte normativa del CCNL della dirigenza medica e veterinaria, datata 12 aprile, è stata interamente esaminata oggi all’ARAN nel corso del 14° incontro di contrattazione tra la parte pubblica e le OO.SS. Nonostante il testo non risponda ancora appieno alle richieste sindacali, anche in questo incontro sono stati registrati alcuni progressi, che hanno peraltro consentito di ridurre ulteriormente il numero e la portata dei nodi tuttora da risolvere. Per la FP CGIL Medici, i nodi residui riguardano i seguenti punti: o Contratti atipici: non trova soluzione il problema (sollevato da tutte le OO.SS.), relativo all’esigenza di ridurre entro limiti definiti la possibilità di ricorso all’utilizzo di dirigenti assunti con contratti atipici da parte delle aziende. La dichiarazione congiunta n.1, che pure va nella direzione auspicata, non è ancora sufficiente a limitare in modo sostanziale questa pratica. Per questo proseguiamo nell’impegno per inserire nel testo un forte indirizzo alle aziende per la limitazione dei contratti atipici. o Comitato dei Garanti: nonostante le reiterate richieste di modifica permane nel testo proposto la possibilità per le aziende di procedere al recesso anche in assenza di un parere del comitato dei Garanti, se quest’organo non esprime la propria valutazione sulla proposta di recesso entro 60 giorni dalla relativa richiesta. E’ inaccettabile che un diritto di difesa e di garanzia del dipendente venga annullato da una scadenza temporale. Rimane pertanto la nostra richiesta di impossibilità a procedere al recesso in assenza del parere del Comitato dei Garanti. o ECM : resta inaccettabile l’ipotesi che in assenza di disponibilità economiche adeguate l’azienda sia dispensata dall’obbligo di fornire l’ECM ai propri dirigenti. Queste disponibilità economiche devono essere reperite dall’azienda e l’aggiornamento, che è una garanzia non solo per gli operatori ma anche per i cittadini, deve essere garantito. o Valutazione dei dirigenti: nonostante i ripetuti impegni di semplificazione rimane ancora farraginoso ed eccessivamente articolato il sistema di valutazione dei dirigenti. L’esistenza dei due organismi di valutazione concorre a determinare ulteriore confusione e spesso determina sovrapposizioni. Talvolta non è neppure adeguatamente garantita la partecipazione, e neppure l’informazione dell’interessato al processo di valutazione.
Questi i nodi. Naturalmente saranno necessari anche su altri punti ritocchi ed aggiustamenti, ma si tratta di un lavoro che può agevolmente essere fatto in poco tempo. Ci si vedrà ancora il 21 aprile per l’esame della parte economica, ma sarà necessario stringere i tempi per cercare di finire entro la fine di aprile, altrimenti si rischia una loro forte dilatazione a causa della sostituzione delle amministrazioni regionali. Pertanto, l’impegno è quello di arrivare alla firma nei tempi più brevi, assicurando finalmente ai dirigenti medici e veterinari un contratto che ha già un ritardo di più di tre anni. Roma, 13 aprile 2005
Il
Segretario Nazionale
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici1° Aprile dei medici: 40 mesi senza contratto, ma con tante promesse
Domani 1 Aprile 2005, i medici “festeggiano”, 40 mesi senza contratto (l’ultimo è scaduto il 31 dicembre 2001), ma continuano ad avere, a parole, promesse ed impegni più o meno elettorali. Il gioco delle parti ha le gambe corte. I medici, insieme a tutto il pubblico impiego, hanno il diritto al rinnovo del contratto per il secondo biennio economico 2004-2005, con impegni condivisi da sottoscrivere ai tavoli contrattuali da parte del Governo con il sindacato, e non tra Ministri e Presidenza del Consiglio. Intanto la trattativa con l’Aran, per il primo biennio economico 2002-2003 ed il quadriennio normativo 2002-2005, procede, seppure lentamente e con molte incognite. Siamo ancora in attesa di risposte soddisfacenti riguardanti in primo luogo la regolamentazione degli atipici, l’Ecm, la valutazione dei dirigenti, l’orario di lavoro e la valorizzazione del disagio. Per metà aprile l’Aran ci presenterà un ulteriore nuovo testo, sul quale si dovrebbe lavorare per chiudere in pochi giorni, con l’auspicio di non tagliare a maggio il traguardo di 41 mesi senza contratto. Roma, 31 marzo 2005 Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici1° Aprile dei medici: 40 mesi senza contratto, ma con tante promesse
Domani 1 Aprile 2005, i medici “festeggiano”, 40 mesi senza contratto (l’ultimo è scaduto il 31 dicembre 2001), ma continuano ad avere, a parole, promesse ed impegni più o meno elettorali. Il gioco delle parti ha le gambe corte. I medici, insieme a tutto il pubblico impiego, hanno il diritto al rinnovo del contratto per il secondo biennio economico 2004-2005, con impegni condivisi da sottoscrivere ai tavoli contrattuali da parte del Governo con il sindacato, e non tra Ministri e Presidenza del Consiglio. Intanto la trattativa con l’Aran, per il primo biennio economico 2002-2003 ed il quadriennio normativo 2002-2005, procede, seppure lentamente e con molte incognite. Siamo ancora in attesa di risposte soddisfacenti riguardanti in primo luogo la regolamentazione degli atipici, l’Ecm, la valutazione dei dirigenti, l’orario di lavoro e la valorizzazione del disagio. Per metà aprile l’Aran ci presenterà un ulteriore nuovo testo, sul quale si dovrebbe lavorare per chiudere in pochi giorni, con l’auspicio di non tagliare a maggio il traguardo di 41 mesi senza contratto. Roma, 31 marzo 2005
CCNL MEDICI E VETERINARI: LA TRATTATIVA ENTRA NEL VIVO
E’ finalmente entrata nel vivo la trattativa per il rinnovo del CCNL di medici e veterinari. Nelle due giornate di confronto all’ARAN (23 e 24 marzo) è stato esaminato l’intero testo normativo proposto dalla parte pubblica. Ne è uscito un confronto serrato, che da un lato ha evidenziato alcuni positivi miglioramenti della proposta, dall’altro ha confermato alcuni dei nodi già emersi nei confronti precedenti. Mentre sono concreti i progressi già ottenuti su alcuni argomenti (come la copertura assicurativa) e su altri (la valutazione dei dirigenti) si procede in modo lento verso una soluzione soddisfacente, i nodi più consistenti non trovano ancora sbocchi accettabili. Ha fatto passi avanti molto limitati , l’argomento delle relazioni sindacali, per il quale la proposta di passaggio alla contrattazione degli effetti di ricaduta dei sistemi di valutazione dell’attività dei dirigenti e la previsione della consultazione per le aree vaste non accolgono ancora la sostanziale richiesta di evoluzione delle relazioni sindacali proveniente dalle OO.SS. Insoddisfacente è pure la soluzione proposta per l’orario di lavoro: la scomparsa della richiesta di due ore di lavoro in più è un miglioramento significativo, ma il testo proposto non appare ancora accettabile perché permane la richiesta di ulteriori 30 minuti di aumento dell’orario destinato a prestazioni assistenziali . Strettamente collegato a questo aspetto è quello delle prestazioni aggiuntive per le quali, come è noto la posizione della CGIL Medici è di ferma contrarietà, in favore di un consistente ricorso a nuove assunzioni. Si tratta purtroppo di una posizione minoritaria in quanto il ricorso a prestazioni aggiuntive pagate in regime e con tariffe libero professionali sembra trovare ampi consensi in numerose delegazioni sindacali. Pure isolata è stata la nostra difesa del riconoscimento della pari dignità delle attività assistenziali e preventive territoriali rispetto a quella di guardia: siamo stati i soli a proporre una modifica dell’articolo sulle tipologie dell’attività libero professionale che consentisse l’utilizzo del secondo comma dell’articolo 55 per la remunerazione di tutte le prestazioni aggiuntive e non solo per quelle di guardia. Riteniamo tuttavia che questa sia una battaglia importante rispetto nella quale proseguiremo il nostro impegno fino alla chiusura del contratto. Per fortuna il tavolo è maggiormente unito su altri nodi del testo proposto: l’articolo sul Comitato dei Garanti, che prevede ancora la possibilità di recesso aziendale anche in assenza di un parere, l’ECM per il quale la garanzia di copertura dei crediti viene ancora subordinata alla disponibilità dei fondi aziendali. Infine, da migliorare è anche il testo sugli effetti della valutazione positiva dei dirigenti, la cui formulazione non garantisce ancora rispetto al rischio che a valutazioni positive conseguano revoche dell’incarico. In compenso, buone nuove per veterinari e medici del territorio: sembra che sia sul rimborso chilometrico che sulla Indennità di polizia giudiziaria si vada verso una positiva evoluzione, anche se il lavoro da fare è ancora consistente. Prossimi incontri il 30 e 31 marzo per affrontare la parte economica.
Roma, 24 marzo 2005
Dichiarazione
di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
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Comunicato stampa di Pierluigi Grande, Coordinatore della Segreteria Nazionale della FP CGIL Medici NO ALLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE. SI ALLE ASSUNZIONI DI NUOVI MEDICI
E’ proseguita oggi all’ARAN la trattativa per il rinnovo del CCNL della dirigenza medica e veterinaria del SSN. Si è discusso (al di fuori della bozza di documento presentata dal parte pubblica) di modifiche alla pronta disponibilità ed alle guardie. La proposta proveniente da alcune OO.SS è quella di prevedere che tutte le prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro vengano fornite all’azienda dai dirigenti dell’azienda stessa come libera professione intramoenia a carico del bilancio aziendale con tariffe definite a livello di contrattazione aziendale. La FP CGIL Medici ha ribadito che gli istituiti contrattuali della guardia e della pronta disponibilità non possono né devono essere utilizzati quali strumenti di gestione ordinaria delle necessità prestazionali aziendali. E’ assoluta l’opposizione anche in merito alle ipotesi di utilizzo di personale aziendale in regime libero professionale intramoenia per la copertura delle prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro. Riteniamo infatti – e lo abbiamo ribadito oggi – che la via da intraprendere per la soluzione del problema sia quella della copertura degli organici vacanti mediante l’assunzione dei medici e dei veterinari necessari alle esigenze aziendali. Il medico deve avere il diritto ad una congrua retribuzione nell’ambito delle 38 ore lavorative, senza sottostare a regimi cottimistici che non giovano né alla salute dei cittadini né alla qualità del lavoro medico. Gli istituti della guardia e della pronta disponibilità devono rimanere strumenti per affrontare esigenze imprevedibili ed eccezionali e la loro sola modifica dovrebbe essere quella di una adeguata rivalutazione economica. Durante la riunione è stato inoltre completato l’esame dell’articolato proposto dall’ARAN: di seguito si riportano i principali argomenti trattati. ECM : unanime la richiesta di porlo a carico dell’azienda: in cambio c’è la disponibilità a trasformare una delle 4 ore di aggiornamento in orario di lavoro. E’ stato tuttavia chiarito che le aziende devono garantire la sua attuazione completa contrattando realmente con le OO.SS. le condizioni del suo svolgimento ed i percorsi formativi, nella scelta dei quali si deve tenere conto anche delle esigenze dei singoli dirigenti e non solo degli obiettivi aziendali. VERIFICA DEI RISULTATI E DELLE ATTIVITA’ DEI DIRIGENTI: nonostante l’atto di indirizzo prevedesse uno snellimento delle procedure di valutazione, il testo proposto dall’ARAN si mantiene complesso e macchinoso senza risolvere i veri problemi della valutazione. Per rendere le procedure più uniformi e semplici è stato concordato con la parte pubblica di riscrivere l’articolo 32 dell’attuale CCNL, suddividendolo in due articoli: il primo descriverà le procedure per la valutazione professionale, l’altro quelle della valutazione gestionale. Si spera con questo sistema di rimediare alle ambiguità interpretative del testo che ne rendono ancora molto difforme l’attuazione. EFFETTI DELLA VALUTAZIONE: molte aziende continuano a non rinnovare l’incarico a dirigenti valutati positivamente nonostante il contratto lo preveda o a ritardare l’affidamento dell’incarico ai dirigenti che abbiano superato con valutazione positiva il primo quinquennio di lavoro. Perciò, non essendo possibile (secondo l’ARAN) riportare esplicitamente quest’obbligo nel testo, sarà aggiunta al contratto una apposita dichiarazione congiunta che dovrebbe risolvere il problema chiarendo questo aspetto. ESITI DELLA VALUTAZIONE NEGATIVA: nonostante tutte le OO.SS. abbiano ritenuto eccessivamente severa l’impostazione che è alla base di questo articolo, considerata anche la difficoltà del raggiungimento degli obiettivi assegnati nelle aziende con gravi problemi di organico o di dotazioni strumentali, esso non sembra modificabile in quanto discende direttamente dalle norme quadro sul pubblico impiego. L’ARAN si è impegnata ad un tentativo di revisione del testo per cercare di accogliere le richieste di parte sindacale. La prossima riunione sarà probabilmente intorno al 10 di febbraio: questo lasso di tempo è necessario per consentire all’ARAN di elaborare la bozza della parte economica e per formulare una ulteriore bozza di quella normativa. Roma 25 gennaio 2005
Nell’incontro del 19 gennaio all’ARAN la trattativa entra nel vivo
Si è entrati finalmente nel vivo nella trattativa svoltasi il 18 ed il 19 gennaio all’ARAN per il rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria del SSN. Sono infatti stati toccati alcuni dei nodi cruciali del rinnovo contrattuale in atto e su questi si sono evidenziate, come già nel corso egli incontri iniziali, le divergenze che la cui soluzione costituisce l’elemento indispensabile per raggiungere l’accordo per il nuovo CCNL. Vediamoli di seguito. Esclusività di rapporto: l’ARAN in apertura di discussione ha reso noti i dati ricevuti dalle regioni che evidenziano il totale fallimento della legge 138, certificato dal passaggio in extramoenia ad oggi di solo circa 500 medici (su 108 mila) in più rispetto all’anno precedente: questo costituisce un evidente successo della linea seguita da sempre dal nostro sindacato su questa importante problematica Nel contratto, la CGIL medici su questo punto ha ribadito la propria linea di difesa della valorizzazione del rapporto esclusivo, richiedendo che le economie derivanti dai passaggi in extramoenia vengano riversate interamente sull’indennità di esclusività di coloro che restano in intramoenia e non costituiscano, come previsto dal testo ARAN, risparmio aziendale. Inoltre è stato richiesto (anche per consentire il passaggio precedente) che anche gli oneri economici dell’indennità di esclusività vengano ricompresi all’interno della massa salariale dalla quale oggi sono invece esclusi. Orario di lavoro: davanti alla proposta ARAN che prevede il passaggio di due ore di formazione ad attività assistenziali in cambio della garanzia dell’ECM da parte delle aziende il rifiuto è stato netto e concorde come pure concorde è stata la posizione di netta opposizione rispetto ad ipotesi di aumenti dei regimi prestazionali a costo zero. Più articolata è invece la posizione delle diverse sigle riguardo alle ipotesi di prestazioni aggiuntive retribuite: da parte nostra è stata confermata la difesa dell’orario di lavoro limitato alle 38 ore ed il rifiuto al ricorso sistematico a prestazioni aggiuntive a pagamento in regime di intramoenia. E’ stata inoltre ribadita le necessità di ricorrere alle assunzioni nel caso in cui le esigenze operative aziendali lo richiedano. C’è stata comunque una generale richiesta di chiarimenti da parte delle OO.SS. riguardo alla quantificazione della disponibilità economica del II biennio, ritenuta la base indispensabile per poter rivalutare in modo adeguato sia le prestazioni aggiuntive, sia istituti come le guardie e la pronta disponibilità che necessitano oramai di un nuovo e differente inquadramento normativo. Comitato dei garanti: anche su questo punto non c’è accordo tra ARAN e sigle. Le OO.SS: hanno infatti unanimemente richiesto la valorizzazione di quest’organo di salvaguardia ed il potenziamento del suo ruolo rispetto alla valutazione delle procedure di recesso attivate dalle aziende. Copertura assicurativa: anche su questo punto non sembra possibile una soluzione immediata, in quanto persistono i problemi – tutti economici- che hanno determinato il fallimento di questo istituto nel passato contratto. Si proseguirà martedì 25 gennaio (intera giornata) su argomenti spinosi quanto quelli affrontati oggi: verifica delle attività e valutazione dei dirigenti, effetti delle valutazioni, ECM e formazione. Roma, 19 gennaio 2005
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici Dalla trattativa la buona notizia del 90% dei medici in esclusiva, ma costretti minacciare lo sciopero contro le Regioni per i nodi ancora aperti
Le proiezioni che l’Aran ha oggi illustrato nell’ambito della trattativa per il rinnovo del contratto dei medici dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale che vedono, nonostante la legge sulla reversibilità, il 90% dei 108.000 medici ancora in rapporto esclusivo, rappresentano una vittoria della sanità pubblica. Abbiamo chiesto di valorizzare l’esclusività, prevedendo che l’indennità concorra a formare la massa salariale, e che, ove vi siano nel futuro passaggi più consistenti in extramoenia, le risorse che si libereranno siano destinate all’incremento della stessa esclusività. Così come siamo stati l’unico sindacato medico a non volere qualsiasi forma di reversibilità, anche oggi siamo stati l’unico sindacato che si è dichiarato contrario alla eliminazione delle penalità economiche per chi sceglie il rapporto non esclusivo. Abbiamo ribadito il nostro netto dissenso alle proposte di aumentare l’orario di lavoro e di prestazioni aggiuntive oltre le 38 ore, anche se remunerate. Abbiamo anche richiesto sia maggiori garanzie per il recesso del rapporto di lavoro attraverso una più incisiva azione da affidare al Comitato dei Garanti, sia di definire le condizioni per una adeguata copertura assicurativa dei medici, con il coinvolgimento delle Asl. La prossima settimana dovremmo terminare l’esame del testo, ma se da parte delle Regioni non verranno risolti i numerosi nodi rimasti, a partire dall’orario di lavoro, abbiamo già unitariamente preannunciato incisive azioni sindacali fino allo sciopero. Roma, 19 gennaio 2005
RINNOVO CONTRATTO MEDICI E VETERINARI: L’ANNO È NUOVO, I PROBLEMI RESTANO QUELLI VECCHI
Riprende la trattativa e si comincia a lavorare sul testo proposto dall’ARAN per il rinnovo del CCNL di medici e veterinari: stamattina esame dei primi 7 articoli proposti dall’agenzia negoziale nel testo già trasmesso il 22 dicembre. La discussione ha confermato i nodi già individuati nelle riunioni precedenti e tuttora irrisolti. Nel primo articolo rimane ancora aperto il problema del lavoro atipico, che viene totalmente ignorato dal testo proposto e che, secondo l’impegno dell’ARAN, sarà ripreso in una appendice da aggiungere al testo. Pure rinviato è il problema relativo alle richieste di ampliamento ed evoluzione del sistema delle relazioni sindacali, che prevede un aumento delle materie oggetto di concertazione e di contrattazione. in merito si attendono ancora le determinazioni del comitato di settore. La nuova formulazione sarà riportata nell’articolo 3, che sostituirà gli aa. 3, 4 e 6 del contratto in vigore e che si spera di avere in veste di proposta nelle prossime riunioni. Il problema delle relazioni sindacali ha coinvolto pure l’articolato relativo al coordinamento regionale, per il quale è venuta da numerose delegazioni la richiesta di maggiore coinvolgimento sindacale. Si continuerà a parlarne nei prossimi incontri, già fissati per il 19 ed il 25 gennaio, che si protrarranno per l’intera giornata. Roma, 14 gennaio 2004
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E’ ripresa questa mattina all’ARAN la contrattazione per il rinnovo del CCNL della dirigenza medica e veterinaria del SSN. All’ordine del giorno le valutazioni espresse dal Comitato di Settore in merito alle richieste di parte sindacale sulla parte economica e su quella normativa della bozza di contratto.
PARTE ECONOMICA In merito alla richiesta di equiparazione del tabellare della dirigenza medico-veterinaria a quella dello Stato, presentata congiuntamente da tutti i sindacati, la parte pubblica ha presentato una propria proposta (che si allega in copia) nella quale questo obiettivo viene raggiunto utilizzando i soli fondi derivanti da o Tabellare rivalutato del 5,66% già concordato o Conglobamento di una parte di retribuzione di risultato pari al valore degli ultimi 30 minuti di vecchio plus orario residuati nel fondo di risultato dopo l’utilizzo di 55 minuti per il finanziamento del fondo di posizione o Indennità integrativa speciale o Retribuzione minima di posizione rivalutata del 5,66% nella misura necessaria per raggiungere la somma di 38.198 euro, nuova quota di tabellare. Per i dirigenti con meno di cinque anni di anzianità, poiché il differenziale da coprire è maggiore, l’ARAN propone di utilizzare lo 0,32% messo a disposizione dalle regioni, che invece di essere risuddiviso su tutti i dirigenti verrebbe utilizzato ad esclusivo beneficio di questo gruppo per il raggiungimento dell’equiparazione. Poiché comunque anche questo spostamento di fondi non è in grado di fornire all’operazione la necessaria copertura economica, l’equiparazione per questi dirigenti si realizzerebbe solo nel II biennio economico mediante l’utilizzo degli ulteriori fondi contrattuali disponibili. La valutazione delle OO.SS sulla proposta è stata di massima positiva, con l’eccezione del punto riguardante l’utilizzo dell’aumento dello 0,32% per l’equiparazione dei dirigenti sotto i cinque anni. Ad avviso delle parti sindacali, infatti, il risultato può essere raggiunto già nel primo biennio economico usando a tale scopo i fondi derivanti dai RIA dei dirigenti cessati dal servizio, che il vigente contratto destinava all’equiparazione ex IX ex X, ma che ora, terminata questa operazione, si rendono nuovamente disponibili.
PARTE NORMATIVA L’ARAN ha confermato il testo proposto nella bozza presentata nell’ultima riunione dell’ottobre scorso, integrandolo però con quattro nuovi articoli, diffusi durante la riunione, relativi a: o Coordinamento Regionale o Orario di lavoro dei dirigenti o Orario di lavoro dei dirigenti di struttura complessa o Formazione ed ECM Riguardo al contenuto di questi nuovo articoli le OO.SS. si sono riservate una valutazione dopo l’esame approfondito del testo, pur esprimendo, già dopo un esame superficiale, una opinione di massima negativa per la parte che riguarda l’orario di lavoro. Rimane comunque, ed è stato unanimemente riconfermato, il giudizio negativo espresso già nella precedente riunione sull’impianto complessivo della proposta, che non affronta le questioni irrisolte (coperture assicurative) ed innova introducendo elementi di pesante peggioramento nell’esistente (valutazione dei dirigenti, orario di lavoro) Si è comunque concordato di procedere ad un esame del testo articolo per articolo in modo da potersi confrontare in modo più specifico ed evidenziare gli elementi di maggiore criticità Si comincia giovedì 13 gennaio.
Buone feste ed un felice 2005 a
tutti
Roma, 22 dicembre 2004
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Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL MediciFinalmente per i medici non solo carbone
L’incontro di questa mattina all’Aran rappresenta una svolta positiva che consente di avviare una reale trattativa per il rinnovo del contratto di oltre 100.000 medici, atteso da tre anni. C’è stata infatti una apertura sulla parte economica che dovrebbe consentire l’equiparazione del tabellare agli altri dirigenti dello Stato, 38.198,00 euro annui. Si tratta di una proposta che deve essere comunque perfezionata, sia attraverso le modalità di reperimento delle risorse, e soprattutto prevedendo anche per i medici con meno di cinque anni la piena equiparazione al 31 dicembre 2003. Tuttavia rimangono diversi macigni sulla strada verso il contratto legati alla parte normativa. In particolare rimangono irrisolti i nodi relativi all’orario di lavoro, alla copertura assicurativa, al sistema di valutazione, ai contratti atipici, al sistema delle relazioni sindacali, alla valorizzazione della esclusività, al premio del disagio. Roma, 22 dicembre 2004
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RINNOVO DEL CONTRATTO DEI DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI DEL SSN COMINCIA IL CONFRONTO SULLA PARTE ECONOMICA
Breve ma densa di contenuti l’odierna riunione all’ARAN, durante la quale è iniziato un confronto, che si preannuncia lungo e complesso, sulle risorse economiche e sul loro utilizzo. In apertura di riunione la parte pubblica ha esposto le cifre generali ( massa salariale disponibile , quota pro capite di incremento economico a regime confermata in 268 euro) integrandola con la propria proposta relativa alla ripartizione nel primo biennio economico. Tale proposta consiste nel suddividere gli aumenti distribuendone il 60% sul tabellare ed il rimanente 40% sulla parte variabile ( a regime rispettivamente 152 e 115 euro). La reazione della parte sindacale è stata quella di ribaltare la base di discussione ponendo al centro dell’attenzione il problema della equiparazione del tabellare di medici e veterinari a quello degli altri dirigenti pubblici (che ammonta a 70 milioni delle vecchie lire), individuato come vero elemento pregiudiziale rispetto a qualunque ulteriore decisione. Tutte le delegazioni, seppure con diverse sfumature, hanno infatti concordato sul fatto che un accordo economico riferito a periodi già trascorsi non potesse ripartite aumenti su parti variabili, ma dovesse invece concentrarsi su scelte di miglioramento della parte fissa del trattamento economico. La proposta sindacale prevede il raggiungimento dell’obiettivo conglobando nel tabellare esistente altre voci della retribuzione fissa, ed integrandole con il 5,66% di aumento. Per questo è stato chiesto alla delegazione pubblica di ripensare completamente la proposta sulla parte economica, prendendo appunto in considerazione la richiesta delle OO.SS. L’ARAN, da parte sua, riservandosi di consultare il Comitato di Settore in merito alla richiesta, ha invitato le OO.SS a presentare una proposta di conglobamento nel tabellare delle voci che, unitamente agli incrementi economici, dovranno contribuire al raggiungimento della cifra definita.
Roma, 15 ottobre 2004
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La riunione di contrattazione del 7 ottobre ’04 per il rinnovo del CCNL di medici e veterinari dipendenti del SSN ha affrontato argomenti di particolare importanza ai fini della definizione del quadro normativo del nuovo contratto, ed è stata per questo particolarmente importante. Anche in questa riunione comunque a parlare sono state quasi esclusivamente le OO.SS. e l’ARAN, mentre la componente regionale della delegazione trattante non si è espressa. C’è da sperare che il testo che sarà proposto nel prosieguo dei lavori accolga quanto le OO.SS. stanno chiedendo. Fino ad oggi, però, non è ancora dato di capire fino a che punto quel testo sarà rispondente alle richiesta di parte sindacale. Vediamo di seguito quali sono stati gli argomenti discussi e le diverse posizioni espresse.
Clausole di risoluzione e Comitato dei Garanti: l’atto di indirizzo prevede che sia possibile delegare al livello regionale ed a quello aziendale la possibilità di aggiungere ai contratti individuali clausole di risoluzione ulteriori rispetto a quelle già previste dal CCNL. In proposito le OO.SS. hanno unitariamente confermato la propria volontà di definire queste clausole soltanto a livello nazionale, escludendo qualunque possibilità di delega ad altre sedi contrattuali di questa delicata materia. Anche in merito al Comitato dei Garanti è stata espressa in modo univoco la volontà di mantenimento , e se possibile di rafforzamento, di quest’organo, che a giudizio sindacale ha dimostrato di funzionare bene. A conferma di questa impostazione sono state proposte alcune modifiche sia della sua composizione sia delle sue modalità operative che ne consentano una migliore funzionalità. In collegamento con questo argomento l’ARAN ha preannunciato la necessità di intervenire sull’articolo 39 del CCNL 1994/97, relativo agli effetti delle procedure penali sul rapporto di lavoro, per uniformarlo ad alcune modifiche legislative nel frattempo intervenute. A proposito di questo argomento le OO.SS., nel riservarsi di esaminare il testo proposto, hanno richiesto che in esso venga chiarito in modo esplicito che la sospensione dei dirigenti sottoposti a procedimento penale possa avvenire soltanto nel caso di rinvio a giudizio, considerato che oggi numerose aziende adottano illegittimamente provvedimenti sospensivi già in caso di avvisi di reato. Infine L’ARAN ha preannunciato anche una modifica delle tabelle per il computo delle indennità di preavviso e di risoluzione consensuale. Anche su questa modifica si attende, per una valutazione, di poter esaminare il testo.
Coperture assicurative: tutte le OO.SS hanno lamentato l’abbandono completo della questione dopo il termine dei lavori della commissione istituita presso l’ARAN. Visti comunque gli esiti per molti versi scoraggianti del lavoro della commissione stessa, l’Intesa Medica ha presentato all’ARAN una propria proposta di articolato, elaborata di concerto con esperti del settore, che dovrebbe, ad avviso dei proponenti, portare ad una soluzione accettabile e realizzabile di questo annoso problema. Punti fermi ribaditi intorno al tavolo sono comunque quelli relativi al fatto che la copertura assicurativa deve consentire la copertura di dolo e colpa grave e che deve comportare la rinuncia al diritto di rivalsa.
Aggiornamento professionale ed ECM: l’atto di indirizzo prevede una revisione delle 4 ore di aggiornamento professionale alla luce della garanzia da parte delle aziende di assicurare la copertura degli obblighi imposti dall’ECM.In questo senso l’ARAN ha proposto una soluzione analoga a quella già individuata per il contratto del comparto, che prevede per le aziende l’obbligo della copertuta ECM nel rispetto dei limiti imposti dalla disponibilità economica aziendale, con l’impegno a non sanzionare coloro che, terminate le risorse economiche, non potessero adempiere agli obblighi formativi imposti dall’Educazione Continua in Medicina. In cambio i dirigenti dovrebbero rinunciare alle quattro ore settimanali previste dall’attuale contratto.Su questa ipotesi non c’è stato accordo a parte delle OO.SS. presenti intorno al tavolo. È’ stato fatto notare che le 4 ore sono destinate non solo all’aggiornamento professionale, ma anche a didattica e ricerca finalizzata. Quindi una loro rinuncia comporterebbe anche una rinuncia allo svolgimento di queste ulteriori attività, fatto ritenuto inaccettabile.E’ sta comunque data una disponibilità ad una discussione su queste basi, a condizione che le ore decurtate non siano 4 ma al massimo 1 o 2. E’ stato inoltre richiesto che le aziende garantiscano l’effettivo utilizzo dell’1% delle risorse per l’aggiornamento. Anche su questo argomento ci si riserva comunque di esaminare il testo che verrà proposto.
Sistemi di valutazione: su questo argomento l’atto di indirizzo si pone l’obiettivo di giungere ad una maggiore semplificazione delle metodiche di valutazione prevedendo, dopo la definizione degli indirizzi generali a livello nazionale, un rinvio al tavolo regionale per l’emanazione degli atti attuativi. Le OO.SS. nel ribadire la centralità del tavolo nazionale nella definizione delle procedure e dei criteri di valutazione, ha proposto alcune modifiche delle procedure di valutazione che consentirebbero di renderle più snelle. Ha tuttavia ribadito che la definizione dei criteri di valutazione deve essere fatta a livello nazionale e che semmai bisogna intervenire sulle aziende allo scopo di rendere maggiormente trasparenti e rispettosi del dettato contrattuale gli attuali procedimenti di affidamento degli incarichi, spesso non rispettati dalle aziende stesse. La FP CGIL Medici ha inoltre lamentato il fatto che oramai in più aziende alla valutazione positiva venga fatta seguire la revoca degli incarichi, in violazione del contratto, ed ha chiesto all’ARAN un intervento presso le aziende allo scopo di bloccare questa situazione.
Il prossimo
incontro è stato fissato per giovedì 14 ottobre: si parlerà di risorse.
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Comunicato stampa
Procede a ritmi serrati la trattativa con la Sisac per il rinnovo della convenzione di Medicina Generale ormai scaduta da quattro anni. Negli ultimi due giorni si è lavorato ad oltranza per affrontare tutti i problemi sul tappeto. Il confronto è stato molto utile e proficuo. La parte pubblica ha dimostrato sensibilità e capacità di ascolto. Nella sostanza si sono definiti in dettaglio i principi che dovranno fungere da guida per la successiva stesura dell’articolato. A fronte di molti punti di convergenza tra parte pubblica ed OOSS, si sono registrate alcune diversità di vedute che necessiteranno futuri approfondimenti. Fra i punti irrisolti c’è il nodo economico. La Sisac ha riproposto la precedente offerta, mentre le OOSS hanno richiesto un ulteriore incremento del 2% alla luce anche del previsto aggravio previdenziale ENPAM. La parte pubblica si è riservata di rispondere dovendo porre il problema al Comitato di Settore. Per quanto riguarda gli articoli da trasferire alla negoziazione regionale, la Sisac ha accolto pressoché interamente le richieste formulate unitariamente dai sindacati. E’ stata accolta la richiesta di FP CGIL Medici di mantenere la differenziazione dei singoli settori appartenenti all’area della Medicina Generale. Buona convergenza si è registrata su alcuni principi relativi alla Assistenza Primaria, quali: definire graduatorie ed accessi a livello nazionale, al fine di garantire l’unitarietà del sistema e, contestualmente, consentire graduatorie aziendali solo per incarichi a tempo determinato. Sulla formazione permanente, la FPCGIL Medici ha richiesto con forza che sia garantita equamente a tutte le figure professionali nella misura del 100% dei crediti formativi annuali (ECM). Sulla proposta sisac di rinviare la definizione dell’ottimale di AP a livello regionale, ferma è stata la opposizione della FPCGIL Medici che ha chiesto che l’ottimale venga definito a livello nazionale, rifiutando anche qualsivoglia proposta di innalzamento dello stesso. Inoltre la FPCGIL Medici ha chiesto di non introdurre ulteriori deroghe al massimale rispetto a quelle attualmente presenti. Non crediamo si possano prendere decisioni che neghino per anni la possibilità di accesso all’area a tanti medici precari. Una discussione approfondita si è fatta, e con qualche timido ma promettente risultato, sulle forme associative e sulle fantomatiche UTAP. Ma ancora resta molto da definire. Ad ogni modo è stata accolta la richiesta della FPCGIL Medici di prevedere, a livello nazionale, l’adesione volontaria dei medici alle UTAP o ad altre forme associative. Inoltre, abbiamo sottolineato l’esigenza di salvaguardare la professionalità dei medici di Continuità Assistenziale senza scivolare verso forme di subordinazione o peggio di dissoluzione del servizio all’interno delle UTAP. Su tutte queste questioni ancora aperte molte risposte verranno dalla Sisac che riformulerà gli articoli sulla scorta di quanto emerso dalla trattativa. Infine, vanno nella direzione giusta le proposte avanzate dalla Sisac relativamente ai settori della Medicina dei Servizi e dell’Emergenza Sanitaria che accolgono buona parte delle nostre richieste. Al termine dell’incontro odierno, il Presidente della Sisac Luigi Covolo ha annunciato la convocazione per mercoledì prossimo del Comitato di Settore da cui dovranno arrivare risposte certe su compatibilità e disponibilità normative ed economiche. L’incontro si è chiuso in un clima positivo di proficua collaborazione nella convinzione che il dibattito, sviluppatosi a volte in modo serrato, sia una buona premessa per un rapido e soddisfacente rinnovo convenzionale, sempre che si sciolgano i nodi politici di fondo.
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Aggiornamento sulla trattativa
del 30-9-2004
La Sisac, dopo aver distribuito ai rappresentanti delle OOSS la nuova revisione della parte seconda della loro proposta, ha ricapitolato l’offerta di parte pubblica riguardo la parte economica del futuro contratto, sostanziando le risorse come segue: · 254 milioni di euro come quota di recupero inflattivo una tantum per il triennio 2001-2003 · 254 milioni di euro per il 2004 · 78 milioni euro come quota montante sul 2004 dal 1 gennaio 2005 (inflazione programmata per il 2004 1,7%) · 70 milioni euro come montante sul 2005 dal 1 gennaio 2006 (inflazione programmata per il 2005 1,5%) per un totale complessivo di 648 milioni di euro. Tutte le rappresentanze sindacali hanno manifestato perplessità riguardo alla scarsità delle risorse destinate al rinnovo dell’accordo, sia in considerazione dei nuovi compiti che potrebbero gravare sui medici che richiederebbero congrui investimenti strutturali, sia tenendo conto della necessità contingente di aumentare la percentuale di ritenute previdenziali a favore dell’ENPAM. La parte pubblica, sentito il Comitato di Settore, si è riservata di valutare le compatibilità economiche derivanti dal disposto della nuova finanziaria, ricercando ove possibile le fonti da destinare all’incentivazione dei nuovi istituti. La SISAC ha chiarito poi che in futuro il rinnovo degli accordi sarà diversificato in una parte normativa che avrà un più lungo periodo applicativo (almeno quattro anni) e una parte economica da rinnovare ogni due anni. Si è poi passato all’esame dettagliato della proposta, dettagliando quanto debba passare alla trattativa regionale; a tal riguardo, la SISAC ha recepito numerose proposte avanzate dalla FPCGIL Medici e dalle altre OOSS a garanzia della unitarietà del sistema sanitario.
Riguardo l’art. 1 (campo di applicazione) è stata accolta la proposta di FPCGIL Medici d differenziare i settori della Medicina Generale (Assistenza Primaria, Continuità Assistenziale, Medicina dei Servizi ed Emergenza Territoriale). In merito alla formazione delle graduatorie per l’accesso, la Sisac si è riservata una riflessione sulla richiesta FPCGIL Medici di mantenere attiva la graduatoria regionale per il conferimento degli incarichi a tempo indeterminato e graduatorie aziendali per il conferimento degli incarichi provvisori. E’ rimasta tuttora sospesa la proposta di contemplare una graduatoria unica per tutti i settori o una graduatoria indipendente per l’Emergenza Territoriale. Nei confronti della sospensione parziale del rapporto convenzionale (per allattamento, adozione di minore, assistenza a minori non autosufficienti, assistenti a familiari invalidi) si è deciso di procedere a riscrittura della norma armonizzandola con altre normative già operanti in altri contratti. Per quanto attiene l’art. 8 (Formazione continua), la FPCGIL Medici ha richiesto che le Aziende e le Regioni garantiscano la possibilità di conseguire il 100% dei crediti a tutte le figure professionali dell’area, fatta salva la facoltà e non l’obbligo del singolo medico di provvedere a proprie spese al conseguimento di una percentuale massima del 30% dei crediti previsti. Sul tema della rappresentatività sindacale, si è registrata l’assoluta sintonia di tutte le sigle sindacali nel pretendere che i firmatari del nuovo accordo nazionale e chi è dotato di rappresentatività a livello nazionale possa partecipare sia ai comitati che alle trattative regionali con le OOSS rappresentative a quel livello. La Sisac si è riservata di rispondere nel merito. Sul problema del rapporto ottimale, la FPCGIL Medici ha chiesto che tale rapporto sia mantenuto nell’ambito della trattativa nazionale senza nessun aumento dello stesso, come richiesto da altre OOSS. La FPCGIL Medici ritiene che l’innalzamento del rapporto ottimale provocherebbe un’inaccettabile chiusura dell’accesso all’area per anni con evidente grave danno per tutti i medici che attualmente si trovano in graduatoria. Anche su questo si è in attesa di una pronuncia definitiva della Sisac. In merito all’orario d’apertura degli studi dei medici di assistenza primaria, la lunga discussione ha portato al superamento dell’”orario congruo”, fissando un minimo di 5 ore per 500 assistiti, 10 ore per 1000 assistiti, 15 ore per 1500 assistiti. Riguardo ai massimali di scelta, alcune sigle hanno avanzato proposte di varie tipologie di delega; contro tale logica la FPCGIL Medici ha richiesto di impedire qualunque deroga al massimale. La Sisac ha rimandato la risposta definitiva. Approfondita e ampia discussione si è svolta sull’art. 31 relativo ai compiti del medico di Medicina Generale, ottenendo che nel preambolo siano chiaramente distinti compiti e funzioni a carico di tutti i medici dell’area rispetto a quelli specifici di ogni figura professionale. Il testo di tale articolo sarà rivisto dalla Sisac in base a quanto emerso dalla discussione che ha toccato tutti i punti di questo fondamentale pilastro della convenzione. Si è ottenuto anche l’inserimento di un richiamo più dettagliato alle forme associative già operanti ex 270/00 (medicina di associazione, medicina in rete, medicina di gruppo), sottolineando che mentre la partecipazione a sperimentazioni di equipes territoriali è da intendere come obbligatoria nei territori dove queste sono state attivate, mentre l’adesione alle UTAP è sicuramente da intendere come volontaria. Grande discussione, sospesa su questo argomento alle 4 del mattino, si è svolta attorno al problema della Continuità Assistenziale riguardo al suo rapporto con le nuove forme associative (vedi UTAP) che dovrebbero contemplare un coinvolgimento dei medici di CA senza che però sia emerso un preciso orientamento normativo. Su questo argomento, la FPCGIL Medici ha sostenuto con energia che la nascita di queste nuove forme associative non può ipotizzare la scomparsa della figura della CA e la sua dissoluzione nell’interno del gruppo con un rapporto di parasubordinazione o di sfruttamento da parte del medico di AP nei riguardi del collega di CA. A tal fine l’articolato definitivo dovrà essere formulato in maniera tale da garantire quanto previsto dal 270/00. La FPCGIL Medici si è poi opposta alla proposta di definire su base nazionale un numero ottimale di medici di CA (1 a 5000) in quanto tale proposta non tiene conto della enorme disomogeneità geografica del territorio nazionale fatto da realtà rurali, montane o da piccoli centri abitati; si è quindi richiesto che la definizione del fabbisogno di incarichi avvenga eventualmente a livello regionale. Sul problema dei massimali di CA, la FPCGIL Medici ha proposto di utilizzare le 4 ore di plus orario per attività da svolgersi esclusivamente in ambito territoriale e distrettuale, così come di estendere l’orario fino alle 38 ore da destinare in attività sul territorio. Entrambe le proposte sono state sostanzialmente accolte dalla Sisac.
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Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Trattativa medici:
Nell’odierno incontro per il rinnovo del contratto della dirigenza medica presso l’Aran abbiamo rinnovato la richiesta di valorizzare l’esclusività sia dal punto di vista economico che normativo. Infatti se l’indennità di esclusività non sarà incrementata economicamente, mentre aumentano le altre voci della retribuzione che valgono anche per chi va in extramoenia, nei fatti verrebbe paradossalmente penalizzato dal rinnovo contrattuale chi sceglie l’esclusività. Sarebbe inoltre doveroso che le risorse destinate all’esclusività fossero ricompresse nell’ambito del monte salari, garantendo nel futuro un suo incremento. Abbiamo con chiarezza chiesto che l’orario di lavoro delle 38 ore sia confermato nella sua attuale articolazione (34+4) ed abbiamo ribadito la nostra contrarietà a prestazioni e guardie aggiuntive al di fuori dell’orario, comunque vengano remunerate. Infatti se si cade nella “trappola” di scambiare orario aggiuntivo con prestazioni e guardie aggiuntive, le risorse economiche, al di là della formulazione concordata, nei fatti verrebbero sottratte ai fondi contrattuali. Il risultato sarebbe che l’orario di lavoro aumenterebbe a discapito sia della qualità del lavoro che dell’assistenza, e senza alcun effettivo corrispettivo. Nel caso remoto in cui risorse extracontrattuali fossero disponibili, riteniamo che invece di utilizzarle per la libera professione aziendale e per pagare le guardie extra orario, dovrebbero essere utilizzate per nuove assunzioni. In questo modo si potrà garantire una migliore qualità del lavoro medico e dell’assistenza per i cittadini, dando contemporaneamente una risposta al problema della disoccupazione medica. Roma, 20 settembre 2004
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ARAN: TERZO INCONTRO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI MEDICI E VETERINARI
Si è tenuto questa mattina all’ARAN il terzo incontro della trattativa per il rinnovo del contratto dei medici e veterinari dipendenti del SSN. Particolarmente importanti gli argomenti trattati: esclusività di rapporto, orario di lavoro, mobilità, intorno ai quali si è sviluppato un articolato confronto. Riguardo all’esclusività di rapporto si è evidenziato un accordo di massima da parte delle sigle sindacali, pur con qualche distinguo, per una impostazione contrattuale che tenda a promuovere sul piano economico la scelta dei dirigenti che optano per il regime di esclusività Il costo degli eventuali incentivi economici, oltre a gravare sull’incremento economico già disponibile potrebbe essere coperto anche attraverso un riutilizzo delle indennità di esclusività dei dirigenti che optano invece per l’extramoenia; quest’ultima soluzione non sembra abbia trovato l’accordo della delegazione di parte pubblica, che ha manifestato scetticismo riguardo alla sua possibilità di concreta realizzazione. Altro momento di confronto è stato quello relativo all’orario di lavoro e alle prestazioni aggiuntive eccedenti l’orario. Mentre riguardo al mantenimento dell’attuale impostazione dell’orario articolato su 34+4 ore tutte le sigle sono risultate d’accordo, le posizioni sono apparse maggiormente diversificate riguardo alle prestazioni aggiuntive. In merito la FP CGIL Medici ha sostenuto una impostazione tendente a limitare quanto più possibile il ricorso alle prestazioni aggiuntive, la cui copertura, se non eccezionale, deve essere risolta dall’azienda non mediante aumenti del carico di lavoro dei dipendenti (variamente o per nulla retribuiti) o esternalizzazioni, ma attraverso i necessari incrementi della pianta organica. Infine riguardo alla mobilità, l’ARAN ha preannunciato una modifica del testo vigente, in attuazione di quanto previsto nell’atto di indirizzo, in base al quale i nuovi assunti e coloro che seguono a spese dell’azienda corsi di aggiornamento siano poi esclusi per due anni dalla mobilità volontaria. Il prossimo incontro è previsto per il 7 ottobre. Si parlerà di valutazione degli incarichi, recesso, Comitato dei Garanti, ECM, assicurazione professionale. Roma, li 21/09/04
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Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL MediciTrattativa medici:
i contratti atipici devono essere
regolamentati, la contrattazione nazionale non si tocca, le relazioni sindacali
aziendali devono essere garantite Nell’odierno incontro per il rinnovo del contratto della dirigenza medica presso l’Aran abbiamo chiesto una regolamentazione del lavoro atipico, ed in particolare dei contratti libero professionali, che vedono sempre di più coinvolti i medici. Abbiamo ribadito che il contratto nazionale non si tocca, considerata la deriva del processo di devolution in sanità, e che le relazioni aziendali devono essere garantite, considerato che in diverse Asl ancora devono essere stipulati i contratti integrativi. Il livello regionale deve svolgere una funzione di coordinamento per la contrattazione aziendale, e non deve rappresentare un decentramento del contratto nazionale. Roma, 15 settembre 2004
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Si è svolto questa mattina all’ARAN il secondo incontro della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dell’area della dirigenza medica e veterinaria. Seguendo il programma di lavoro definito nella scorsa riunione si è proceduto oggi all’esame delle problematiche connesse ai primi dodici articoli del vecchio contratto, per registrare le posizioni ed eventuali richieste di emendamenti delle OOSS in merito agli istituti contrattuali definiti nelle medesime. I principali argomenti di discussione sono stati i seguenti:
Tutte le OO.SS. hanno posto il problema dell’esigenza di inserire nel campo di applicazione anche il personale di IRCCS, Aziende miste SSN Università e contratti atipici, considerate le problematiche che queste tipologie lavorative hanno sul territorio, E’ stata evidenziata la necessità di predisporre nel contratto, quanto meno, strumenti efficaci che consentano alle rappresentanze sindacali di intervenire validamente su queste particolari realtà lavorative, che, specie nel caso del lavoro atipico, coinvolgono oramai un elevatissimo numero di medici veterinari .
Di massima tutte le sigle, pur con diverse sfumature, sono d’accordo nella difesa del doppio livello negoziale, opponendosi in modo deciso al rinvio di materie negoziali dal livello nazionale a quello regionale previsto dall’atto di indirizzo. E’ stato invece auspicato un maggiore ruolo regionale nelle attività di coordinamento e di indirizzo della contrattazione integrativa aziendale pur nel pieno rispetto delle prerogative di autonomia aziendale stessa. In proposito la FP CGIL Medici ha individuato quale testo di riferimento quello dell’art. 7 del CCNL del comparto sanità 2002-2005 A tale proposito, inoltre , le OO.SS hanno richiesto di inserire nel contratto strumenti che consentano ai sindacati maggiore coinvolgimento e partecipazione al livello regionale, dal quale oggi sono del tutto esclusi.
Alcune delegazioni sindacali hanno richiesto di
procedere ad una modifica del sistema delle relazioni sindacali, in particolare
allargando il numero delle materie oggetto di concertazione ed eliminando o
modificando in modo sostanziale l’istituto dell’informazione rivelatosi del
tutto inefficace. Riguardo a quest’ultimo è stato in particolare richiesto che
qualora ritenuto insostituibile, divenga almeno obbligatorio e preventivo per un
numero molto maggiore di casi, per consentire maggiore trasparenza. I prossimo incontri sono previsti per martedì 21/09 e per giovedì 7/10 : il 21 si parlerà di orario di lavoro. Roma, 15 settembre 2004 |
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2004 17 novembre 2004 Ccnl: la prima bozza del contratto proposta dall'aran
29 ottobre 2004
Medici: Cgil, Difendiamo il sistema pubblico. No alla reversibilità -
22 ottobre 2004
EQUIPARAZIONE TABELLARE MEDICI, UNA RICHIESTA
INELUDIBILE -
19 ottobre 2004
DICHIARAZIONE STAMPA di Nicola Preiti,
coordinatore nazionale medicina generale FP CGIL Medici
08 ottobre 2004
RINNOVO DEL CCNL DI MEDICI E VETERINARI DIPENDENTI DEL SSN:
l'incontro del 7 ottobre all'Aran
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