Il Governo cerca con una scorciatoia legislativa che lede il diritto alla contrattazione e l’accordo del 23 luglio ’93, di rinviare ulteriormente la conclusione del negoziato per il rinnovo del CCNL dei medici e dei dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale.

 38 mesi senza contratto sono una vera indecenza, ma altrettanto indecente risulterebbe un provvedimento unilaterale che nega l’essenza stessa della contrattazione.

 Pretendiamo che venga rispettato il diritto al rinnovo contrattuale e non vogliamo mance.

 E’ indispensabile che le Regioni si attivino fattivamente in modo tale da permettere la conclusione del negoziato nella sua sede naturale.
 

 Roma, 23 febbraio 2005

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COMUNICATO STAMPA DI MASSIMO COZZA - FP CGIL MEDICI