Ministero della Giustizia Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Direzione Generale del Personale e della Formazione Servizio Centrale Cinofili
Modello organizzativo e funzionale. Con l'istituzione del Servizio Cinofili l'amministrazione Penitenziaria intende disporre di un presidio, in funzione preventiva e repressiva, che contribuisca efficacemente a contrastare i tentativi di introduzione clandestina di sostanze stupefacenti illecite nelle strutture penitenziarie. La concreta dislocazione delle unità cinofile deve essere consequenziale alla valutazione di diversi indicatori di rischio, quali la consistenza del fenomeno tossicodipendenza nel territorio dove è ubicata la struttura penitenziaria, la popolazione penitenziaria tossicodipendente detenuta, il numero complessivo dei detenutí e degli istituti penitenziari presenti nella regione. L'organizzazione del Servizio Cinofili pensato dall'Amministrazione prevede un Nucleo Centrale che coordina Nuclei Regionali articolati in più distaccamenti locali presso gli istituti penitenziari. I distaccamenti sono individuati secondo i parametri sopraindicati e in ogni caso devono essere presenti costantemente unità cinofile presso uno degli istituti siti nelle grandi aree metropolitane (Torino, Milano, Padova, Bologna,. Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Cagliari). Per garantire l'efficacia del servizio l'individuazione dei distaccamenti dovrà tener conto dell'estensione territoriale al fine di ridurre al minino il possibile stress dei cani causato da lunghi spostamenti e non diminuirne l'efficienza. L'efficacia del servizio, peraltro, è strettamente legata al mantenimento delle unità cinofile in perfetta efficienza, assicurando condizioni logistiche di idonea custodia dei cani in alloggiamenti curati e funzionali. Massima cura deve essere posta nel costante addestramento ed esercitazione degli animali al fine di mantenerne ed accrescerne le prestazioni. A) ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO CINOFILI Il servizio cinofili del Corpo di polizia penitenziaria, ai sensi del Decreto Ministeriale del 17 ottobre 2002 è organizzato in: a) Nucleo Centrale Cinofili; b) Centro Addestramento Cinofili; c) Nuclei Regionali Cinofili articolati in distaccamenti secondo la tabella allegata (tab. A) a) II NUCLEO CENTRALE CINOFILI: a) propone l'espletamento di appositi interpelli, determinando il numero delle unità occorrenti per il servizio, ripartite in ragione delle esigenze; b) propone, su segnalazione del Provveditore Regionale, l'esonero del personale specializzato dal servizio cinofili;' c) cura il monitoraggio delle attività dei Nuclei Regionali e ne valuta l'efficienza; e) coordina tutte le attività connesse al Servizio Cinofili nazionalizzando l'impiego delle unità cinofile con apposite direttive ai Provveditori Regionali; f) propone la partecipazione delle unità cinofile a manifestazioni esterne; g) cura i rapporti professionali con le forze di polizia italiane ed estere specializzate nel settore cinofilo; h) cura le procedure per l'acquisto dei cani per i Nuclei Regionali Cinofili e per le eventuali sostituzioni o integrazioni degli stessi; i) programma e predispone direttive per l'approvvigionamento dei beni compreso il materiale di equipaggiamento occorrente per il servizio; j) definisce i requisiti tecnici, funzionali al servizio, degli apparati strumentali, degli automezzi ed adotta le iniziative necessarie per il potenziamento e per l'ammodernamento degli stessi. k) fornisce indicazioni alle Direzioni Generali competenti per ogni altra esigenza tecnico-logistica. b) CENTRO ADDESTRAMENTO CINOFILI Il Centro di Addestramento ha il compito di: a) addestrare le unità cinofile in relazione alle varie esigenze del Servizio Cinofili; b) effettuare corsi di aggiornamento per le unità cinofile già specializzate; c) attuare, su specifiche indicazioni del Nucleo Centrale, i controlli delle unità cinofile presso i Nuclei Regionali; d) fornire, come prima dotazione, il materiale di equipaggiamento e di addestramento necessario per il mantenimento in efficienza addestrativa dei cani assegnati ai Nuclei Regionali; e) assegnare ai cani acquistati che superano positivamente il corso un numero progressivo di identificazione; f) effettuare controlli ai Nuclei Regionali Cinofili. secondo un calendario predisposto e approvato dal Nucleo Centrale Cinofili; g) approvvigionarsi delle sostanze stupefacenti.e pseudosostanze, occorrenti per l'attività formativa del Centro e per quelle di mantenimento in efficienza addestrativa delle -unità cinofile dei distaccamenti dei Nuclei Regionali Cinofili; h) distribuire ai responsabili dei distaccamenti dei Nuclei Regionali le sostanze stupefacenti e le pseudosostanze; i) procedere allo scarico delle sostanze stupefacenti esauste. Per le pseudosostanze saranno definite le quantità individuali per ogni unità cinofila antidroga e le modalità per la fornitura periodica ai Nuclei Regionali; j) formare gli istruttori ed i coordinatori dei nuclei regionali cinofili. Il Responsabile del Centro Addestramento Cinofili, per l'effettuazione dei controlli di tipo tecnico, si avvale del personale istruttore e, ove ritenuto necessario, di un veterinario. Sulla scorta degli elementi acquisiti deve essere redatta una relazione dettagliata nella quale risulti, per ogni unità cinofila, il grado di efficienza sotto il profilo del governo, del mantenimento, dell'impiego in servizio e dell'addestramento. Detta relazione, da inviare sia al Nucleo Centrale Cinofili che al Provveditorato. Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria che ha in forza le unità cinofile, deve contenere un giudizio sulle unità cinofile articolato in uno dei seguenti modi: a) idoneità sanitaria e tecnica al servizio; b) idoneità al servizio condizionata alla frequenza di un corso/periodo di aggiornamento addestrativo; c) inidoneità al servizio. Qualora emergano gravi lacune da parte del personale conduttore nell'addestramento, nel governo e nel mantenimento del cane, può essere formulata, nei casi più gravi, proposta di esonero dall'incarico, fermo restando le eventuali responsabilità previste dalla normativa vigente. Analoghi provvedimenti possono essere proposti nei confronti del coordinatore del Nucleo Regionale Cinofili e del personale istruttore che non adempiano, con zelo e scrupolosità, ai propri doveri. Tutte le unità cinofile devono essere sottoposte, a detti controlli, almeno con periodicità annuale. c) NUCLEO REGIONALE CINOFILI Il Nucleo Regionale Cinofili è articolato in più distaccamenti secondo l'allegata tabella (tab. B) ai sensi dall'art. 3 lett. B del Decreto Ministeriale del 17 ottobre 2002. Per l'assolvimento dei compiti operativi la dotazione organica delle unità cinofile presso il Nucleo Regionale Cinofili è di almeno cinque unità. L'ispettore coordinatore, pur in possesso della specializzazione di conduttore di cane antidroga, non esercita le relative mansioni. Gli istruttori e i conduttori di cani antidroga non possono essere impiegati in compiti diversi da quelli stabiliti per la loro specializzazione. La partecipazione ai vari servizi dei cani è nominativamente annotata, subito dopo il nome del conduttore, sul registro e sul foglio di servizio. Di ogni distaccamento è responsabile un conduttore o istruttore appartenente al ruolo dei sovrintendenti. In caso di assenza o impedimento di questo, la responsabilità è affidata all'istruttore o conduttore più alto in grado o, a parità di grado, al più anziano. Il sovrintendente responsabile del distaccamento è consegnatario delle sostanze stupefacenti assegnate dal Centro Addestramento Cinofili al Nucleo Regionale Cinofili e provvede alla tenuta del registro da istituirsi ai sensi dell'art. 60 del D.P.R. del 9 ottobre 1990, n 309. Alle operazioni di chiusura del registro, previste dall'art. 62 del citato D.P.R., presenzia anche il coordinatore del Nucleo Regionale Cinofili il quale, in tale occasione, provvede, unitamente al citato sovrintendente ed all'istruttore cinofilo, ad effettuare una verifica accurata nella rispondenza della situazione di fatto con quella risultante dal registro. E' a cura del sovrintendente procedere allo scarico delle sostanze stupefacenti. Il sovrintendente responsabile della unità cinofile del distaccamento del Nucleo Regionale deve, inoltre, mantenere aggiornato il foglio matricolare del cane. Presso ogni distaccamento dovranno essere presenti cassette di pronto soccorso in numero adeguato secondo la tabella allegata (tab. C) .I farmaci ed il materiale sanitario dovranno essere rinnovati in caso di scadenza o consumo a cura dei conduttori cinofili dietro prescrizione del veterinario. Tutti i farmaci prescritti dal veterinario, verificata la data di scadenza, devono essere conservati accuratamente a cura dei predetti. B) COMPITI DEL PERSONALE CINOFILO 1. COMPITI DEL COORDINATORE DEL NUCLEO REGIONALE CINOFILI Il coordinatore del Nucleo Regionale Cinofili: l. pianifica ed organizza i servizi delle unità cinofile assegnate al Nucleo Regionale con osservanza delle direttive impartite dal Provveditore Regionale; 2. vigila che i conduttori adempiano ai doveri di governo, di mantenimento dei cani e di ogni altra direttiva emanata dagli organi competenti del servizio; 3 . si accerta che nelle strutture dove sono allocate le unita cinofile non siano presenti cani non appartenenti all'Amministrazione e che il personale non appartenente al servizio cinofili familiarizzi con i cani stessi; 4. vigila sulla corretta custodia e sull'uso appropriato delle sostanze stupefacenti necessarie al mantenimento addestrativo dei cani, nonché sulla regolare tenuta dei registri di carico e scarico delle sostanze stupefacenti 5. redige, trimestralmente una relazione sull'andamento del servizio corredata dall'aggiornamento del foglio matricolare dei, cani, segnalando eventuali necessità di materiale di consumo e di equipaggiamento. 6. segnala, comunque, celermente ogni problema o esigenza affinché possano essere valutate dal Nucleo Centrale Cinofili; 7. provvede agli adempimenti di cui all'art. 65 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n°309. I registri previsti dal presente regolamento, sono forniti dal Nucleo Centrale Cinofili. 2. COMPITI DELL'ISTRUTTORE CINOFILO IN SERVIZIO PRESSO I NUCLEI REGIONALI Presso ciascun distaccamento del.Nucleo Regionale Cinofili deve essere presente un istruttore cinofilo. L'istruttore cinofilo addetto a ciascun distaccamento del Nucleo Regionale può svolgere anche compiti di conduttore. In virtù della maggiore competenza professionale, cura il costante mantenimento addestrativo delle unità cinofile correggendo eventuali difetti o scorrette abitudini. Redige, trimestralmente, una relazione tecnica sull'addestramento e sugli interventi esperiti per migliorarne il livello, segnalando, all'occorrenza, la necessità dell'invio di unità cinofile- al Centro Addestramento Cinofili per un aggiornamento addestrativo o proporre l'eventuale riforma del cane. 3. COMPITI DEL CONDUTTORE CINOFILO a) DOVERI GENERALI Il personale specializzato, sulla scorta degli insegnamenti ricevuti durante la frequenza dei corsi di formazione e aggiornamento, deve porre la massima diligenza nel governo, nell'alimentazione e nel perfezionamento addestrativo del cane assegnatogli, nonché nella cura dei ricoveri. Infatti, il rendimento del cane è.strettamente legato alle sue condizioni di salute ed alla qualità dell'addestramento che riceve. Il conduttore cinofilo deve mantenere aggiornata la cartella clinica del cane affidatogli. Il conduttore cane antidroga ha in dotazione, per l'espletamento del servizio, il materiale indicato nella tabella allegata (tab. D) b) MANTENIMENTO E GOVERNO DEL CANE il mantenimento comprende l'alimentazione e la pratica di elementari atti curativi che il personale conduttore è tenuto a compiere per la buona salute del cane Egli provvede ad alimentare il cane assegnatogli con cibi appropriati curando:
Inoltre, il conduttore cinofilo deve: a) tenere il cane rinchiuso nell'apposito recinto nelle ore libere dal servizio, dal governo e dall'addestramento; b) provvedere a periodiche disinfezioni e disinfestazioni del canile secondo le indicazioni che gli vengono fornite dal veterinario; c) porre in essere ogni accorgimento per prevenire le malattie canine più comuni; d) rappresentare, all'insorgenza di malattie, i relativi sintomi al veterinario; e) esibire al veterinario, in occasione delle visite da questi svolte, la cartella clinica del cane per le annotazioni. Per l'addestramento dei cani ogni conduttore ha in dotazione, annualmente, il materiale di consumo secondo la tabella allegata c) GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE I cani del servizio. cinofili, prevalentemente di razza pastore tedesco, sono acquistati secondo le norme di contabilità. L'acquisto è effettuato presso allevatori di provata esperienza e professionalità nel settore. I soggetti. proposti, vengono preventivamente valutati da- apposita commissione nominata su indicazione del coordinatore del Nucleo Centrale Cinofili composta da un appartenente all'area contabile di fascia C, che la presiede, e da due istruttori cinofili, la quale stabilisce l'idoneità dei soggetti provati allo svolgimento del compito di cane antidroga. La commissione redige un verbale riportante le caratteristiche tecniche di ogni cane, la valutazione di idoneità e la valutazione sulla congruità del prezzo proposto. Detto verbale, previo visto del coordinatore del Nucleo Centrale Cinofili , viene inviato all'apposita sezione del Centro Amministrativo "Giuseppe Altavista" di Roma per le procedure contrattuali ed il perfezionamento dell'acquisto. Sul contratto devono essere riportate, oltre le clausole usuali, specificatamente le seguenti: 1. impegno del venditore a custodire i cani, prescelti dalla commissione, oggetto del contratto, fino alla data di consegna convenzionalmente pattuita; 2. impegno del venditore a consegnare la certificazione veterinaria attestante l'avvenuta vaccinazione da non oltre 10 mesi contro cimurro, epatite infettiva, leptospirosi, rabbia e parvovirosi canina; 3. attribuzione al venditore dell'onere di registrazione all'Ente Nazionale per la Cinofilia Italiana (E.N.C.I.) dei soggetti da acquistare. 4. garanzia da parte del venditore, decorrente dalla data di consegna, a tenere indenne l'amministrazione Penitenziaria in caso di insorgenza delle seguenti malattie per il termine specificato: a) tre giorni per malattie acute febbrili; b) otto giorni per cimurro, epatite infettiva, gastroenterite tosse dei cani, rogna, micosi, tubercolosi clinicamente manifesta, leptospirosi e rabbia; c) quaranta giorni per displasia dell'anca (per i cani di almeno un anno di età), malformazioni nascoste ed epilessia, inidoneità tecniche ed addestrative (per cause indipendenti dalla permanenza al Centro di Addestramento); Palesandosi nel cane stesso uno dei casi sopra indicati, viene redatto, presso la struttura dove l'animale è stato preso in carico subito dopo l'acquisto, un apposito verbale da cui risulti la malattia o l'inidoneità riscontrata. Nel caso di inidoneità ne dovranno essere dettagliatamente indicate le cause. Di quanto precede deve essere data notizia, sollecitamente, all'allevatore con invito a sostituire il cane se possibile e con riserva di valutazione della sussistenza dei requisiti di idoneità da parte dell'apposita commissione precedentemente citata. Qualora non fosse. possibile la sostituzione del cane, l'allevatore dovrà provvedere al ritiro, a proprie spese, del medesimo ed il contratto. si intenderà senz'altro risolto per la parte relativa (in caso di contratto concernente l'acquisto di più cani). Per quanto appena esposto il pagamento del corrispettivo non potrà avvenire prima che siano trascorsi almeno quaranta giorni dalla data della consegna e previa acquisizione del certificato di avvenuta registrazione all'E.N.C.I. i cani vengono assunti in carico, una volta presi in consegna dal fornitore, secondo le ordinarie procedure contabili e sono inventariati per un valore corrispondente al prezzo pattuito. Analogamente le cessioni saranno operate secondo le vigenti norme di contabilità. Si procede allo scarico nei casi sopra indicati quali cause di risoluzione del contratto. Si procede alla riforma anche nei confronti dei cani che non risultino più idonei al sevizio a seguito di. giudizio espresso dalla commissione, composta nel medesimo modo di quella prevista per l'acquisto. Qualora le cause di inidoneità siano dipendenti da ragioni sanitarie, la commissione dovrà conformarsi alla certificazione del medico veterinario. Le procedure di scarico sono quelle previste dalle vigenti norme di contabilità. Qualora per l'alienazione, sia necessario stabilire un prezzo, che sia adeguato al valore dell'animale secondo le condizioni di mercato, alle determinazioni di questo procede la commissione suddetta. I cani in carico al servizio cinofili sono assicurati per danni a persone o cose. Nel caso in cui, durante l'impiego, il cane provochi danni a persone o cose, il Nucleo Regionale che lo ha in forza, oltre al disbrigo delle comunicazioni alla compagnia di assicurazione per l'eventuale risarcimento, deve notiziare in maniera circostanziata il Centro di Addestramento Cinofili, principalmente allo scopo che questo possa valutare se il comportamento del cane sia stato determinato da carenze o difetti di addestramento, nonché al Nucleo Centrale Cinofili. d) NORME GENERALI E TECNICHE a) MATRICOLA DEI CANI Per ciascun cane in servizio è compilato un foglio Matricolare in due esemplari: uno per il Nucleo Regionale Cinofili e relativi distaccamenti, ed uno per il Centro Addestramento Cinofili. Il documento in questione e suddiviso nei seguenti quadri: 'A' dati identificativi del cane (nome, numero di tatuaggio di identificazione, data di nascita, data di acquisto, di alienazione o decesso); 'B' dati sanitari; 'C' assegnazioni per addestramento e per l'impiego in servizio; 'D' personale conduttore; 'E' risultati di servizio conseguiti; 'F' prole eventuale; 'G' annotazioni varie. Oltre al documento di cui sopra, è compilata per ciascun cane in servizio una cartella clinica, di cui. è consegnatario il personale conduttore e sulla quale sono annotati, dal veterinario curante, i dati diagnostici e terapeutici. CURA, GOVERNO ED IMPIEGO DEI CANI Il cane antidroga, addestrato secondo. il programa, è in grado, sfruttando il suo senso olfattivo, di scoprire e segnalare la presenza di: marijuana, hashish, olio di hashish, oppio, eroina, cocaina, anfetamine, ecstasi, anche se dette.sostanze sono state abilmente occultate su persone, mezzi. di trasporto, valigie, borse, pacchi, plichi o riposte in altri luoghi ove il cane abbia la possibilità di accedere ed effettuare una minuziosa ricerca. · La modalità d'impiego non deve essere per il cane monotona e ripetitiva, al punto che l'animale, acquisendo abitudine sistematica di lavoro, attenui la gratificazione per la ricerca, la curiosità e l'interesse. A tal fine, anche se l'animale lavora in un unico ambiente di servizio, andranno predisposti esercizi di addestramento e turni di impiego che alternino le modalità di ricerca (esempio: persone, pacchi, automezzi, valigie, carrelli, etc. etc); · L'animale nell'ambito dei turni d'impiego ed ai fini di un ottimale rendimento deve essere presente sui luoghi delle operazioni con congruo anticipo (di norma 30 minuti) e deve usufruire, tra un'azione e l'altra, di circa 20 minuti di riposo (per un cane giovane in buone condizioni fisiche ed in condizioni ambientali ottimali una singola azione di ricerca può durare anche trenta-quaranta minuti); Il cane antidroga, per esigenze addestrative è stato abituato a distruggere qualsiasi cosa lo separi dalla fonte dell'odore del narcotico; pertanto, durante l'azione di ricerca, in presenza di odore spento (tracce di odore lasciate dalla sostanza stupefacente non più presente nel luogo in cui era stata lasciata per un certo tempo) l'animale potrebbe, nell'intento di segnalare il narcotico, causare danni a terzi o contenitori oggetto della ricerca. In tali circostanze il conduttore dovrà intensificare al massimo la propria azione di guida e controllo per prevenire le descritte conseguenze a terzi. Operazione fondamentale è la pulizia giornaliera del cane che va effettuata con pettine e spazzola. Frequentemente dovranno essere puliti gli occhi e le orecchie rispettivamente con una garza umida ed una asciutta. La pulizia dei denti deve essere effettuata due/tre volte alla settimana con un apposito spazzolino. L'asportazione del tartaro ed il taglio delle unghie devono essere praticati, quando necessario, dal veterinario. Il cane va tenuto a catena soltanto per il tempo strettamente necessario per l'effettuazione delle pulizie. Soltanto se prescritti dal veterinario, il personale potrà fare al cane bagni antiparassitari o medicati. E' comunque necessario, salvo che nella stagione fredda, che siano frequentemente e cautamente lavate e poi asciugate le regioni ascellari ed inguino-addominali. E' vietata la tosatura anche parziale dei cani. Soltanto il veterinario, quando necessario, può autorizzare a far eseguire tale operazione da persona esperta. Il personale deve eseguire, due volte al giorno (mattina e pomeriggio) la pulizia del ricovero del cane e del recinto ove il ricovero stesso è situato-. Deve inoltre frequentemente ispezionare con cura- il canile per impedire che vi si stabiliscano parassiti e per segnalare al Coordinatore anomalie strutturali per gli interventi necessari. La scelta e l'uso dei disinfettanti. che devono essere assolutamente innocui ed inodori, va operata secondo le prescrizioni del veterinario. IL CAPO DIPARTIMENTO
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