COMUNICATO STAMPA

 

I.P.M. Treviso.

Festa per il Corpo di Polizia Penitenziaria.

 

 20 Novembre 2006

 

            Come ogni anno viene celebrata la festa per il Corpo di Polizia Penitenziaria organizzata a livello locale dalla Direzione dell’Istituto penale per Minori.

            In tale occasione vengono letti i vari messaggi augurali e di elogio da parte dei vari rappresentati dell’Amministrazione sull’opera importante e delicata, quando ancora poco conosciuta, resa dal personale del Corpo di Polizia Penitenziaria. Ebbene, anche se è possibile apprezzare il tentativo di dare un riconoscimento pubblico a questi lavoratori della sicurezza, la distanza che separa i principi ricordati nelle celebrazioni e la realtà operativa finisce per svuotarlo del suo importante significato.

            Nel consueto messaggio del Capo Dipartimento ha trovato spazio la consueta lista dei buoni propositi, tra cui quello di potenziare gli organici delle varie sedi che, soprattutto nel Centro-Nord, sono assolutamente inadeguati.

            Questa O.S. ha espresso in più occasioni la profonda contraddizione esistente tra questi enunciati e la concreta politica di gestione del personale che ha prodotto sinora scarsi risultati.

            Nell’Istituto per Minorenni di Treviso, si vive da anni una condizione lavorativa assolutamente inaccettabile. Sussiste da tempo una gravissima carenza di organico che supera il 40%. Il personale femminile è assente, sebbene indispensabile per la sorveglianza delle minorenni presso il Centro di Prima Accoglienza.

            Di fronte a questa situazione, a fronte delle continue richieste di questa sigla sindacale volte a risolvere il problema, il Dipartimento ha distaccato addirittura un’ulteriore unità di personale da Treviso in altra sede, depauperando ulteriormente il numero degli agenti in servizio.

            Si vive, quindi, una situazione di estremo disagio e sfiducia anche a causa di onerosi turni di lavoro, sovente non programmabili, che rendono spesso difficile conciliare il proprio tempo di vita con quello lavorativo.

            A ciò si aggiungono i carichi di lavoro derivanti dalla gestione del Centro di Prima Accoglienza ed il problema della cronica carenza di personale Amministrativo-contabile, che rallenta tutti i procedimenti amministrativi compresi quelli afferenti alla gestione del personale di Polizia.

            Si pone inoltre all’attenzione l’esistenza da svariati anni di una struttura ubicata all’interno del Palazzo di Giustizia Minorile di Mestre che, opportunamente riadattata, potrebbe essere adibita a svolgere le funzioni di prima accoglienza evitando altresì di gravare su quella trevigiana.

 

 

CGIL Funzione Pubblica Treviso

Assunta MOTTA