D.M. 19 febbraio 1999 – Istituzione del Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.).
Visti gli articoli 5 e 30 della legge 15 dicembre 1990, n. 395, concernenti rispettivamente i compiti istituzionali del Corpo di Polizia penitenziaria e l’istituzione del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria;
Visto il decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 444, concernente le attribuzioni e l’organizzazione degli organi centrali del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria;
Vista la legge 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 aprile 1976, n. 431, recante il Regolamento di esecuzione dell’Ordinamento penitenziario;
Visto il decreto-legge 15 gennaio 1991, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 marzo 1991, n. 82, recante “Nuove misure in materia di sequestri di persona a scopo di estorsione e per la protezione di coloro che collaborano con la giustizia”;
Visto il decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356, recante “Modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa”;
Visto il decreto del Ministro dell’Interno 24 novembre 1994, n. 687, con cui è stato emanato, di concerto con il Ministro di Grazia e Giustizia, il “Regolamento recante norme dirette ad individuare i criteri di formulazione del programma di protezione di coloro che collaborano con la giustizia e le relative modalità di attuazione”;
Visto l’articolo 25 della legge 15 dicembre 1990, n. 395, il quale, al comma 6, ha stabilito che gli Ufficiali del ruolo ad esaurimento del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia assumono le funzioni e gli obblighi dei funzionari direttivi o dei dirigenti dell’Amministrazione penitenziaria;
Ritenuta la necessità di adottare nei confronti dei detenuti ed internati appartenenti alla criminalità organizzata misure idonee a prevenire ed impedire fatti o situazioni pregiudiziali all’ordine ad alla disciplina degli Istituti penitenziari, nonché alla sicurezza delle traduzioni e piantonamenti dei detenuti ed internati;
Considerato che per il perseguimento degli obiettivi di cui sopra è opportuno procedere, nell’ambito del Corpo di Polizia penitenziaria, alla individuazione di un apposito contingente di personale da utilizzare a livello centrale e periferico;
DECRETA
Art. 1 (Istituzione del Gruppo operativo mobile)
Art. 2 (Compiti del gruppo operativo mobile)
a) cura, su richiesta del Direttore dell’Ufficio Centrale Detenuti, le traduzioni e piantonamenti dei detenuti ed internati ad altissimo indice di pericolosità e con particolare posizione processuale che possono essere effettuate, per motivi di sicurezza e riservatezza, con modalità operative anche in deroga alle vigenti disposizioni amministrative in materia b) provvede o partecipa, secondo le specifiche disposizioni impartite dal Direttore Generale, al servizio di custodia dei detenuti sottoposti al regime di cui all’art. 41bis Ordinamento Penitenziario, laddove esista l’opportunità di ulteriori misure di sicurezza; nonché dei detenuti “collaboratori di giustizia” ritenuti dall’Ufficio di maggiore esposizione a rischio. Il Direttore generale, inoltre, dispone l’utilizzazione di personale del Gruppo operativo mobile: a) nei casi previsti dal primo comma dell’art. 41bis legge 26 luglio 1975 n. 354; b) per l’esecuzione di servizi di tutela e scorta assegnati alla responsabilità del Corpo di Polizia penitenziaria dal Comitato provinciale o nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica allorché riguardino personale in servizio presso l’Amministrazione penitenziaria esposti a particolari situazioni di rischio personale.
Art.3 (Composizione del Gruppo operativo mobile)
1. Il personale del Gruppo operativo mobile è designato dal Direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria fra il personale appartenente ai ruoli del Corpo di polizia penitenziaria ed agli Ufficiali del ruolo ad esaurimento del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia.
Art.4 (Responsabile del gruppo operativo mobile)
1. Fino all’istituzione di adeguati ruoli del personale del Corpo della Polizia penitenziaria, alla responsabilità del Gruppo operativo mobile è preposto con provvedimento del Direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria adottato tenendo conto del percorso professionale, delle capacità professionali ed organizzative dimostrate, e dei titoli acquisiti, un Ufficiale generale del ruolo ad esaurimento del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia, tenuto conto del percorso professionale, delle capacità organizzative dimostrate e dei titoli acquisiti, ed in particolare della più alta competenza tecnico professionale specifica.
Art. 5(Contingente di personale)
1. Con provvedimento del Direttore Generale del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, su proposta del responsabile del Gruppo operativo mobile, acquisito il parere del direttore dell’Ufficio Centrale del personale e sentite le Organizzazioni sindacali rappresentative, viene determinato il numero delle unità di personale che viene addestrato per l’impiego nel gruppo operativo mobile.
Art.6(Requisiti per l’accesso al Gruppo operativo mobile)
1. L’Ufficio Centrale del Personale del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria provvede all’inizio di ogni anno, per quello che riguarda il corpo di Polizia penitenziaria, ad emanare apposito interpello per consentire l’accesso al Gruppo operativo mobile del personale in servizio, individuando, sulla base delle determinazioni del Direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria adottate con le modalità previste dall’art. 5 comma 1, il numero dei posti disponibili, prevedendo che il 30% degli stessi sia riservato ai neo-assunti nel rispetto delle graduatorie finali dei corsi di formazione. Con le medesime modalità, tale percentuale potrà per ciascun anno essere variata dal direttore generale.
a) adeguato livello culturale b) assenza di patologia dipendenti e non da causa di servizio; c) giudizio di “ottimo” derivante dai rapporti informativi degli ultimi tre anni; d) non aver presentato domanda di trasferimento, anche ai sensi della legge 5 febbraio 1992 n. 104, nell’anno di presentazione dell’istanza di ingrasso al Gruppo operativo mobile; e) completa disponibilità all’impiego nel Gruppo operativo mobile in qualsiasi sede ove sia chiamato ad operare.
Art. 7 (Reparti periferici)
1. Il Gruppo operativo mobile ha sede in Roma. Possono essere istituiti reparti periferici di collegamento del Gruppo presso gli istituti ed i servizi dell’Amministrazione penitenziaria per il tempo necessario per l’espletamento del servizio in tali luoghi. Il personale di tali reparti dipende gerarchicamente ed amministrativamente dalla direzione del Gruppo operativo mobile. 2. Le responsabilità ed il coordinamento di tutte le attività dei reparti periferici possono essere affidate, tenuto conto del livello funzionale, al personale di cui all’art. 3 ovvero ad ispettori del Corpo di polizia penitenziaria. 3. Il livello funzionale del responsabile del reparto periferico viene discrezionalmente determinato dal Direttore Generale in relazione all’importanza e delicatezza della situazione che determina l’intervento. 4. Il responsabile del reparto periferico, ove questo partecipi unitamente al personale dell’istituto ai compiti affidatigli, è funzionalmente subordinato al Comandante di reparto e, in ogni caso al Direttore dell’istituto e al provveditore regionale in cui ha sede il reparto. 5. In relazione alle funzioni cui è preposto, il responsabile del reparto possiede una autonomia operativa finalizzata all’espletamento dei compiti e delle responsabilità assegnatigli nell’ambito delle proprie competenze. 6. I reparti periferici vengono istituiti e soppressi con provvedimento del Direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria.
Art.8 (Centri di servizio)
1. Il Gruppo operativo mobile dispone altresì di Centri di Servizio ove vengono custoditi e mantenuti in perfetta efficienza gli automezzi ed il materiale in dotazione per i riservati impieghi cui vengono destinati.
Art.9 (Servizio amministrativo-contabile)
1. Il Direttore generale individua, nell’ambito del Centro Amministrativo “G. Altavista”, una sezione per la gestione amministrativa e contabile del personale del Gruppo operativo mobile, sulla base di indicazioni che annualmente formula su proposta del responsabile del Gruppo. 2. Il Responsabile del Gruppo operativo mobile, sulla base degli obiettivi delineati dal Direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria, programma l’acquisizione di tutti i mezzi, compresi l’equipaggiamento e le altre misure ritenute necessarie nel quadro del potenziamento dell’ammodernamento tecnologico degli apparati strumentali, degli automezzi nonché per l’adeguamento dei servizi di apparati tecnici e logistici, per la manutenzione ed acquisto di apparati per le telecomunicazioni a distanza nonché per ogni altra necessità tecnico-logistico-operativa del Gruppo. Il Direttore generale, tenuto conto della rispondenza con gli obiettivi fissati, autorizza, ai sensi degli articoli 728 e 729 del terzo libro delle Istruzioni generali sui servizi del Tesoro, il Funzionario delegato preposto al Centro Amministrativo “G. Altavista” ad emettere a favore del Gruppo operativo mobile, contabilmente collegato, buoni di subanticipazione sugli ordini di accreditamento sui capitoli di bilancio dell’Amministrazione penitenziaria, nei limiti ritenuti necessari per la gestione della sezione di cui al comma 1.
Art.10 (Relazione annuale del Responsabile del Gruppo operativo mobile)
1. Il responsabile del Gruppo operativo mobile presenta annualmente al Direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria una relazione circa l’attività svolta, gli obiettivi perseguiti ed i risultati conseguiti.
Art. 11 (Sicurezza e tutela del responsabile del Gruppo operativo mobile)
1. Per ragioni di sicurezza e di tutela dell’incolumità personale, al Responsabile del Gruppo operativo mobile può essere concesso un alloggio di servizio, nell’aliquota posta a riserva dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.
19 febbraio 1999.
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
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ENTE DI ASSISTENZA PER IL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Prot. PU-GDAP-0117345/26/03/2004
OGGETTO: Accordo per la promozione TELE-PASS FAMIILY.
Si informano le SS.LL. che è stato siglato un accordo tra questo Ente di Assistenza e la Autostrade per l’italia S.p.a. per offrire ai dipendenti dell’Amministrazione penitenziaria il servizio Telepass Family gratuito per due cicli di fatturazione dalla data di consegna dell’apparato (sei mesi). La promozione è valida dal 1° aprile al 30 settembre 2004. Per accedere alla promozione il dipendente dovrà presentare il modulo di adesione al contratto Telepass Family ritirato presso la propria Banca, compilato in ogni sua parte con l’autorizzazione della banca stessa, al Gestore dello Spaccio o alle Segreterie di appartenenza. i Gestori o gli incaricati delle Segreterie degli Istituti, dopo aver raccolto le domande corredate di fotocopia de! documento di riconoscimento (mod. AT) o tesserino personale de! dipendente rilasciato dall’Amministrazione penitenziaria, dovranno inviare le richieste a: REPARTO GRANDI AZIENDE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. - VIA BERGAMIINI, n.50 -00159 ROMA A seguito delle richieste pervenute la Società Autostrade Spa spedirà direttamente alle Direzioni l’apparato affinché venga consegnato al dipendente che ne abbia fatto richiesta. Il Personale interessato all’adesione può anche richiedere direttamente l’adesione al contratto contattando: Autostrade per l’Italia S.p.A. — Via Bergamini 50 —00159 Roma Reparto commerciale Grandi Aziende > De Mercurio Salvatore tel 06.43632839 salvatore.demercurio@autostrade.it > Ruggeri Alessandro 06.43632158 alessandro.ruggeri@autostrade.it > Cossa Claudio 06.43632137 claudio.cossa@autostrade.it > Bonaventura Roberto “ 06.43632615 rbonaventura@autostrade.it
I referenti di Autostrade S.p.a. di cui sopra potranno anche essere contattati dai Gestori e dalle Segreterie degli Istituti per qualsiasi ragguaglio in merito all’accordo. Tutte le condizioni e le informazioni sono inoltre visibili sul sito di questo Ente www webea.it , rete internet o intranet.
IL CONSIGLIERE DELEGATO Dr. Emilio di SOMMA
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