FP CGIL –  CISL - UILPA Penitenziari – OSAPP

Roma,  12 MAGGIO 2006

COMUNICATO UNITARIO

Problematiche Polizia Penitenziaria Emilia Romagna.

 RICHIESTA  CONVOCAZIONE  INCONTRO

 

 

Pres. Giovanni TINEBRA

Capo  del    D. A. P. 

 

Dr.ssa Pierina CONTE

Responsabile Relazioni Sindacali DAP

                                           

Dott. Nello CESARI

Provveditore Regionale

Amm.ne  Pen.ria   Emilia – Romagna

                                   

 

 

                Preg.mo Pres. Tinebra,

 

le OO.SS. regionali della Polizia Penitenziaria dell’Emilia Romagna hanno incontrato ieri il Provveditore Regionale a Bologna.

 

In quella sede, ferma restando la netta contrarietà espressa dalle scriventi organizzazioni sindacali al Provveditore regionale sulla paventata riapertura di alcuni reparti detentivi siti presso gli Istituti di Ferrara e Parma,  a quanto risulta imposta dal DAP, si è colta l’occasione per verificare la situazione attuale dell’intera regione, rivelatasi davvero drammatica.

 

Presso quella regione risultano allo stato assenti oltre 200 unità di Polizia penitenziaria dalla pianta organica di previsione,  dato che in parte diventa spiegabile – a giudizio delle scriventi OO.SS. – se nel quadro complessivo si considera anche l’utilizzo distorto, da parte del DAP, dello strumento dei distacchi disposti in favore del personale fuori dalla regione. Infatti, pur non volendo considerare quelli emanati per legittimi motivi,  tra questi quelli afferenti l’ art. 7 del D.P.R. 254/99 e/o la legge 104/92, o anche quelli relativi agli incarichi elettorali, ne risultano disposti dal DAP almeno un altro centinaio fuori dalla regione per i quali non se ne conoscono le motivazioni.

 

Peraltro, rileviamo che in altre analoghe situazioni, quale ad esempio quella di Castelfranco Emilia, stanno di fatto fallendo piani di lavoro perché gli investimenti per la formazione specifica del personale sono rimasti inutilizzati, anche a causa dell’assenza del necessario ricambio. In questo senso, anche le ultime iniziative promosse hanno registrato la partecipazione di sole 3 unità di polizia penitenziaria.

 

Da ultimo, nella valutazione complessiva della problematica esposta, riteniamo vada parimenti considerata l’approssimarsi della stagione estiva, che evidentemente determinerà, come statisticamente dimostrato negli anni passati, un incremento sensibile di detenuti specialmente nelle realtà penitenziarie site sulla riviera romagnola.

In quell’area geografica si concentrano infatti - per motivi evidentemente turistici - milioni di persone tra i mesi di giugno e settembre, e l’impatto che quegli Istituti dovranno sopportare in termini di nuovi ingressi sarà insopportabile, come dimostra ampiamente il passato, con un sovraccarico dei carichi di lavoro individuali pesantissimo, che determinerà un inaccettabile compressione e/o negazione dei diritti contrattuali del personale.

 

Queste OO.SS. diffidano pertanto l’Amministrazione a realizzare aperture di ulteriori reparti detentivi in assenza di un adeguato piano di reintegro delle unità di personale di polizia penitenziaria oggi assenti, comprese quelle distaccate fuori regione.

 

In proposito, tra l’altro, non possiamo che reputare necessaria una convocazione urgente da parte di codesto Dipartimento, essenziale per affrontare sia le questioni più rilevanti ed urgenti che, soprattutto, per dare risposte concrete al personale in servizio nelle realtà penitenziarie dell’Emilia Romagna.

 

CGIL   CISL   UIL   e  OSAPP   si riservano quindi,  ove le risposte risultassero inadeguate e/o tardive, di avviare una serie di iniziative di mobilitazione del personale e di altre adeguate forme di protesta.

 

In attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.     

 

 

FP CGIL CISL FP Penitenziario UIL PA Penitenziari  
Quinti Mammucari Tesei
OSAPPE    
Beneduci