Roma, 06 dicembre 2006
Al Ministro della Giustizia Sen. Clemente MASTELLA Via Arenula n.70 – 00186 R O M A
e. p.c.
Al Sottosegretario di Stato per la Giustizia Prof. Luigi MANCONI Via Arenula n.70 – 00186 R O M A
Al Capo del Dap Cons. Ettore FERRARA
Al Vice Capo del D.A.P. Dott. Emilio DI SOMMA Largo Luigi Daga n.2 – 00164 R O M A
Oggetto: Assegnazione del Commissario Coord.re di P.P. Donato CAPECE, Segretario Generale del Sappe, al Servizio di Rappresentanza e Cerimoniale del DAP.- ____________________________________________________
Con provvedimento in data 5 dicembre u.s., che si allega alla presente, a firma del Vice Capo del Dap Dott. Emilio DI SOMMA, il Dott. Donato CAPECE, Commissario Coordinatore di Polizia Penitenziaria e Segretario Generale del Sappe, è stato assegnato al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per prestare servizio presso il Servizio di Rappresentanza e Cerimoniale. Le motivazioni del provvedimento troverebbero origine, come da nulla osta del Direttore Generale del Personale e della Formazione Dott. Gaspare SPARACIA del 30 ottobre 2006 che anche si allega, dalle “comunicazioni” che il Segretario Generale del Sappe avrebbe ricevuto dallo stesso Vice Capo del Dipartimento e dall’ex Capo del Dipartimento Dott. Giovanni TINEBRA in merito ad una possibile assegnazione presso l’Amministrazione Centrale. Altrettanto risibile l’ulteriore motivazione del provvedimento citato, per cui l’assegnazione al Servizio di Rappresentanza e Cerimoniale del Dap avrebbe luogo in quanto si ritiene “…opportuno adottare un provvedimento che tenga conto del rilievo dell’attività sindacale espletata dal CAPECE”(?). E’ facilmente intuibile ciò che l’Amministrazione Penitenziaria realizza con l’emanazione di un provvedimento come quello in questione, offrendo alla Sigla sindacale di appartenenza del citato Segretario una “gratuita campagna di adesioni”. Nel merito delle argomentazioni emerge l’estrema leggerezza nelle motivazioni addotte, e dove l’assegnazione del Segretario Generale - tuttora in carica in quella Organizzazione Sindacale della Polizia Penitenziaria - nell’ambito di una struttura centrale dell’Amministrazione, assume connotati di grave imparzialità nel rapporto con le Organizzazioni del personale. In quell’Ufficio dell’Amministrazione Centrale vengono gestite, anche mediante disposizioni scritte, unità del Corpo di Polizia Penitenziaria sull’intero territorio nazionale; ed è lo Stesso Ufficio che per nome e per conto del Capo del Dipartimento (ed in Rappresentanza del Corpo di Polizia Penitenziaria) intrattiene rapporti con altri Dicasteri e Forze di Polizia, nonchè con Autorità Politiche ed Istituzionali. L’assegnazione quindi del Segretario Generale di quel Sindacato rappresenta quanto di maggiormente inopportuno che l’attuale Amministrazione Penitenziaria può produrre. Basterà che la S.V. pensi a come sia possibile che, lo stesso Commissario che ha guidato ieri il proprio Sindacato in una protesta contro il Governo in carica (e conseguentemente anche contro il Ministro della Giustizia) sia contemporaneamente incaricato di rappresentare istituzionalmente il Corpo di Polizia Penitenziaria; insomma un giorno con la bandiera sindacale in mano contro l’Amministrazione ed il giorno seguente con la Sciabola e l’Uniforme per rappresentarla. Queste OO.SS. – maggiormente rappresentative nell’ambito del Corpo di Polizia Penitenziaria – chiedono alla S.V. di far revocare con immediatezza la disposizione firmata dal Vice capo del DAP. Identico auspicio lo rivolgiamo al Cons. Ettore FERRARA affinché quale nuovo Capo del DAP voglia occuparsi in prima persona della spiacevole vicenda testé descritta, assumendo direttamente l’onere e la responsabilità della decisione che compete al ruolo istituzionale affidato. Appare altresì chiaro che se ciò non dovesse essere ritenuto opportuno queste OO.SS. valuteranno l’eventualità di interrompere ogni forma di rapporto sindacale con l’Amministrazione Penitenziaria. In attesa si porgono distinti saluti.
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