FP CGIL - CISL - UIL - OSAPP – SIAPPE - USPP |
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Roma, 6 luglio 2003
Al Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella
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COMUNICATO UNITARIO - Decreto Fiscale |
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Egregio Ministro,
la manovra per l’aggiustamento dei conti, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri, nota per razionalizzare la spesa pubblica, incide pesantemente sulla Pubblica Amministrazione. Anche l’Amministrazione Penitenziaria non viene risparmiata dai tagli; con un intervento pari a circa 3 milioni e 500 mila euro.
I capitoli di bilancio che sono oggetto dei tagli di spesa, risultano essere quelli operativi indispensabili per il funzionamento e l’attività del DAP, nonché del Corpo di Polizia Penitenziaria. Nello specifico: 1 milione di euro per automezzi e carburanti 1 milione di euro per i servizi fuori sede del personale 1 milione di euro per gli interventi di manutenzione ordinaria dei fabbricati 500 mila euro per le spese inerenti la celebrazione della Festa del Corpo di Polizia Penitenziaria
Basterebbe pensare agli effetti che il taglio sulle spese per carburante dei mezzi di trasporto potrà determinare sul servizio traduzioni e piantonamenti detenuti. Tale servizio viene già oggi svolto in grandi difficoltà economiche, pur dovendo garantire “costituzionalmente” la presenza dei “cittadini imputati” - e/o di quelli già condannati nei vari livelli di giudizio – ai dibattimenti processuali presso le aule di giustizia. Tagliare ulteriormente vorrà dire che lo Stato non garantirà la presenza nelle aule di tribunale a chi, in condizione di privazione della libertà personale, deve presenziare per difendersi dalle accuse a proprio carico.
Sig. Ministro, avevamo molto apprezzato la volontà del Governo dichiarata nell’incontro del giorno 29 giugno 2006, alla presentazione del DPEF, circa il fatto che non ci sarebbero stati tagli per gli apparati di sicurezza. Purtroppo registriamo che così non è stato!
I tagli effettuati all’Amministrazione Penitenziaria finiranno per colpire pesantemente anche l’attività di traduzione dei detenuti e sull’operatività del Corpo di Polizia Penitenziaria, e ancora una volta saranno i lavoratori e le loro famiglie a dover pagare economicamente, certe “disattenzioni” politiche. Agli Operatori della Polizia Penitenziaria spetterà infatti scortare i detenuti ai processi, in ogni località del Paese, maturando il diritto all’indennizzazione economica per i servizi svolti fuori sede, ma senza poter essere pagati per l’assenza dei fondi stanziati, anzi tagliati.
Ciò non è condivisibile per CGIL CISL UIL OSAPP USPP E SIAPPE, cioè per chi rappresenta oltre il 58% dei lavoratori della Polizia Penitenziaria, non è possibile continuare a colpire settori vitali per la sicurezza pubblica del nostro Paese, in questo caso del sistema penitenziario. Per ultimo, ma non per importanza, è anche il taglio di 500 mila euro per la celebrazione della Festa del Corpo di Polizia Penitenziaria. E’ questo un segno di disattenzione nei confronti di questi lavoratori, che ogni giorno sono impegnati a fronteggiare situazioni difficili, talvolta drammatiche, negli istituti penitenziari.
Riteniamo utile, che sulle questioni rappresentate venga avviato un confronto, per ricercare diverse forme di intervento ed al fine di garantire le giuste condizioni di funzionamento dell’Amministrazione Penitenziaria, che vive una situazione drammatica non più sostenibile.
Nell’attesa di riscontro Voglia ricevere i migliori auguri di buon lavoro.
Cordiali saluti.
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