COMPARTO SICUREZZA

Polizia di Stato: Siulp; Siap-Anfp; Silp Cgil; Fsp; Coisp; Uilps

Co.Ce.R Carabinieri (responsabili settore) e Guardia di Finanza

Polizia Penitenziaria: Cisl Fp-Penitenziari; Fp Cgil Comparto Sicurezza;

Uilpa Penitenziari

Corpo Forestale dello Stato: Cisl Fp Forestali, Fp Cgil Comparto Sicurezza;

Uilpa Forestali

COMPARTO DIFESA

Co.Ce.R Esercito Italiano (responsabili settore); Aeronautica e Marina Militare (responsabili settore)

 

Roma,  2 FEBBRAIO 2006

SICUREZZA: SE QUESTO RIORDINO NON PASSA,

RICONOSCENZA DEGLI UOMINI IN DIVISA VERSO IL SENATO.

 

 

 

Se questo riordino non passa, come è possibile stando alle dichiarazioni del Senatore Contestabile, le donne e gli uomini della sicurezza e della difesa non possono che essere ampiamente soddisfatti per l’alto senso di responsabilità dimostrato dal Senato.

Grazie al quale, saranno forse evitati gli effetti dannosissimi di un riordino scellerato, pensato, voluto e portato a termine da una regia parlamentare, con idee, sulla sicurezza interna ed internazionale, abbastanza superate per tutti i destinatari.

A scanso di equivoci, si precisa che tutte le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Militari concordano sull’assoluta, indifferibile necessità di un riordino delle carriere: ma tutte rifiutano, quasi all’unisono questo riordino-truffa.

Un riordino per intenderci del tutto inadeguato ed in grado di aggravare sperequazioni esistenti, introducendone di nuove.

Riguardo alla copertura, che secondo qualcuno ammonterebbe a circa 1 miliardo di euro, si precisa che questo Governo intende stanziare poco più di un decimo rispetto a questa cifra: stanziamento assolutamente insufficiente per avviare un’operazione così onerosa.

Non è un conflitto di posizioni sindacali sull’entità delle risorse: è un dato di fatto riscontrabile dalla semplice lettura del provvedimento.

Come è un dato di fatto che i Sindacati e le Rappresentanze Militari, su mandato di oltre 400 mila operatori della Difesa e della Sicurezza sono assolutamente contrari a questo riordino e sperano che il Senato riesca a stopparlo: se qualcuno ha idee contrarie, è bene che si sappia che la sua rappresentatività, rispetto a questo fronte, è del tutto irrisoria, e non lo autorizza a parlare in nessun modo in nome e per conto dei poliziotti, dei carabinieri e dei soldati.