SAPPE – FP CGIL - FPS CISL Penitenziario - SINAPPE – SAG - |
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Roma, 29 luglio 2003 |
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COMUNICATO UNITARIO |
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Attività e prospettive funzionali del C.P.O. |
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Al Capo del Dipartimento A.P. Pres. Giovanni Tinebra
e, p.c. : Al Vice Capo del Dipartimento A.P. Dott. Emilio Di Somma
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione Dott. Gaspare Sparacia
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dott.ssa Pierina Conte
Al Presidente del Comitato per le Pari Opportunità nel Lavoro Comparto Sicurezza Dott.ssa Luigia Culla
Alle strutture regionali e territoriali
Ai Delegati ed iscritti Polizia penitenziaria
Egregio Presidente,
come Lei stesso ha avuto modo di riconoscere nell’ambito della riunione del 16 dicembre 2003, l’attività fin qui svolta dal Comitato per le Pari Opportunità è stata di assoluta rilevanza, se paragonata alla sussistenza dei mezzi e degli strumenti a propria disposizione. Non, quindi, un’asettica e stanca applicazione del dettato normativo, ma una costante azione propositiva che da un lato ha significato il rafforzamento dell’identità del Comitato, in tutte le sue componenti, recentemente formate presso l’agenzia AG.FO. di Padova, e dall’altro ha prodotto eloquenti risultati per l’Amministrazione, indubbiamente ottenuti attraverso l’analisi attenta e puntuale di tutti i casi sottoposti alla sua valutazione, individuali o collettivi, nel convincimento che le misure proposte all’Amministrazione potessero realmente creare effettive condizioni di pari opportunità tra gli operatori penitenziari. Spiace dover rilevare, però, che a fronte di un impegno così rilevante e gravoso, oggi continuino a sussistere quei rilevanti problemi di natura organizzativa che già a suo tempo il Comitato e il suo Presidente ebbero modo di esporLe, sollecitandone la risoluzione, per definire la struttura organizzativa necessaria a sostenere l’importante attività istituzionale affidata. Gli impegni da Lei assunti in tal senso, infatti, sono stati disattesi, dimenticati, rendendo vano ogni tentativo di rendere visibile l’attività del Comitato sull’intero territorio nazionale. Converrà che una situazione di questo tipo non può più essere ulteriormente tollerata, ne va degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo di Polizia penitenziaria che le scriventi OO.SS. rappresentano. Per questo la invitiamo ad adoperarsi per favorire: a) la presenza degli appartenenti al Comitato in tutte le commissioni, le concertazioni, le riunioni da tenere che riguardano il personale di Polizia penitenziaria; b) l’individuazione di un locale presso il DAP da adibire a segreteria, con tutti gli strumenti necessari a sviluppare l’attività demandata al Comitato (computers con collegamento in rete, stampante, fax, cancelleria varia ecc.); c) la pubblicazione di una finestra riservata al C.P.O. all’interno del sito internet ufficiale dell’Amministrazione penitenziaria; d) l’assegnazione di una unità fissa, da impegnare nella predetta segreteria; e) la realizzazione di un convegno a tema che stimoli il dibattito tra gli addetti ai lavori e contribuisca a rendere maggiormente visibile la funzione e l’attività del Comitato.
Reputiamo assolutamente necessario che l’Amministrazione penitenziaria predisponga da subito un adeguato piano di interventi, se possibile confacenti alle richieste avanzate, che consenta al Comitato di operare già dal prossimo mese di settembre con piena autonomia organizzativa. Queste OO.SS., fiduciose, confidano nel Suo personale impegno. Cordiali saluti.
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