SAPPE – OSAPP - UILPA Penitenziari – FP CGIL - SINAPPE –

 FSA (CNPP–SIAPPE–UGL)  -  SAG UNSA 

Rappresentative di oltre l’80% del personale di Polizia penitenziaria e dei dipendenti civili del DAP

 

Roma, 4 Aprile 2003

On.le Silvio Berlusconi 

 Presidente del Consiglio dei Ministri

  Avv. Luigi Mazzella

                                                                                                Ministro per la Funzione Pubblica  

Sen. Roberto Castelli    

Ministro della Giustizia  

 

disegno di legge 1184/S ( primo firmatario Sen. Meduri) 

                   

Egregio Presidente  

            una situazione di grave incertezza sta attraversando l’Amministrazione penitenziaria.

Al di la delle ben note questioni del sovraffollamento e delle carenze strutturali del sistema penitenziario vi sono questioni altrettanto rilevanti sulle quali le scriventi organizzazioni sindacali, rappresentative di oltre l’80 % del personale dipendente del DAP ( Polizia penitenziaria e personale dei profili professionali) intendono sollecitare un Suo autorevole intervento                                                                                                                                

  •         Personale di Polizia penitenziaria – seppur in presenza di un sostanziale sviluppo professionale e di un accrescimento della capacità di intervento nella struttura organizzativa del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, il Corpo di Polizia penitenziaria ancora soffre di una mancanza di reali prospettive rispetto ad un incardinamento organico nei livelli decisionali di questa Amministrazione. Soffre ancor di più sotto l’aspetto operativo. Carenza di risorse, umane ed economiche, condizioni di lavoro spesso ai limiti della tollerabilità, difficoltà enormi ad inserirsi nelle attività di osservazione e trattamento.

  •         Personale dei profili professionali del Comparto Ministeri – sofferenze simili si registrano anche per questo personale. Vacanze di organico che per alcuni profili superano il 50% delle previsioni, qualità del lavoro ampiamente compromessa dalla mancanza di un progetto più complessivo sui delicati temi che afferiscono alle finalità istituzionali del sistema, difficoltà nell’inserirsi, dopo l’importantissima stagione di riqualificazione professionale appena conclusa, dentro contesti organizzativi ancora immodificati.

  C’è una terza questione sulla quale le scriventi OO.SS. La invitano ad una riflessione. 

            I processi riformatori che hanno attraversato questa, come altre Pubbliche Amministrazioni si inserivano in un disegno organico dentro il quale, sia la riqualificazione professionale sia l’istituzione dei ruoli direttivi del Corpo di Polizia penitenziaria, costituivano elementi importantissimi tanto quanto altri.

              Ci riferiamo a ciò che il Dlg 146/2000 ha previsto: l’istituzione di una dirigenza penitenziaria e la possibilità di accesso degli attuali direttori di istituto penitenziario nelle relative dotazioni organiche.

              Ora, nulla vieta, come è ovvio di rimettere in discussione il più complessivo disegno riformatore e di avviare un’altra stagione di profonda ristrutturazione del sistema penitenziario e della sua organizzazione. Anzi, c’è da augurarselo.

              Ciò che ci vede contrari è che, a condizioni immutate, si aprano prospettive diverse solo ed esclusivamente per alcuni pezzi di questa Amministrazione e che ciò avvenga in assenza di un quadro più generale di intervento che le rendano compatibili e sostenibili

              Per essere chiari le scriventi OO.SS. esprimono tutta la loro contrarietà al disegno di legge 1184/S ( primo firmatario Sen. Meduri) che, affrontando più o meno positivamente la questioni dei direttori di istituto penitenziario, non si pone assolutamente l’obiettivo di un intervento organico sul sistema penitenziario e che dimentica le sofferenze di altri dipendenti di questa Amministrazione, Polizia penitenziaria, Educatori, Assistenti Sociali, Ragionieri ecc.

              In assenza di un intervento più complessivo l’unica soluzione al momento percorribile è, e rimane quella della definizione delle procedure concorsuali  già definite dal decreto legislativo 146/2000, oltretutto già avviate, e sospese dal DAP proprio su pressione delle lobbies  interne all’Amministrazione.

              Qualcosa di diverso che abbia le caratteristiche di un intervento isolato e scollegato dai temi più generali vedrà le scriventi OO.SS. fortemente reattive.

              Le scriventi OO.SS. Le chiedono, quindi, di non adottare quelle accortezze  e quelle misure che potrebbero  favorire un’accelerazione dell’iter di approvazione del DDL 1184/S  rendendosi sin d’ora disponibili ad offrire il proprio contributo per un miglioramento dell’azione di Governo sul tema del carcere e di chi nel carcere lavora.

 

            Distinti saluti.

 

SAPPE    

Capece 

 OSAPP      

Beneduci 

   UIL PA Penitenziari

Tesei     

 FP CGIL

 Rossetti

SINAPPE   

 Santini   

FSA CNPP        

  Di Carlo         

 SAG UNSA   

Martinelli