SAPPE –  OSAPPE - CISL FPS Penitenziario - UILPA Penitenziari – FP CGIL - SINAPPE – FSA - SAG P.P. - SIALPE ASIA

Roma,  28 luglio 2003

Intervento unitario

 

 

Al Ministro della Funzione Pubblica

                                                        Avv. L. Mazzella

 

 Egregio Ministro

 

tutte le OO.SS. che rappresentano i 42.000 uomini e donne della Polizia penitenziaria hanno chiesto un incontro con il Governo in relazione alla sperequazione economica prodotta dalla distribuzione delle ulteriori somme da destinare alla contrattazione di ogni singola forza di Polizia.

Lei sa che l’effetto dell’estromissione della Polizia penitenziaria dalla distribuzione di tali fondi provocherà un trattamento economico accessorio, quello riferibile ai fondi per l’efficienza dei servizi istituzionali, che vedrà il poliziotto penitenziario “valutato” un terzo del suo collega di un’altra Forza di Polizia.

Le scriventi OO.SS. hanno deciso di porre la questione in seno alla trattativa in svolgimento sullo 0,99% perché giudicano possibile la ricerca di una prima soluzione al problema dei fondi anche in questo tavolo di confronto, oltre che, ovviamente, anche attraverso il confronto con il Governo.

Le scriventi organizzazioni sindacali giudicano, quindi, pericolosa la sua decisione di convocare per domani il prosieguo di quel confronto oltretutto con l’obiettivo formalizzato nella convocazione di concludere la trattativa sullo 0,99%.

 

Due potrebbero essere a giudizio delle scriventi OO.SS. i catastrofici effetti di tale decisione:

 

1.      la sottoscrizione di un accordo che nei fatti estrometterebbe due delle 5 Forze di Polizia dalla trattativa sul completamento del rinnovo contrattuale del Comparto Sicurezza (le rammentiamo che nella stessa situazione è anche il Corpo Forestale dello Stato);

2.      la ripercussione negativa che tale ipotetica sottoscrizione di un accordo contrattuale avrebbe sull’intero Comparto Sicurezza, così come il legislatore nel 1992 lo aveva prefigurato;

 

Le scriventi OO.SS. la invitano ad una riflessione sulla grandissima responsabilità che Lei assumerebbe qualora decidesse di confermare quella trattativa con l’obiettivo di chiudere l’accordo.

            La questione posta dalle OO.SS. è concreta: si tratta di ripristinare un concetto, quello dell’omogeneità dei trattamenti economici, sul quale si fonda il Comparto Sicurezza.

            Per questo Le chiediamo di rinviare la trattativa convocata per domani e di operare affinché si vada ad un chiarimento che ricomponga il conflitto e non ad una decisione che lo alimenti confermando, nel caso contrario, l’impossibilità delle scriventi OO.SS. a partecipare alla trattativa.

            Distinti saluti                                                                         

                                                                                       

                                                                                                        

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