Mobilita' sovrintendenti. Chi l'accetta e chi no!

Dopo aver tentato di spiegare molto confusamente, nel suo Sappeinforma del 12 giugno, i motivi della decisione di richiedere il tavolo separato, il SAPPE, oggi, si è dapprima seduto nuovamente al tavolo delle scriventi organizzazioni sindacali che rappresentano il 72 % dei Poliziotti penitenziari e poi, dopo l'ennesimo siparietto, ha nuovamente abbandonato la trattativa.

L'intera "sceneggiata" che ormai conta più puntate di una soap opera, è andata in onda, nonostante si trattasse di decidere per le sorti di oltre 1.400 futuri sovrintendenti.

Due le possibili spiegazioni:

•  Il Sappe è stato costretto, suo malgrado, a rientrare al tavolo maggioritario, da chi è ben facile immaginare;
•  Il Sappe ha già dato il suo sostanziale assenso all'ipotesi di mobilità prospettata dall'Amministrazione, e questo nonostante i ritardati proclami.

Non si spiegherebbero, altrimenti, atteggiamenti così poco coerenti e così poco rispettosi degli interessi che un'organizzazione sindacale credibile dovrebbe rappresentare, soprattutto nel cercare di imporre all'Amministrazione, come le scriventi OO.SS. tuttora stanno facendo, anche con la manifestazione già indetta per il 27 p.v. davanti al DAP, che la mobilità non ci deve essere per nessuno degli attuali corsisti.

Se mai ce ne fosse ancora il bisogno, l'episodio di oggi non fa altro che confermare ciò che era stato già compreso: oggi i corsisti sono in grado di comprendere chi questa mobilità l'ha voluta e chi la contrasterà fino alla fine.