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Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP
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23.04.2003 |
Ai delegati Fp Cgil Comparto Sicurezza | |
Oggetto : Riparametrazione stipendiale – licenziato dal Governo lo schema definitivo – L’ennesima operazione di facciata – si premiano i vertici e si dimentica la base - |
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Il 18 di aprile il Governo ha licenziato lo schema di Decreto Legislativo sulla parametrazione retributiva delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. L’esecutivo ha confermato la scelta di non operare nessun incremento per gli agenti, per i carabinieri e per le qualifiche equiparate delle Forze Armate, ribadendo un orientamento fortemente premiante per i ruoli direttivi ed estremamente mortificante per quelli esecutivi. Lo squilibrio da noi denunciato continua a permanere: pochi i parametri utilizzati nei ruoli più bassi rispetto a quelli introdotti per i ruoli apicali. Così come è confermata l’assoluta insufficienza delle risorse previste per questa operazione di facciata: tutto o la stragrande maggioranza di tutto è rinviato al 2005! Nonostante i ripetuti impegni del Governo del riordino delle carriere continua a non esserci traccia. Uno schema di decreto legislativo che determinerà, qualora non modificato nel corso del dibattito Parlamentare, un irreversibile aumento della forbice retributiva fra chi comanda e chi quel comando esegue. Uno schema di decreto, quindi, che non recepisce affatto le richieste avanzate dalla maggioranza delle OO.SS. delle Forze di Polizia ad ordinamento civile e dei Cocer delle Forze Armate. Una decisione, infatti, che allo stato vede la contrarietà delle più grandi organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria, del Corpo Forestale e della Polizia di Stato. Anche i Cocer dell’Esercito e quello dei Carabinieri hanno detto no ad un intervento legislativo squilibrato, iniquo e pericoloso. Finanche il Cocer interforze ha espresso forti perplessità su questa decisione del Governo. Quello emanato il 18 Aprile è un decreto non condiviso da chi rappresenta i lavoratori del Comparto. Una bella prova di sensibilità democratica da parte di questo Governo. Confermeremo in Parlamento la nostra contrarietà e chiederemo alle competenti Commissioni, alle quali ora spetta l’esame del decreto, di adottare una linea di maggiore considerazione verso gli operatori della Sicurezza rispetto a quella fin qui dimostrata dal Governo. Fraterni saluti.
p. la Fp Cgil Nazionale Comparto Sicurezza Fabrizio Rossetti
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