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Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio di Somma
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Prot.n. 21/2003 del 31.03.2003 |
Alle Segreterie
regionali e territoriali
Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia penitenziaria |
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Oggetto : Gruppo Operativo Mobile - Completamento dotazione organica - Interpello.- |
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E' giunta a questa O.S., con nota n. 137671 del 26 marzo u.s., richiesta di osservazioni concernenti il progetto di completamento della dotazione organica del Gruppo Operativo Mobile proposto dalla Direzione Generale del Personale. Una proposta che la Fp Cgil non condivide e che reputa oggi davvero inopportuna. Non certo per sminuire, o peggio, sottovalutare il compito svolto quotidianamente dagli uomini di quel reparto, tutt'altro, in questa sede interessa solo dissentire circa l'intempestività e l'inopportunità di predisporre in questa fase una simile iniziativa che potrebbe provocare forti tensioni e ulteriore malessere tra quei poliziotti penitenziari che da tempo attendono, invece, di conoscere concreti progetti di riorganizzazione del personale capaci di recepire le proprie legittime aspirazioni. Si tratta di persone che da anni manifestano quelle ambizioni, per lo più vanificate da diversi motivi. Oggi in particolare per le conseguenze determinate dall'applicazione del D.M. 8 febbraio 2001, che, come noto, riduce fortemente le possibilità di ottenere il trasferimento nelle sedi giudicate in esubero. Ma anche per le valutazioni e le scelte recenti del DAP, a nostro giudizio errate, sulla mobilità ordinaria e straordinaria. Valutazioni che probabilmente produrranno il trasferimento, nelle sedi valutate carenti dall'Amministrazione, solo di quei lavoratori che legittimamente hanno chiesto di avvalersi del diritto al trasferimento previsto dall'art. 33, co.5, legge 104/92, ma non di quelli che attendevano di essere trasferiti con l'interpello ordinario. Nell'interesse di tutti i lavoratori, invece, sarebbe stato più giusto, a nostro parere, assegnare in soprannumero i trasferimenti L.104/92 per liberare e dare corso anche ad un minimo di mobilità ordinaria, così da soddisfare le aspettative anche di quel personale di polizia penitenziaria che avendo accumulato una elevata anzianità di servizio da anni attende di essere trasferito. Nel merito, poi, alcune considerazioni propedeutiche ad un'incontro, che con la presente si sollecita, necessarie per offrire una visione più chiara e trasparente dell'esigenza prospettata da questa Organizzazione Sindacale:
Si resta in attesa di riscontro. p. La Fp Cgil Nazionale Polizia penitenziaria Francesco Quinti
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