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Al Provveditore Regionale del Lazio Dr. Angelo Zaccagnino Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del DAP Dr. Emilio Di Somma Al Direttore della Direzione Generale del Personale e della Formazione Dr. Gaspare Sparacia All’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dr.ssa Pierina Conte Alla Segreteria regionale Fp Cgil Lazio
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Prot.n. 51/2003 del 19.06.2003 |
Ai delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia penitenziaria Rebibbia | |
Oggetto : Adeguatezza dei contingenti di personale di Polizia penitenziaria presenti negli Istituti penitenziari di Rebibbia N.C., Rebibbia Femminile, Rebibbia Reclusione.- |
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La Fp Cgil reputa apprezzabile l’intervento proposto dalla S.V. con la nota informativa n. 14844 del 10 giugno u.s., propedeutica all’incontro fissato per il giorno 26 c.m. Non tanto e non solo per la capacità professionale e relazionale che da sempre contraddistingue la Sua attività istituzionale, al centro o in periferia, né per la pulizia intellettuale che in ogni occasione è capace di esprimere, libera da pregiudizi o condizionamenti, quanto per l’ennesima dimostrazione del rispetto e della considerazione che riserva al complesso e delicato sistema delle relazioni sindacali, sensibilità assai rara da apprezzare nelle numerose articolazioni – periferiche e non - di questa amministrazione, essenziali per costruire un modello organizzativo capace di coniugare al soddisfacimento dell’esigenza istituzionale il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori della Polizia penitenziaria. Segnali di attenzione concreta, quindi, che sicuramente aiuteranno la discussione al tavolo negoziale regionale, ove non sarà presente, però, come già annunciato, la Fp Cgil. Non certo per indelicatezza nei Suoi confronti, piuttosto perché la condizione che avevamo posto al DAP per favorire la nostra partecipazione al tavolo, espressa con la nota del 30 maggio u.s., ad oggi non risulta ancora essere stata soddisfatta. Come certamente ricorderà, infatti, questa O.S. con quell’intervento intese ribadire all’Amministrazione centrale che quanto già dichiarato nel corso della riunione tenutasi al DAP il giorno 26 maggio u.s., quando preliminarmente chiese l’immediato rientro di tutto il personale di Polizia penitenziaria femminile distaccato dalla C.C.F. di Rebibbia verso luoghi di lavoro non istituzionali, costituiva il requisito essenziale per salvaguardare l’esito della futura trattativa spostata al tavolo regionale. Non reputavamo giusto, allora, riversare il problema al tavolo regionale richiamando la semplice competenza territoriale del Provveditore, se non in presenza dei provvedimenti richiesti al DAP, non riteniamo corretto oggi partecipare ad una riunione che si annuncia sostanzialmente priva di reali contenuti. Far finta di rimandare fino all’infinito la soluzione di un problema che è, invece, di stretta attualità, che reca grande disagio alle lavoratrici e ai lavoratori del Polo di Rebibbia, che alimenta un concetto di disparità di trattamento tra gli operatori penitenziari mai così alto come ora, che riporta questa amministrazione indietro di anni, vanificando tutte le conquiste riportate dai lavoratori e dalle loro rappresentanze è, a giudizio della Fp Cgil, un esercizio di sgravio di responsabilità assolutamente inaccettabile che per cultura non appartiene alla nostra idea di sindacato serio e responsabile. Per questo preannunciamo, se nel frattempo non interverranno novità sostanziali, il ricorso a incisive forme di mobilitazione e protesta, compresa una denuncia pubblica sullo strano concetto di ottimizzazione delle poche risorse umane disponibili espresso con i fatti dall’Amministrazione centrale, che alle note carenze del personale di Polizia penitenziaria impiegato negli istituti di pena risponde con il sovraffollamento del medesimo personale presso il DAP e le segreterie particolari del Ministro e dei Sottosegretari. Cordiali saluti p. la Fp Cgil Nazionale Polizia penitenziaria Francesco Quinti |