UFFICIO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO

Ente di assistenza per il personale dell’Amministrazione penitenziaria

 

PU-GDAP-0014262/14.01.2005

Ai Signori Direttori Generali

SEDE

Al Signor Direttore

dell’istituto Superiore di Studi penitenziari

ROMA

Ai Signori Provveditori Regionali

LORO SEDI

Ai Signori Direttori degli Uffici e Servizi dell’Ufficio del Capo del Dipartimento

LORO SEDI

 

OGGETTO: funzionamento degli spacci in favore del personale della Polizia penitenziaria.

 

 

Come è ben noto alle SS.LL. l’art. 4ldella legge 395/90 ha istituto l”Ente di assistenza per il personale dell’Amministrazione penitenziaria. Tale Ente di assistenza, secondo quanto previsto dal citato articolo, è tenuto ad assicurare, nei confronti del personale della Polizia Penitenziaria, gli interventi di protezione sociale previsti dall’art. 24 del D.P.R. 616/1977, in virtù del quale è stato disposto il trasferimento di funzioni dello Stato alle Regioni.

Dal conferimento all’Ente di assistenza di compiti dello Stato deriva il conferimento allo stesso della personalità giuridica di diritto pubblico.

Appare di rilevante importanza, quindi, l’assolvimento dei compiti affidati all’Ente fra cui quelli ritenuti più qualificanti di assistere le famiglie dei dipendenti deceduti (assistenza agli orfani) e di erogare sussidi al personale in caso di situazioni di disagio.

Non può quindi sfuggire alle SS.LL. l’importanza dell’azione dell’Ente di assistenza, rappresentando lo stesso un forte strumento di solidarietà nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie nei momenti di maggiori difficoltà. È di tutta evidenza che l’assolvimento dei compiti dell’ente rappresenta per il personale un momento di conforto significativo che contribuisce a rendere meno faticose le situazioni di disagio, a stemperare le tensioni accumulate nel contesto lavorativo e migliorare le condizioni di vita.

Lo stesso articolo 41, nell’istituire l’Ente di assistenza, ha previsto le modalità di acquisizione di risorse necessarie per assicurare l’espletamento dei compiti istituzionali.

Le risorse dell’ente derivano, per la maggior parte (circa il 40%) dalla vendita dei tabacchi e valori bollati effettuata presso gli Istituti penitenziari (euro 2.500.000) e dai proventi derivanti dalla gestione degli spacci (circa euro 2.000.000). Solo 700.000 euro derivano dalla contribuzione volontaria effettuata dal personale.

Si sottolinea l’analisi di questo dato che corrisponde al versamento di euro 1,55 mensili da parte di 38.000 dipendenti, rispetto ai circa 50.000 attualmente in servizio.

Sarebbe auspicabile una partecipazione più massiccia da parte del personale proprio in virtù del senso di appartenenza e di solidarietà, tenuto conto dell’esiguità del sacrificio richiesto e tenuto conto che i fondi raccolti non sono neanche sufficienti a finanziare i sussidi corrisposti agli orfani dei dipendenti che comportano una spesa annuale di circa 850.000 euro.

Per quanto riguarda la gestione degli spacci si è registrata nell’ultimo anno una cospicua riduzione di introiti dovuta essenzialmente alla frequente chiusura degli stessi a causa della utilizzazione del personale in altri servizi.

Si richiama l’attenzione sul fatto che la diminuzione delle risorse derivanti da tali gestioni comporta la conseguente riduzioni delle attività assistenziali da parte dell’ente di assistenza nei confronti del personale e il mancato perseguimento dei suoi compiti istituzionali. Infatti, già nel corso degli ultimi anni si è intervenuti eliminando alcune forme di sussidi e riducendo il numero dei soggiorni estivi in favore dei figli dei dipendenti.

Per non ricorrere ad ulteriori riduzioni si rende assolutamente necessario rilanciare l’attività degli spacci ed assicurarne il funzionamento sia per garantire il benessere del personale al quale viene concessa la possibilità di acquistare, durante l’orario di servizio o di permanenza in Istituto e/o Scuole, generi di conforto a prezzi contenuti e sia per garantire l’acquisizione dei mezzi necessari a favore del personale attraverso l’ente.

Rammento, a tal proposito, che proprio in virtù dei compiti affidati, il legislatore ha disposto, attraverso l’art. 19 della Legge 321/91,   che l’ente per lo svolgimento delle proprie attività, può avvalersi di personale della stessa Amministrazione e l’art. 18 del D.P.C.M. 30/4/1997 dispone che può usufruire di locali e mezzi a titolo gratuito.

Pertanto si invitano le SS.LL. a voler sensibilizzare i sigg.Direttori a che il personale adibito agli spacci non venga distolto dal proprio servizio per essere impiegato in altri compiti, se non per circostanze del tutto eccezionali, da giustificare di volta in volta.

Per garantire una gestione efficiente ed efficace delle attività in questione, rivolta a conseguire gli obiettivi evidenziati, è necessario altresì adibire al compito di “gestore” personale adeguatamente selezionato. A tal fine si preannuncia la emanazione di appositi criteri da seguire per la individuazione del “gestore” tesi a privilegiare il personale in possesso delle capacità necessarie alla gestione di una attività commerciale.

Si invitano pertanto le SS.LL. a voler favorire ogni iniziativa tesa al conseguimento di maggiori introiti, garantendo la disponibilità dei mezzi e risorse necessarie.

È allo studio anche l’ipotesi di destinare parte degli incrementi derivanti dalla gestione di tali attività a premi di produttività per le gestioni più meritevoli, anche per motivare il personale addetto, attualmente escluso da ogni forma di incentivo.

Si rammenta inoltre che il rifornimento dei generi di monopolio da porre in vendita all’interno degli istituti penitenziari dovrà essere effettuato obbligatoriamente presso i magazzini dell’Ente Tabacchi Italiani per garantire il conseguimento dei previsti aggi in favore dell’ente.

Si è consapevoli che garantire al personale l’erogazione degli interventi di protezione sociale previsti dalla norma, attraverso l’acquisizione delle risorse necessarie, comporterà un ritorno positivo in termini di serenità e di disponibilità nell’espletamento dell’ attività lavorativa.

Si pregano le SS.LL. voler partecipare il contenuto della presente a tutti gli Istituti e Servizi penitenziari ricadenti nel territorio di rispettiva competenza, ivi comprese le Scuole.

 

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO