Camera dei Deputati

 

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE             

(4-06448)  

 

On. CENTO

 

Al Ministro della giustizia

 

Per sapere – premesso che:

 

il contingente di poliziotti penitenziari italiani è di gran lunga superiore a quello di altri paesi europei, ma il carico di lavoro che essi sopportano non è rinvenibile in altri corpi europei di polizia penitenziaria;
poliziotti europei infatti non espletano il servizio traduzioni o piantonamenti e neanche si qualificano come parte integrante delle attività di osservazione e trattamento, così come statuisce l'articolo 5 della legge istitutiva di tale corpo. Da questo punto di vista, si fa presente che il nostro Paese rappresenta un'eccezione di tutto rispetto nel panorama europeo, configurando un servizio di sicurezza ad ampio spettro che supera il mero perimetro intramurario collocandosi attivamente anche nell'area penale esterna; si fa presente che soprattutto nella regione del Veneto persiste una sofferenza d'organico oramai insostenibile tanto che gli agenti che prestano il servizio scorte sono costretti a lavorare oltre le nove ore e addirittura vengono reimpiegati anche il giorno seguente;
all'interno degli Istituti presenti in questa regione, spesso gli agenti non riescono a coprire adeguatamente i posti di servizio ricorrendo conseguentemente al personale operante che, oltretutto, viene impiegato anche per far fronte alle continue richieste avanzate dall'autorità giudiziaria per traduzioni di detenuti;
si aggiunga anche che tale categoria ogni giorno deve occuparsi di detenuti che denunciano gravi problemi psichici o varie malattie infettive anche tra i minori -:
se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti e se corrispondano al vero;
se non ritenga opportuno aprire un tavolo di trattative tra i vari dipartimenti, le organizzazioni sindacali interessate e i lavoratori stessi per risolvere nel Veneto il problema della carenza delle piante organiche all'interno della polizia penitenziaria.