Camera dei Deputati

 

 

 

Oggetto: MOZIONE CARCERI

 

 

La Camera,

premesso che:

 

 

il numero elevato e in costante crescita della popolazione detenuta, oggi stimata in 60.000 presenze, produce un sovraffollamento insostenibile delle strutture penitenziarie, capaci di ospitarne in condizioni critiche circa 43.000. Questo ha effetti dirompenti sulle condizioni di vita dei reclusi e sulla sicurezza dei singoli operatori e delle strutture;

le organizzazioni sindacali rappresentative del personale penitenziario denunciano gravi carenze nelle piante organiche degli istituti penitenziari e dei centri di servizio sociale per gli adulti e per i minori;

le dotazioni organiche di educatori, assistenti sociali, contabili, psicologi e di altre figure professionali preposte al trattamento ed al reinserimento sociale risultano scoperte in percentuali comprese fra il 30 ed il 40 per cento;

a differenza di quanto previsto per altre Forze di polizia, gli ex agenti ausiliari del Corpo di polizia penitenziaria non hanno avuto la possibilità di transitare nei ruoli ordinari, così determinando, al loro collocamento in congedo al termine del servizio di leva, una riduzione effettiva delle piante organiche, soprattutto negli Istituti penitenziari del nord Italia;

in sede di confronto con i Sindacati rappresentativi del Corpo di polizia penitenziaria è stata riconosciuta una penalizzazione di questi lavoratori, rispetto alle altre Forze di polizia, per quanto riguarda gli incentivi alla produttività ed alla efficienza dei servizi;

l'insufficienza di risorse, di strumenti e di mezzi svilisce i servizi, la professionalità degli operatori e pregiudica le attività di trattamento e vigilanza. La gran parte degli istituti penitenziari ha una esposizione debitoria, stimata in circa 150 milioni di euro, per la fornitura di beni e servizi essenziali relativi al mantenimento dei detenuti, all'assistenza sanitaria, alla manutenzione delle strutture e degli impianti, all'affitto delle sedi dei Centri e dei Provveditorati, alla erogazione dell'energia elettrica, del gas, dell'acqua, del combustibile da riscaldamento, ai rimborsi delle spese di trasferta del personale;

ad avviso dei firmatari del presente atto, questo quadro è per altro coerente con il fallimento delle politiche governative in materia penitenziaria relative alla sanità, l'edilizia, il lavoro
intra ed extra murario, alla formazione e al trattamento, anche con riguardo all'esecuzione penale esterna e conferma così la scelta operata dal Governo di ridurre la questione carceraria ad una concezione meramente punitiva in aperto contrasto con i diritti costituzionalmente garantiti ai detenuti,

impegna il Governo:

ad autorizzare l'assunzione degli educatori, degli assistenti sociali, dei contabili, degli psicologi e delle altre figure professionali, per i quali sono state pressocché perfezionate le procedure dei concorsi banditi quasi tre anni fa;

ad adeguare la pianta organica del Corpo di polizia penitenziaria con la sistemazione degli ex-agenti ausiliari che hanno prestato servizio di leva;

ad attivarsi per assicurare nell'ambito della legge finanziaria per il 2006 la regolazione dei debiti contratti dalle Direzioni degli istituti per la manutenzione delle strutture, per le forniture ordinarie e per il pagamento delle trasferte al personale preposto al trasporto dei detenuti;

a proporre adeguati stanziamenti di bilancio per l'Amministrazione penitenziaria, tali da garantire la funzionalità dei servizi, l'assistenza sanitaria ai detenuti, lo svolgimento delle attività lavorative e formative, i rimborsi delle spese di trasferta del personale, nonché adeguati incentivi per l'efficienza dei servizi del Corpo di polizia penitenziaria;

ad attivarsi affinché nell'ambito del riordino delle carriere delle Forze di polizia, sia eliminata ogni sperequazione a danno dei ruoli del Corpo di polizia penitenziaria;

ad adottare iniziative per assicurare le necessarie risorse finanziarie per consentire i passaggi all'area professionale superiore per personale dell'Amministrazione penitenziaria che ha già svolto i corsi di riqualificazione previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Ministeri.

(1-00486)
«Lucidi, Fanfani, Pisapia, Cusumano, Maura Cossutta, Buemi, Cento, Mazzuca Poggiolini, Finocchiaro, Bonito, Carboni, Minniti, Lumia».