FP
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Nonostante le forti proteste promosse nei giorni scorsi dalla stragrande maggioranza delle OO.SS. del Comparto Sicurezza, che denunciavano l’assenza degli stanziamenti economici necessari al completamento del disegno di legge delega, e i parziali interventi realizzati che provocheranno ulteriori sperequazioni all’interno del Comparto tra i vari Corpi, nella serata del 24 u.s. la Camera dei Deputati ha approvato il testo di Riordino delle carriere del personale appartenente al Comparto Sicurezza e Difesa. E’ questa la prova (qualora ce ne fosse ancora bisogno)della manifesta insensibilità istituzionale che caratterizza fin dal suo insediamento l’attività di questo Governo, il quale continua ad eludere il confronto con le rappresentanze sindacali, preferendo imporre e realizzare – alla fine della legislatura, e a colpi di maggioranza parlamentare - goffe manovre di palese stampo elettorale, come già in occasione del C.C.N.L., biennio economico 2004/2005, non sottoscritto da una larga parte delle OO.SS. del Comparto Sicurezza. L’esigenza di una riforma delle carriere serviva a sanare le sperequazioni esistenti all’interno del Comparto tra il personale ad ordinamento civile e quello ad ordinamento militare e le forze armate, nonché a vistose differenze anche tra i vari Corpi ad ordinamento civile. Un progetto complesso che doveva tra l’altro tener conto delle disparità che negli anni si sono generate tra il personale appartenente alle Forze di Polizia e quello di altre amministrazioni pubbliche, interessate da favorevoli processi di riqualificazione. Nel merito, tra gli altri, la FP CGIL aveva in ogni tavolo di confronto sostenuto la necessità di giungere alla stesura definitiva di un provvedimento complessivo capace di incontrare le esigenze e le istanze di tutto il personale, non solo di una parte di esso. Insieme ad altre Organizzazioni Sindacali la CGIL aveva proposto tra l’altro: a) l’unificazione del ruolo esecutivo, con la possibilità per agenti e assistenti di transitare nella qualifica dei sovrintendenti, conservando la propria sede di servizio e ottenendo migliori posizioni economiche, e dando la possibilità in prima applicazione agli attuali Sovrintendenti, di transitare nel ruolo degli ispettori; b) il passaggio al ruolo direttivo per gli ispettori superiori sostituti commissari, con il conseguente avanzamento alla qualifica superiore, in regime transitorio, delle qualifiche del ruolo degli ispettori; c) l’unificazione del ruolo direttivo con quello dirigenziale contrattualizzato.
Il riordino approvato a maggioranza dalla Camera, invece, è un provvedimento incompiuto, lontano dalle aspirazioni di tutto il personale, poiché mantiene fermo il divieto di procedere, attraverso le disposizioni transitorie, all’inquadramento nei ruoli superiori. E’ per questi motivi e per modificare il testo approvato ieri dalla Camera dei Deputati, che la FP CGIL si batterà in ogni sede per conseguire la piena soddisfazione di quanto richiesto, anche insieme alle altre OO.SS. del Comparto Sicurezza, con le quali abbiamo già chiesto un incontro al Presidente del Consiglio Berlusconi e al Ministro Pisanu, non escludendo a priori l’ipotesi di giungere alla proclamazione congiunta di una grande manifestazione nazionale. Roma, 30 gennaio 2006
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