Funzione
Pubblica CGIL – Coordinamento Nazionale Corpo forestale dello Stato
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COMUNICATO
Questa O. S.
ritiene necessario e urgente che, anche nel Corpo forestale, si giunga ad
una politica trasparente dei trasferimenti a domanda. Tale materia, infatti
è affidata ormai alla più completa discrezionalità, mentre ricordiamo che
sulla questione non è mai stato rispettato il comma 2 dell’art. 25 del
contratto che prevede, per tale materia, l’attivazione della informazione
preventiva ed eventuale esame.
Polizia di Stato e Polizia
Penitenziaria hanno da anni un regolamento sui criteri dei trasferimenti a
domanda che definisce la materia nei dettagli e che delinea la questione in
modo trasparente; nel CFS, invece, mentre si assiste ad una accelerazione
dell’attenzione sul regolamento di disciplina (certo richiesto dalla legge
n. 36/2002), sulla questione dell’informazione sui criteri dei
trasferimenti, espressamente prevista dagli ultimi contratti, persiste una
totale assenza di proposta da parte dell’Amministrazione.
Alcuni lavoratori, infatti,
attendono da anni una risposta alle loro richieste, in alcuni casi
nonostante siano avanzate a norma della L. 104, mentre altri vedono
soddisfatte le loro aspettative dopo breve tempo dalla loro assegnazione; il
che, in mancanza di regolamento, solleva sospetti di favoritismi e non offre
al personale la giusta serenità nel fare il proprio dovere; è ormai presente
in molta parte del personale la convinzione che per il trasferimento occorra
avere le “conoscenze” giuste, avere amicizie “forti” o essere iscritti ai
sindacati “amici”; in pratica la politica della mobilità viene interpretata
come clientelare se non nepotistica.
In questo senso, come si può
chiedere a tutto il personale piena partecipazione al rilancio dell’immagine
del Corpo e della sua efficienza e poi non offrirgli pari opportunità ed
equità di trattamento su tale questione?
C’è solo una maniera per
fugare questo clima di malessere e di sospetto: giungere ad un accordo tra
Amministrazione e Sindacati che dia vita ad un regolamento condiviso al
quale fare riferimento e mediante il quale controllare la correttezza
dell’Amministrazione in tema di mobilità del personale.
A parer nostro, tra l’altro,
sarà opportuno prima dell’attuazione di tale regolamento e prima
dell’assegnazione dei nuovi agenti, prevedere una fase nella quale
soddisfare le legittime aspirazioni di chi è rimasto indietro nel veder
riconosciute legittime aspettative.
Per questo abbiamo inviato al
Capo del Corpo e all’Ufficio relazioni Sindacali la richiesta di attivazione
del comma 2 dell’art. 25 o eventualmente l’apertura di un tavolo tecnico nel
quale determinare insieme il regolamento in questione il quale,
eventualmente, avrebbe già come base di partenza il modello delle altre
forze di Polizia.
Roma,
22 maggio 2006
p. Il Coordinamento Nazionale
Fp Cgil
Corpo forestale dello Stato
Stefano Citarelli
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