FP - CGIL
Federazione Lavoratori Funzione Pubblica
Coordinamento Nazionale per il Corpo Forestale dello Stato
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Meno di una settimana fa la Fp Cgil aveva stigmatizzato il comportamento del Governo sul tema della riforma previdenziale. Nello specifico criticammo l’inaffidabilità dell’Esecutivo su questo tema perchè: - dopo aver escluso qualsiasi coinvolgimento dei pubblici dipendenti dall’ipotesi di riforma delle pensioni, il Governo presentò al Senato un disegno di legge che li inseriva fra i destinatari della riforma previdenziale - dopo aver chiarito alle rappresentanze sindacali del Comparto che fra i pubblici dipendenti non andavano annoverati i lavoratori della Sicurezza, il Governo presentò al Senato un emendamento che prevedeva l’innalzamento dell’età pensionabile anche per i poliziotti - Il 6 Maggio, il Sottosegretario alla Funzione Pubblica On. Learco Saporito ( AN) chiese formalmente un parere alle rappresentanze sindacali del Comparto circa l’opportunità o meno di cancellare quell’ultimo emendamento presentato dal Governo con l’obiettivo finale di escludere da qualsiasi ipotesi di riforma previdenziale gli operatori della Sicurezza ( che domanda !!). Rispondemmo al Sottosegretario Saporito con l’allegata dichiarazione stampa evidenziando come fosse ben nota la posizione della Cgil sulle pensioni ( basterebbe ricordare solo l’ultimo sciopero generale proclamato contro questa ipotesi controriformista) e lo accusammo di recitare due parti in commedia con il solo obiettivo di fare demagogia e propaganda politica. Avevamo, purtroppo, ragione:
oggi il Sottosegretario Saporito ci invia, per “doverosa conoscenza”
l’emendamento presentato al Senato dal Vice Presidente del Consiglio dei
Ministri On. Gianfranco Fini (AN) “ per l’esclusione del Comparto Sicurezza
dal nuovo regime previdenziale previsto dalla legge MARONI”. Ma la verità è che tutta questa operazione è stata condotta con l’obiettivo di vendere, in coincidenza con l’imminente campagna elettorale, un prodotto che non c’è. Ecco come si costruisce uno spot elettorale: si crea artificiosamente un problema, altrettanto artificiosamente lo si risolve e, con l’aiuto di qualche organizzazione sindacale “autonoma”, se ne rivendica il merito. La sicurezza e gli operatori del Comparto ridotti a strumenti di propaganda elettorale! Non c’è che dire, veramente una spiccata sensibilità istituzionale e politica! Ma su questo teatrino è già calato il sipario. Le nudità del re, ormai, sono
sotto gli occhi di tutti, anche degli operatori della sicurezza e,
sicuramente, non è un bello spettacolo.
p. la Fp Cgil Nazionale
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