FP
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Federazione Lavoratori Funzione Pubblica
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il Corpo Forestale
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In
data 18 aprile il Governo ha formulato una ipotesi di parametrazione in
attuazione della delega conferita dall’art.7
della legge n. 86-2001.
Il
provvedimento passa adesso all’esame delle competenti Commissioni parlamentari
che si esprimono nel termine di 30 gg. Successivamente il Governo, valutate le
osservazioni, delibererà in via definitiva.
In
merito si allega il comunicato della “FP-CGIL comparto
sicurezza” , riportante le valutazioni della O.S.
In
particolare si evidenzia l’operazione di facciata condotta dal Governo nella
individuazione del parametro base, che, in buona sostanza, lascia invariato il
livello stipendiale dell’agente, nonostante le motivate opposizioni delle
OO.SS ( Il parametro, inizialmente fissato pari a 100, è stato portato a 101,25
con risultati molto modesti !).
Al presente comunicato si allega il prospetto illustrativo dell’ operazione di parametrazione, nonché la nota illustrativa che segue.
Si
fa riserva di ulteriori notizie.
NOTA
ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO
DI RIPARAMETRAZIONE.
I
presupposti legislativi e le risorse economiche:
La
cosiddetta “riparametrazione” è stata prevista dall’art. 7 della legge 29
marzo 2001, n. 86. La predetta legge conferisce al Governo la delega a
modificare la disciplina dei trattamenti stipendiali di Forze di Polizia e
FF.AA. mediante la sostituzione degli attuali livelli retributivi con
nuovi parametri stipendiali.
Il termine per l’esercizio della delega è stato fissato al 31 maggio 2003 dall’art. 80, comma 58 della legge27-12-2002, n.289 (finanziaria 2003).
L’art.
33, comma 2 della medesima legge ha, per ultimo, rideterminato le risorse
finanziarie come segue:
-
per il 2002 47
milioni di euro
- per il 2003 142
“
- per il 2004 288
“
- dal 2005
638
“
Gli obiettivi della legge delega:
-
introduzione di parametri correlati alla qualifica o al grado;
-
riduzione da 27 a 19 delle attuali posizioni economiche;
-
valorizzazione della progressione in carriera;
-
attenuazione dell’appiattimento retributivo;
-
uniformità dei trattamenti stipendiali nel comparto.
I
criteri adottati:
Fissato
il parametro 100 per il
trattamento stipendiale attuale dell’agente, vengono fissati i
parametri stipendiali per le varie qualifiche; i valori dei parametri sono stati
determinati in relazione alla progressione di carriera a agli accessi, tenendo
anche conto delle modalità di avanzamento in carriera.
Il
prospetto presentato dalla delegazione di parte pubblica, illustra la situazione
che si determinerà alla data del 1-1-2005,
data di entrata in vigore del nuovo sistema stipendiale.
Dalla
stessa data si avrà il conglobamento dell’attuale “indennità
integrativa speciale” nella voce “stipendio”.
Nelle
more dell’entrata in vigore del nuovo sistema, per gli anni 2002-03-04 , verrà
attribuito un incremento proporzionale agli stanziamenti definiti per
ciascun anno ( in particolare per il 2002 è previsto un importo in unica
soluzione, mentre per il 2003 e 2004 si ipotizzano acconti mensili).
Roma
23 Aprile 2003
Riparametrazione
stipendiale – licenziato dal Governo lo schema definitivo –
L’ennesima operazione di facciata – si premiano i vertici e si dimentica la
base
Il 18 di aprile il Governo ha licenziato lo schema di Decreto Legislativo sulla parametrazione retributiva delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.
L’esecutivo ha confermato
la scelta di non operare nessun incremento per gli agenti, per i carabinieri e
per le qualifiche equiparate delle Forze Armate, ribadendo un orientamento
fortemente premiante per i ruoli direttivi ed estremamente mortificante per
quelli esecutivi.
Lo squilibrio da noi
denunciato continua a permanere: pochi i parametri utilizzati nei ruoli più
bassi rispetto a quelli introdotti per i ruoli apicali.
Così come è confermata
l’assoluta insufficienza delle risorse previste per questa operazione di
facciata: tutto o la stragrande maggioranza di tutto è rinviato al 2005!
Nonostante i ripetuti
impegni del Governo del riordino delle carriere continua a non esserci traccia.
Uno schema di decreto
legislativo che determinerà, qualora non modificato nel corso del dibattito
Parlamentare, un irreversibile aumento della forbice retributiva fra chi comanda
e chi quel comando esegue.
Uno schema di decreto,
quindi, che non recepisce affatto
le richieste avanzate dalla maggioranza delle OO.SS. delle Forze di Polizia ad
ordinamento civile e dei Cocer delle Forze Armate. Una decisione, infatti, che
allo stato vede la contrarietà delle più grandi organizzazioni sindacali della
Polizia penitenziaria, del Corpo Forestale e della Polizia di Stato. Anche i
Cocer dell’Esercito e quello dei Carabinieri hanno detto no ad un intervento
legislativo squilibrato, iniquo e pericoloso. Finanche il Cocer interforze ha
espresso forti perplessità su questa decisione del Governo.
Quello emanato il 18 Aprile
è un decreto non condiviso da chi rappresenta i lavoratori del Comparto.
Una bella prova di
sensibilità democratica da parte di questo Governo.
Confermeremo in Parlamento
la nostra contrarietà e chiederemo alle competenti Commissioni, alle quali ora
spetta l’esame del decreto, di adottare una linea di maggiore considerazione
verso gli operatori della Sicurezza rispetto a quella fin qui dimostrata dal
Governo.
Fraterni saluti.
p. la Fp Cgil Nazionale
Comparto
Sicurezza
Fabrizio Rossetti