FP - CGIL
Federazione Lavoratori Funzione Pubblica

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C O M U N I C A T O
Roma, 26 aprile 2003

 

In data 18 aprile il Governo ha formulato una ipotesi di parametrazione in attuazione della delega conferita dall’art.7  della legge n. 86-2001.

Il provvedimento passa adesso all’esame delle competenti Commissioni parlamentari che si esprimono nel termine di 30 gg. Successivamente il Governo, valutate le osservazioni, delibererà in via definitiva. 

In merito si allega il comunicato della “FP-CGIL comparto sicurezza” , riportante le valutazioni della O.S.

In particolare si evidenzia l’operazione di facciata condotta dal Governo nella individuazione del parametro base, che, in buona sostanza, lascia invariato il livello stipendiale dell’agente, nonostante le motivate opposizioni delle OO.SS ( Il parametro, inizialmente fissato pari a 100, è stato portato a 101,25 con risultati molto modesti !).  

Al presente comunicato si allega il prospetto illustrativo dell’ operazione di parametrazione, nonché la nota illustrativa che segue.

Si fa riserva di ulteriori notizie.

 


 

NOTA  ILLUSTRATIVA  DEL  PROGETTO  DI  RIPARAMETRAZIONE.

 

I presupposti legislativi e le risorse economiche: 

La cosiddetta “riparametrazione” è stata prevista dall’art. 7 della legge 29 marzo 2001, n. 86. La predetta legge conferisce al Governo la delega a modificare la disciplina dei trattamenti stipendiali di Forze di Polizia e  FF.AA. mediante la sostituzione degli attuali livelli retributivi con nuovi parametri stipendiali. 

Il termine per l’esercizio della delega è stato fissato al 31 maggio 2003 dall’art. 80, comma 58 della legge27-12-2002, n.289  (finanziaria 2003).

L’art. 33, comma 2 della medesima legge ha, per ultimo, rideterminato le risorse finanziarie come segue: 

- per il 2002    47  milioni di euro
- per il 2003  142         
- per il 2004  288         
- dal   2005    638        
 

Gli obiettivi della legge delega: 

      -          introduzione di parametri correlati alla qualifica o al grado;
-          riduzione da 27 a 19 delle attuali posizioni economiche;
-          valorizzazione della progressione in carriera;
-          attenuazione dell’appiattimento retributivo;
-          uniformità dei trattamenti stipendiali nel comparto.

 

I criteri adottati: 

Fissato il parametro 100  per il trattamento stipendiale attuale dell’agente, vengono fissati i parametri stipendiali per le varie qualifiche; i valori dei parametri sono stati determinati in relazione alla progressione di carriera a agli accessi, tenendo anche conto delle modalità di avanzamento in carriera.

Il prospetto presentato dalla delegazione di parte pubblica, illustra la situazione che si determinerà alla data del   1-1-2005, data di entrata in vigore del nuovo sistema stipendiale.

Dalla stessa data si avrà il conglobamento dell’attuale “indennità integrativa speciale” nella voce “stipendio”.

Nelle more dell’entrata in vigore del nuovo sistema, per gli anni 2002-03-04 , verrà attribuito un incremento proporzionale agli stanziamenti definiti per ciascun anno ( in particolare per il 2002 è previsto un importo in unica soluzione, mentre per il 2003 e 2004 si ipotizzano acconti mensili).

 


 

 Roma 23 Aprile 2003

 

Riparametrazione stipendiale – licenziato dal Governo lo schema definitivo –
L’ennesima operazione di facciata – si premiano i vertici e si dimentica la base

 

            Il 18 di aprile il Governo ha licenziato lo schema di Decreto Legislativo sulla parametrazione retributiva delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

            L’esecutivo ha confermato la scelta di non operare nessun incremento per gli agenti, per i carabinieri e per le qualifiche equiparate delle Forze Armate, ribadendo un orientamento fortemente premiante per i ruoli direttivi ed estremamente mortificante per quelli esecutivi.

            Lo squilibrio da noi denunciato continua a permanere: pochi i parametri utilizzati nei ruoli più bassi rispetto a quelli introdotti per i ruoli apicali.

            Così come è confermata l’assoluta insufficienza delle risorse previste per questa operazione di facciata: tutto o la stragrande maggioranza di tutto è rinviato al 2005!

            Nonostante i ripetuti impegni del Governo del riordino delle carriere continua a non esserci traccia.

            Uno schema di decreto legislativo che determinerà, qualora non modificato nel corso del dibattito Parlamentare, un irreversibile aumento della forbice retributiva fra chi comanda e chi quel comando esegue.

            Uno schema di decreto, quindi,  che non recepisce affatto le richieste avanzate dalla maggioranza delle OO.SS. delle Forze di Polizia ad ordinamento civile e dei Cocer delle Forze Armate. Una decisione, infatti, che allo stato vede la contrarietà delle più grandi organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria, del Corpo Forestale e della Polizia di Stato. Anche i Cocer dell’Esercito e quello dei Carabinieri hanno detto no ad un intervento legislativo squilibrato, iniquo e pericoloso. Finanche il Cocer interforze ha espresso forti perplessità su questa decisione del Governo.

            Quello emanato il 18 Aprile è un decreto non condiviso da chi rappresenta i lavoratori del Comparto.

            Una bella prova di sensibilità democratica da parte di questo Governo.

            Confermeremo in Parlamento la nostra contrarietà e chiederemo alle competenti Commissioni, alle quali ora spetta l’esame del decreto, di adottare una linea di maggiore considerazione verso gli operatori della Sicurezza rispetto a quella fin qui dimostrata dal Governo.

            Fraterni saluti.       

                                                                                                      p. la Fp Cgil Nazionale
                                                                                                                     Comparto Sicurezza
                                                                                                                  
Fabrizio Rossetti