COMUNICATO STAMPA
DI CARLO PODDA
SEGRETARIO NAZIONALE DELLA FP CGIL 

PRIVATIZZAZIONE CONI:
 OLTRE 1000 LAVORATORI A RISCHIO
 

 

La privatizzazione del CONI rappresenta il modello di dialogo sociale voluto dal governo: acquisizione dalla stampa di notizie che sarebbe utile ricevere sui tavoli, decreto con effetto immediato che interrompe il confronto sul libro bianco che, è bene ricordarlo, già prevedeva oltre 1000 esuberi, confronti successivi che producono danni ulteriori. 

Infatti, l’emendamento del governo peggiora il testo iniziale rendendo inattuabili le tutele che fino ad oggi hanno caratterizzato le precedenti privatizzazioni e introducendo riferimenti legislativi insufficienti come l’articolo 30 del D. Lgs 165/01. 

            E’ del tutto evidente che non si tratta più di discutere dello status dei lavoratori del CONI, pubblici – privati, bensì della prospettiva occupazionale di oltre 1000 lavoratori i quali con effetto retroattivo si vedono investiti da un provvedimento che ha come unico obiettivo non il rilancio della sport ma gli stravaganti artifizi contabili del ministro dell’economia per nascondere il debito pubblico. 

            La FP CGIL nell’organizzare la mobilitazione dei lavoratori del CONI con presidi diffusi (consiglio nazionale, palazzo madama ecc…) lancia la campagna degli emendamenti permanenti, che si traduce con il far assumere, al governo,  l’impegno di inserire gli emendamenti, che alleghiamo, nel primo provvedimento utile in discussione dal parlamento, sia esso il finanziamento dello sport dilettantistico “promesso” da Pescante, la presentazione della finanziaria o qualsiasi altro.  

            Tele posizione sarà espressa a partire dagli incontri che si terranno nei prossimi giorni con il Dipartimento della Funzione Pubblica. 

            La FP CGIL invita tutti i lavoratori a mantenere alta la mobilitazione per tutelare, è bene ripeterlo, non lo status di dipendente pubblico ma l’occupazione di 1000 lavoratori. 

Roma, 23 luglio 2002

 


EMENDAMENTO CONI

 

Inserire i seguenti commi nell’articolo 8:

  1. Il personale trasferito alle dipendenze della Coni Servizi SpA ha diritto di optare, entro 6 mesi dalla data di pubblicazione della presente legge, tra il passaggio alla Coni Servizi oppure rimanere alle dipendenze della pubblica amministrazione. I criteri applicativi saranno definiti sentite le OO.SS.
  2. Il personale trasferito alla Coni Servizi SpA che risultasse in esubero a seguito di ristrutturazione della società eventualmente verificatosi nei sette ani successivi alla data di trasformazione dell’Ente in società per azioni, ha diritto ad essere riammesso, su domanda da presentare entro sessanta giorni dalla comunicazione di esubero, nei ruoli di altre pubbliche amministrazioni.
  3. Al personale dichiarato in esubero e che abbia almeno trenta anni di anzianità contributiva o almeno cinquantotto anni di età e quindici di anzianità contributiva si applicano gli istituti di sostegno al reddito e dell’occupazione nell’ambito dei processi di ristrutturazione secondo i criteri di cui all’art. 2, comma 28, della legge 23 dicembre 1996, n. 662
  4. La Coni SpA può adottare misure di incentivazione economica volte a favorire la riduzione del numero degli eventuali esuberi, con il consenso dei lavoratori interessati.
  5. In sede di prima applicazione non può essere attribuito al personale in servizio un trattamento giuridico ed economico meno favorevole di quello ad esso spettante alla data di entrata in vigore della presente legge.
  6. Alla personale in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge continuano ad applicarsi i regimi previdenziali e pensionistici previsti alla medesima data.
  7. Ai dipendenti del Coni si applica l’attuale regime contrattuale fino all’adozione del nuovo CCNL, che sarà individuato dalle parti.