(070501) LETTERA DI CARLO PODDA, SEGRETARIO GENERALE FP CGIL ,  AL QUOTIDIANO IL MANIFESTO

Cari Compagni,
sono stato sempre con voi, fin da quando, ancora ragazzo, diffondevo il giornale durante le manifestazioni degli anni 70 e condividevo con voi la militanza, fino a tempi più recenti in cui ho sostenuto, nei modi che ben sapete, quello che per me era ben più che un quotidiano da leggere.

Non sempre sono stato d’accordo con ciò che scrivevate, ma questo è il bello della dialettica.

Il dileggio della CGIL è per me però insopportabile, come insopportabili sono le affermazioni fatte da Valentino Parlato su un compagno della Segreteria Confederale che, per nome e per conto dell’Organizzazione, sedeva nel C.d.A. della Cooperativa.

Gli errori, magari con fatica si possono scusare, gli anatemi, la reiterazione di giudizi e categorie che non appartengono alla parte migliore della storia della sinistra del secolo scorso, no!

Il continuare a considerare vicende come queste errori, magari veniali, per riparare i quali è sufficiente scusarsi, è infine il segno di un modo e un metodo di fare politica che non posso più nè condividere nè apprezzare.

 Carlo Podda



Roma, 3 maggio 2007