Roma, 21 dicembre 2006 Sollecito - Rinnovo CCNL 2004-2005 Sanità privata
Ai presidenti delle Regioni Al Coordinatore degli
Assessori Agli Assessori regionali
alla salute Le scriventi OO.SS. Nonostante l'incontro del 20 novembre u.s. con il vostro Coordinamento della commissione salute, volto a trovare strumenti e garanzie sulle modalità di aggiornamento delle tariffe future, in relazione agli aumenti del costo del lavoro, l'AIOP nazionale ha continuato a mostrare un atteggiamento sprezzante di rifiuto a sottoscrivere un qualsivoglia accordo se non vincolato – in termini assoluti – alle garanzie fornite da ogni Regione in merito all’adeguamento delle tariffe, anche sul pregresso oltre che sui futuri miglioramenti. Questo atteggiamento, che di fatto viola
ogni fondamentale criterio sulle regole tuttora in essere per i rinnovi
dei Contratti Nazionali di lavoro, punta oggettivamente a creare una
situazione gravissima, foriera di pesanti conseguenze in termini di
conflittualità nei luoghi di lavoro e di garanzia delle prestazioni. Riteniamo a questo punto che anche l'atteggiamento degli Assessori Regionali alla Salute debba essere inequivocabilmente chiaro e determinato sul merito della questione. Chiediamo pertanto l'immediata revoca degli accordi contrattuali con gli Istituti e Case di Cura aderenti all'Aiop e conseguentemente di assumere, nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, la responsabilità dei servizi e del personale coinvolto. Distinti saluti.
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Roma, 21 dicembre 2006 Sollecito - Rinnovo CCNL 2004-2005 Sanità
privata Al Ministro della Salute Egregio Ministro, - malgrado tutti gli interventi della
Conferenza Stato-Regioni volti a offrire percorsi e soluzioni ragionevoli
per garantire alle Case di Cura private le necessarie misure sul triennio
2007-2009 per il recupero sulle tariffe rispetto all’incremento del costo
del personale derivante dal non ancora sottoscritto accordo per il biennio
economico 2004-2005 le scriventi Organizzazioni sindacali sono costrette a registrare fino ad oggi una preoccupante indifferenza da parte Sua e del Ministero su una questione così grave e di oggettiva rilevanza nazionale. Chiediamo pertanto che, a 3 anni dalla scadenza naturale del Contratto, il Ministero prenda una posizione chiara, determinata e doverosamente sollecita, volta a far assumere alle parti datoriali di Aris e Aiop, i loro obblighi e le loro responsabilità. Non è infatti più ammissibile il perpetuarsi di una situazione come quella sopra esposta, che di fatto viola ogni fondamentale criterio sulle regole tuttora in essere per i rinnovi dei Contratti Nazionali di Lavoro e provoca oramai sui luoghi di lavoro una tensione gravissima, foriera di pesanti conseguenze in termini di conflittualità e di garanzie delle prestazioni nell’ambito della Sanità Privata.
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