(061118) PRECARI: ODG DEL CD CGIL NAZIONALE

Pubblichiamo il testo dell'ordine del giorno del CD CGIL del 21 novembre scorso

Ordine del giorno

Quasi 4 milioni di lavoratrici e lavoratori, pubblici e privati, sono oggi occupati in lavori instabili, a termine, in collaborazione, a progetto, in somministrazione, con Partite Iva mono committenti o in associazione in partecipazione. Sono lavoratori in grandissima parte privi di diritti e tutele, non in grado di programmare la propria esistenza in libertà, di costruirsi una famiglia, di accedere a percorsi di crescita professionale e personale.

Come CGIL ribadiamo che è prioritario procedere ad una riforma complessiva della legislazione in materia di lavoro, nonché stabilizzare le centinaia di migliaia di precari presenti nelle pubbliche amministrazioni, nella sanità e nei settori della formazione, secondo le proposte fatte proprie nel documento conclusivo del XV congresso: per uscire dalla crisi in cui il paese si trova; per garantire un welfare inclusivo nonché la terzietà, l’efficacia e la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni; per garantire il diritto al sapere; per ampliare la democrazia e la coesione sociale nel nostro paese; per favorire un modello produttivo basato sulla qualità, la ricerca e l’innovazione.

La CGIL, pur giudicando positivi alcuni primi interventi del Governo in materia di mercato del lavoro, in particolare le misure di contrasto al lavoro nero e quelle in favore dei lavoratori immigrati, li giudica un punto di partenza di un processo non concluso e che chiediamo sia sviluppato con forza e coerenza. In particolare l’assenza in Finanziaria di risorse sufficienti e di strumenti per stabilizzare gli oltre trecento mila lavoratori precari nelle pubbliche amministrazioni, nella sanità, nella scuola, nell’università e nella ricerca segna una grave e negativa ipoteca verso qualsivoglia intervento strutturale di contrasto alla precarietà nel nostro Paese.

Pertanto e per ottenere già entro la fine dell’anno interventi più incisivi in materia, anche attraverso il superamento del dlgs 368/01 che ha liberalizzato i contratti a termine, il Comitato Direttivo impegna la segreteria nazionale della CGIL a definire i punti e le proposte di intervento sull’attuale legislazione del lavoro, a partire dalle leggi di iniziativa popolare su cui abbiamo raccolto 5 milioni di firme, dalle successive elaborazioni della Confederazione, e dalle tesi congressuali, e che sono per noi fondamentali ed irrinunciabili, anche in vista di una possibile piattaforma unitaria. Oltre al lavoro a tempo determinato bisogna infatti intervenire sull’apprendistato, sul part-time, sulle norme relative ad appalti, ramo d’azienda e distacco, per il superamento dei contratti a progetto, attraverso la riscrittura anche del codice civile (lavoratori economicamente dipendenti). Il Comitato Direttivo impegna inoltre l’organizzazione a promuovere sin da fine novembre una campagna di assemblee sui luoghi di lavoro, nel territorio, nelle diverse realtà dell’organizzazione, per coinvolgere il maggior numero di lavoratrici e lavoratori per una lotta a tutti i livelli dell’azione contrattuale contro la precarietà.

Si impegna altresì la CGIL, a promuovere un grande appuntamento, possibilmente unitario, dando seguito a quanto già deciso nella passata riunione del Comitato Direttivo, a sostegno della lotta contro la precarietà, al fine di:

1) una modifica della stessa legge di Bilancio o in ogni caso il reperimento successivo delle risorse necessarie a stabilizzare i lavoratori precari nelle pubbliche amministrazioni;
2) rendere più forte ed indivisa la presenza della CGIL al Tavolo nazionale con il Governo e con le altre parti sociali datoriali, in materia di riscrittura della legislazione sul lavoro che verrà avviato all’inizio dell’anno prossimo.
3) ottenere una nuova legislazione sul c.a.t.
 

Carlo Podda
Enrico Panini
Domenico Pantaleo
Donata Canta
Walter Schiavella
Ivano Corraini
Danilo Barbi
Cesare Melloni
Sergio Chiloiro
Emilio Viafora

Roma, 21 novembre 2006