Roma,
24 luglio 2006
Al Ministro della Salute
On.le Livia Turco
Al Ministro Università e Ricerca
On.le Fabio Mussi
Oggetto: Abrogazione art. 1 septies /L. 6293
Gentili Ministri,
Ritorniamo sulla vicenda riguardante
l’articolo 1-septies Legge n. 6293 “Conversione in legge del DL 5/12/2005
n. 250” che ha introdotto l’equipollenza tra il diploma di laurea in
Fisioterapia e quello in Scienze Motorie, per ribadire la nostra totale
contrarietà al provvedimento e la nostra preoccupazione per l’andamento
che il confronto parlamentare sta assumendo in merito.
Il Governo precedente aveva inserito
questo articolo nella legge in oggetto, al limite della legalità,
approvandolo insieme ad altre misure completamente eterogenee.
I fisioterapisti, le rappresentanze
delle professioni sanitarie, le associazioni degli utenti, e le Scriventi
Organizzazioni Sindacali sono insorte, protestando contro un atto
destabilizzante per la normativa vigente in materia di professioni
sanitarie, che attenta alla tutela della salute pubblica.
Ci sono state mobilitazioni,
volantinaggi, sensibilizzazione dell’opinione pubblica e iniziative di
solidarietà in ogni parte del Paese, fino ad arrivare alla massiccia
manifestazione a Roma del 21 marzo 2006. Il convegno al Teatro Capranica
(dello stesso giorno) ha visto gli esponenti di tutti i Gruppi politici
ammettere come necessaria, all’inizio della nuova legislatura,
l’abrogazione dell’artico in oggetto, assicurando in tal senso il proprio
impegno.
Le Scriventi debbono rilevare con
sorpresa che a tutt’oggi, e nonostante il tema fosse stato assunto anche
in campagna elettorale, il Ministero della Salute e tutte le Istituzioni
preposte, non hanno ancora assunto decisione alcuna.
La soluzione ad un problema (o supposto
tale) non può essere affrontato in questo modo: un profilo sanitario
equiparato ad un profilo non sanitario, con la conseguente messa in
discussione del percorso normativo e contrattuale delle professioni
sanitarie, porta ad inevitabili rischi per la tutela della salute dei
cittadini e mina la garanzia dei LEA, che richiedono certezza formativa e
professionale per gli operatori che li erogano.
Riteniamo necessario l’intervento
immediato del Governo che, abrogando l’art. 1-septies, ripristini le
condizioni di legalità per l’esercizio dell’attività dei professionisti
sanitari nell’ambito del Servizio sanitario nazionale
Certi del vostro fattivo interessamneto,
porgiamo cordiali saluti.
FP CGIL |
CISL FP |
UIL FPL |
R. Dettori |
D. Volpato |
C. Fiordaliso
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