(060409) SICUREZZA E DIFESA: SOTTOSCRITTO L'ACCORDO SULLE CODE CONTRATTUALI. NOTA DI FABRIZIO ROSSETTI RESPONSABILE FP CGILDEL COMPARTO SICUREZZA
 

Il 20 aprile scorso è stato sottoscritto l’accordo sulle code contrattuali relativo al personale del Comparto Sicurezza e Difesa.

L’accordo  si riferisce allo stanziamento definito nelle leggi finanziarie 2005/2006 ed è il frutto degli accordi sottoscritti dalle confederazioni per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego; lo stanziamento complessivo è pari a circa 200 milioni di euro per il biennio e corrisponde ad un aumento medio pro capite lordo dell’ 1,41%, che si aggiunge a quello già recepito nell’accordo contrattuale biennio 2004/2005 di cui al DPR 5/11/2004 n.301.

Ora l’ipotesi di accordo dovrà essere assunta dal Governo ed inviata, per il controllo di compatibilità, alla Corte dei Conti; al termine di questa prima procedura, dovrà essere trasmesso al Presidente della Repubblica per l’emanazione del necessario DPR.

Pur comprendendo le grosse difficoltà che potrebbero derivare dalla fase di transizione politico-istituzionale, la Fp Cgil vigilerà affinché i tempi di registrazione, di pubblicazione e di esigibilità dell’accordo siano i più brevi possibili.

Due ultime considerazioni ci sentiamo di esprimerle rispetto a questa vicenda.

La prima è che con questo accordo si chiude un’esperienza contrattuale che non fatichiamo a giudicare devastante sotto il profilo dei diritti e delle prospettive di evoluzione democratica degli operatori in divisa. Un sistema di relazioni contrattuali nel quale si è via via strutturato uno scarto macroscopico fra le enunciazioni politiche e l’azione di Governo in questo delicato settore.

Ancora oggi, il già Ministro della Funzione Pubblica Baccini si è sperticato nel tentativo di convincere le rappresentanze dei lavoratori di quanto aureo sia stato l’interessamento del Governo agli stipendi degli operatori della sicurezza e di come , dopo cinque anni di governo Berlusconi, gli uomini in divisa non possono che sentirsi più ricchi.

La seconda considerazione, molto più sintetica, è che per fortuna tutto ciò sta per terminare, anzi è già finito.
 

Roma, 26 aprile 2006