(060401) LA
FINANZA CREATIVA DI TREMONTI SI ABBATTE ANCHE SUI VIGILI DEL FUOCO! Dichiarazione di Franca Peroni Segretaria Nazionale FP-CGIL e Adriano Forgione, Coordinatore Nazionale FP-CGIL Vigili del Fuoco Lo scempio sui conti pubblici perpetrato dal Governo di centro destra è cosa nota e, purtroppo, consolidata: tagli sulle spese correnti, blocco del turn over, esternalizzazioni, tagli agli Enti Locali - che rischiano la bancarotta se, dopo l’ennesima boutade del Presidente del Consiglio, fosse abrogata anche l’ICI sulla prima casa - riconsegnano ai cittadini una Pubblica Amministrazione sicuramente meno efficiente ed efficace. La creatività del Ministro Tremonti non ha risparmiato nessuno, Vigili del Fuoco compresi: la recente finanziaria non ha stanziato un euro su organici e mezzi, nonostante manchino 15.000 uomini, su 30.000 attualmente in servizio, e il 60% degli automezzi siano vecchi ed inadeguati; peggio ancora, oltre a non prevedere alcuna risorsa aggiuntiva, l’esimio Ministro ha tagliato i fondi per le missioni e le spese mediche - con ricadute pesantissime sul servizio e sugli operatori - ed ha trattenuto 8 milioni di euro - già prelevati dalle tasche dei Pompieri - destinati alle attività assistenziali dell’Opera Nazionale a favore del personale e dei pensionati del Corpo; infine, non ancora soddisfatto, ha trattenuto anche le risorse che le Regioni, nel 2005, hanno versato al suo dicastero, per potenziare la campagna contro gli incendi boschivi, anche attraverso prestazioni straordinarie - tuttora non retribuite (!!!) - dei Vigili del Fuoco. Insomma una serie di situazioni sempre più insostenibili - non solo per i Pompieri, ma per tutto il Lavoro Pubblico - delle quali si deve fare carico, con la massima urgenza, il Governo, ci auguriamo diverso, che verrà composto dopo le elezioni del 9 e 10 aprile prossimi, pena l’inevitabile ricorso ad una nuova ed inevitabile stagione di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Pur coscienti dello sfascio nel quale la destra lascerà il Paese, confidiamo, pertanto, nel senso di responsabilità - non solo nei confronti degli operatori, ma anche di tutti i cittadini - del futuro Esecutivo, affinché, in un quadro complessivo di sostegno e rilancio della Pubblica Amministrazione, in particolare, ai Pompieri siano, innanzitutto, restituiti immediatamente i fondi illegittimamente sottratti, sia per l’attività di contrasto agli incendi boschivi, che per quella assistenziale. Nel contempo è necessario procedere con un piano di assunzioni pluriennale, tale da portare la dotazione organica del Corpo, almeno, agli standard europei, ovvero, 45.000 unità: oltre a garantire un servizio migliore ai cittadini ed adeguati standard di sicurezza agli operatori, si darebbe definitiva risposta ai circa 1500 idonei all’ultimo concorso bandito nel lontano 1998, tuttora in attesa di essere assunti, ma soprattutto, ai circa 10.000 vigili volontari discontinui “a chiamata”, i quali contribuiscono da anni a garantire un minimo di tenuta dell’attività operativa, ma pagando sulla loro pelle una forma di precariato poco dignitosa, quanto inaccettabile. Infine, posto si tratti di un programma, comunque, complesso ed impegnativo, la sua riuscita, a maggior ragione, non potrà non intrecciarsi con l’abrogazione della legge 252 di riforma del rapporto di lavoro, la quale, oltre al pesante regresso sul fronte dei diritti e delle tutele di lavoratrici e lavoratori, sta già producendo enormi devastazioni sull’organizzazione dei Vigili del Fuoco e sulla loro attività quotidiana. Roma, 4 aprile 2006 |