(060209)
DELEGA AMBIENTALE: IL GOVERNO CHE RINNEGA SE
STESSO
Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato unitario delle Segreterie
nazionali di FP CGIL, FIT CISL, UIL TRASPORTI e FIADEL
COMUNICATO STAMPA
La rappresentazione messa in scena ieri, presso
l’Avvocatura Generale dello Stato, da parte del Governo per la
presentazione del Decreto di attuazione della delega ambientale è stata
assolutamente deprimente.
Il Decreto Legislativo come illustrato dal rappresentante del Governo,
oltre a scontentare tutti, sconcerta per un fatto anomalo, seppure ormai
ricorrente: il Governo che contraddice se stesso.
Infatti, convergendo sulle posizioni di lobby ben identificabili, il
Governo non esita a stracciare l’accordo, che aveva liberamente
sottoscritto il 27 gennaio u.s., con i lavoratori ed il Sindacato,
cancellando così il diritto al lavoro e al contratto di riferimento nel
momento in cui avviene il passaggio da un gestore ad altro.
Nella presentazione del Decreto, il Capo di Gabinetto del Ministro Prof.
Togni ci ha fatto assistere a scoperte furbizie nel presentare i contenuti
che non possono essere ascrivibili esclusivamente alla mancata conoscenza
del settore, ma configurano invece precise scelte orientate, certamente,
non in favore del lavoro.
Nel merito, le organizzazioni sindacali di categoria FP CGIL FITCISL
UILTRASPORTI e FIADEL, giudicano grave l’atteggiamento del Governo sulla
Delega ambientale che, con comportamenti ondivaghi, intende colpire
direttamente i diritti ed i contratti collettivi dei lavoratori dei
settori dei rifiuti.
La sottoscrizione del testo sulle “clausole sociali” di tutela per
lavoratori, tra il Ministero dell’Ambiente e le OO.SS., da inserire nel
D.Lgs. sull’ambiente, era ed è il minimo strumento indispensabile per
tutelare i lavoratori, in un quadro di liberalizzazione esasperata ed
ingiustificata, senza penalizzare i loro diritti.
Inoltre, nel Decreto Legislativo, con la scelta obbligata delle gare in
tempi esageratamente ristretti, si cancellano anni di politiche
industriali azzerando così la crescita di quelle Aziende che in questi
stessi anni hanno garantito trasparenza e tutela per il territorio.
La mancanza completa nel Decreto di qualsiasi criterio per la
qualificazione delle imprese di smaltimento è, oltretutto, il segno
evidente delle “caratteristiche” che le imprese dei servizi di igiene
ambientale dovranno avere.
Si privatizza in maniera ideologica ed immotivata, senza curarsi dei danni
per l’ambiente, per i cittadini ed i lavoratori.
Le OO.SS. FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI e FIADEL oltre a continuare
l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del Paese, sui danni
che il Decreto Legislativo produrrà sull’Ambiente, esigono da parte del
Governo, il rispetto degli impegni liberamente sottoscritti in data 27
gennaio, per ristabilire un clima corretto e civile.
Diversamente il Ministero dell’Ambiente oltre a prendere atto della
sconfessione da parte del suo Governo, che non rispetta quanto
sottoscritto, sarà responsabile della fase di contrapposizione che verrà
messa in piedi nel prossimo futuro.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
Roma 21 febbraio 2006 |
Roma, 22 febbraio 2006 |