(051001) FINANZIARIA: FP-CGIL, SCIOPERO CONTRO MACELLERIA SOCIALE
IN PIAZZA CON GLI ENTI LOCALI; 150.000 DISOCCUPATI A NATALE  - DICHIARAZIONE DI CARLO PODDA, SEGRETARIO GENERALE FP CGIL
 

Pubblichiamo di seguito il testo della dichiarazione di Carlo Podda, Segretario generale FP Cgil, all'Ansa (2 ottobre scorso).

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Uno sciopero generale contro "questa Finanziaria che produce effetti da macelleria sociale". E' la richiesta a Cgil, Cisl e Uil del segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda, il quale avanza anche un'alleanza con gli enti locali "che in queste ore stanno discutendo l'ipotesi di una mobilitazione contro il Governo". "Per contrastare questa Finanziaria - sostiene Podda - Cgil, Cisl e Uil non possono limitarsi a qualche ora di sciopero contro questo o quel punto. Serve, invece, un'iniziativa più ampia, uno sciopero generale, che abbia per obiettivo la politica sociale del governo. E' questa, se possibile, la peggiore Finanziaria prodotta dal Governo Berlusconi in questi quattro anni per gli effetti sociali che provoca. 150 mila persone tra Natale e Capodanno si troveranno in mezzo ad una strada, da precari diventeranno disoccupati. E' previsto, infatti, un taglio del 40% della spesa per i contratti a tempo determinato a cui si somma il divieto di rinnovare o prolungare le collaborazioni (Co.Co.Co). Tutto ciò con effetti pesanti anche sulla qualità e quantità dei servizi". Nel mirino del sindacalista pure le risorse previste dalla Finanziaria per i contratti pubblici (biennio 2006-2007): "Quei fondi corrispondono all'indennità di vacanza contrattuale - stigmatizza - ciò equivale a dire che il Governo non intende aprire le trattative nei primi sei mesi dell'anno". Podda critica anche la 'stretta' sulla spesa per la contrattazione integrativa, rispetto alla quale il Governo ha previsto che non possano superare l'entità delle risorse del 2004. "E' la prima volta che succede un fatto di questo tipo - osserva il sindacalista -: di fatto si decide una diminuzione delle retribuzioni dei lavoratori. Ma come si fa a praticare la meritocrazia e poi di fatto la disincentiva? Senza risorse per la contrattazione integrativa non si riconosce alcun merito e allo stesso tempo si provoca una ulteriore diminuzione dei servizi". (ANSA).

 

3 ottobre 2005