(050511) RINNOVO CCNL PUBBLICI: COMUNICATO STAMPA DI CARLO PODDA SEGRETARIO GENERALE FP-CGIL NAZIONALE  

 Evidentemente il Presidente del Consiglio ha preso atto dell’impossibilità di trattare del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici associando al negoziato anche Confindustria. 

Tuttavia il Presidente del Consiglio insiste nel dire che è necessario riavviare la trattativa per il rinnovo dei Contratti Pubblici, dal che si evince che la mediazione raggiunta la scorsa settimana non é più valida. 

Questo annuncio, se confermato nell’incontro di oggi pomeriggio, renderà inevitabile il ricorso a tutte le iniziative di lotta che stasera decideremo e renderemo note. 

A questo siamo spinti, oltre che dalle nostre analisi ed alle nostre ragioni, dalle richieste che ormai quotidianamente riceviamo dalle lavoratrici e dai lavoratori. 

Quanto poi al richiamo dell’OCSE, che chiede severità e moderazione salariale per i lavoratori pubblici,  penso sia sufficiente rendere nota l’ultima e-mail arrivata questa mattina.  

Non mi pare che ci sia nulla da aggiungere!  


Gentilissimo Segretario Generale, 

sono un’iscritta CGIL, funzionario tributario, nonché delegata OCSE per il DPF.

Stamattina ho letto Repubblica e, come al solito, ho letto le solite dichiarazioni contro i dipendenti pubblici.

In particolare, ho letto la notizia sull’invito dell’OCSE ad essere più severi nei confronti degli statali.

Tale notizia è una assurdità. Senza parlare e fare confronti con i miei colleghi inglesi o olandesi (con i quali c’è la differenza pazzesca, nel momento in cui guadagnano sui 5000-6500 euro al mese), le comunico, ma probabilmente lei già lo saprà, che un mio pari livello belga guadagna circa 2.300 euro al mese e lo spagnolo, così come l’irlandese sui 2.500-2600 euro.

Quale severità nei nostri confronti? La scarsa retribuzione italiana è ben nota anche agli alti funzionari dell’ Ocse e non le nascondo la vergogna che proviamo io ed i miei colleghi nel raccontare loro la miseria del nostro stipendio, soprattutto in questi ultimi anni in cui la vita in Italia è raddoppiata, se non triplicata. Negli altri paesi c’è stato, con il passaggio all’euro, un severo controllo da parte dei governi. Per esempio, in Irlanda è stato costituito appositamente un Dipartimento con il compito di controllare il rincaro prezzi: i negozianti dopo un primo avvertimento, perdono la stessa licenza se vi è una seconda segnalazione di aumento prezzi.

Che dirle più???!!! Noi statali siamo veramente amareggiati! 

19 maggio 2005