(050310) salari dei dipendenti pubblici : Carlo Podda  risponde all’articolo del sole 24 ore

Pubblichiamo di seguito il testo inviato da Carlo Podda, Segretario generale Fp Cgil,  ad Alberto Orioli, Capo della Redazione romana del Sole 24 ore

Al  Dott.  Orioli 

 In merito all’articolo sui salari, pubblicato sul vostro giornale il 24 marzo, di F. Padoa Schioppa, siamo stupiti dalla veemenza con la quale, per affermare una tesi esclusivamente politica, si utilizzano strumentalmente dati senza alcuna comparazione con l’andamento strutturale nel corso degli anni e con una confusione di soggetti interessati.

 Ricordiamo che l’incidenza della spesa per retribuzioni sul PIL è passata dal 12,6% del 1990, all’11% del 2003, come risulta dai dati ISTAT.

 L’ISTAT afferma anche che le retribuzioni contrattuali dei dipendenti pubblici nel periodo 2000-2004 sono cresciute solo dell’8,2% a fronte di una inflazione reale del 12,8%. Invece le spese per consulenze ed incarichi, con il Governo attuale, negli anni  2002-2003 sono cresciute del 54,2%.

 Secondo l’ISTAT nel quadriennio 2000-2004, nei settori pubblici contrattualizzati, la spesa per retribuzioni è diminuita del 3,3%. In relazione alle differenze di crescita delle retribuzioni nei diversi settori l’ARAN, pubblicando i dati comparati tra pubblico e privato, non rileva le divaricazioni indicate dall’articolista.

 Una domanda sulla flessibilità del lavoro: dove si riscontra che a maggior precarietà corrisponde maggiore efficienza ed economicità della pubblica amministrazione?

 Ricordiamo come l’Italia abbia uno dei rapporti più bassi, rispetto agli altri paesi europei, di dipendenti pubblici in relazione alla popolazione e al totale degli occupati.

 E’stato questo Governo ad abbandonare le politiche dei redditi e una corretta politica fiscale, alle OO. SS. non resta che la funzione rivendicativa che, con la richiesta dell’8%, si limita alla difesa del potere di acquisto delle retribuzioni.

 Roma, 24 marzo 2005

 

Carlo Podda
Segretario Generale FP-CGIL