Caro Shaer,
voglio esprimerti a nome mio e della Segreteria
Nazionale il cordoglio della Funzione Pubblica CGIL, dei suoi iscritti e dei
lavoratori pubblici italiani per la scomparsa di Yasser Arafat, leader del
popolo palestinese, premio Nobel per la pace e Presidente eletto
dell’Autorità Nazionale Palestinese. Con Arafat scompare il principale
protagonista della lotta per i diritti del suo popolo, che ha dedicato
interamente la sua esistenza alla causa palestinese, alla battaglia per la
creazione di uno stato di Palestina indipendente e per una pace giusta e
stabile in Medio Oriente. La sua azione ha cercato di dare voce e
rappresentanza all’identità nazionale palestinese e la sua figura è stata un
simbolo tra i palestinesi e nel mondo.
Il presidente Arafat è morto purtroppo a Parigi dopo che la sua reclusione è
stata imposta, per oltre due anni, con i carri armati ed ha emblematicamente
reso visibile la condizione di un intero popolo.
Speriamo che al più preso possa riposare là dove ha sempre desiderato.
Siamo al vostro fianco in un momento così difficile in cui la società civile
e la politica palestinese provano a riprendere il loro cammino, senza il
presidente Arafat, per una prospettiva di pace e di democrazia effettiva.
Siamo tutti impegnati ad aiutare la ripresa di una prospettiva di pace per i
palestinesi e per gli israeliani, che concretizzi la prospettiva di “due
popoli e due Stati”, nella consapevolezza che essa rappresenta oggi, come ha
detto la segreteria nazionale della CGIL “insieme alla fine dell’occupazione
dell’Iraq, la condizione necessaria per la stabilità dell’intera regione
medio-orientale “.
La Segreteria Nazionale della FP CGIL rivolge,
attraverso te, un ultimo saluto ad Yasser Arafat, che è stato sempre attento
alle esigenze dei lavoratori italiani, come ci ha dimostrato negli
incontri che abbiamo avuto con lui e con le
parole che ci ha voluto indirizzare,
solo due anni fa, al nostro Congresso, nonostante fosse già sotto la
costrizione dell’assedio israeliano. E’ attraverso il movimento sindacale
palestinese che si confermano i legami profondi di amicizia e di affetto tra
le lavoratrici e i lavoratori pubblici italiani e i palestinesi.
Caro Shaer, il nostro è un impegno convinto a
sostegno della pace, del movimento sindacale palestinese e delle sue lotte, e ad essere
al vostro fianco anche in un giorno così doloroso.
Un caro saluto
Carlo Podda
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