(041103) CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DI LAVORO IN BRAILLE - COMUNICATO STAMPA FUNZIONE PUBBLICA CGIL E UNIONE ITALIANA CIECHI

E’ stato presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa, il progetto pilota che prevede la trascrizione in braille dei contratti collettivi nazionali di lavoro, partendo dai comparti Ministeri (centralinisti) e Sanità (centralinisti e fisioterapisti). Sono circa 4.000 i lavoratori coinvolti per il primo comparto e 2.000 per il secondo.

L’Idea di trascrivere in braille i contratti collettivi nazionali di lavoro è venuta a Marco Trombini, presidente della sezione provinciale di Ferrara dell’Unione Italiana dei Ciechi. Si trovava a Bologna, ad una riunione sindacale per il rinnovo dei contratti e si è detto “pensa che bello se il sindacato desse ai non vedenti la possibilità di leggere direttamente il proprio contratto di lavoro”. E dall’idea, con il supporto e la collaborazione della FP CGIL, si è passati all’azione.

Secondo Carlo Podda, segretario generale FP CGIL, “questo rappresenta un gesto di piccola civiltà. Un primo passo di un percorso che vogliamo compiere, in stretta collaborazione con le associazioni, verso la piena integrazione di tutti nel mondo del lavoro”.

“Questo gesto simbolico rappresenta un salto culturale ed è un segno di grande, e non piccola, civiltà; la CGIL ha capito che cosa è importante per noi non vedenti, e leggere autonomamente il nostro contratto di lavoro è una di queste cose. Un ulteriore passo in avanti verso il raggiungimento delle pari opportunità, per cui lottiamo da più di ottant’anni”. Con queste parole, Tommaso Daniele, presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi ha voluto ringraziare il sindacato. “Se la cecità può essere sconfitta attraverso la partecipazione e l’integrazione dei non vedenti, come noi sosteniamo, allora questo è un modo per farlo”.

“Fa piacere ogni tanto fare le cose giuste”. Ha concluso con una battuta scherzosa, il segretario Podda. Soddisfazione e impegno concreto per un mondo dove i lavoratori hanno sì doveri, ma anche diritti.
 

Roma, 10 novembre 2004