(041011) FARMACI ORFANI: UNA NOTA DELLA FP CGIL DI CAGLIARI

Il farmaco orfano è quel prodotto utile per trattare patologie che, essendo a bassa incidenza nella popolazione o diffuse in paesi poveri o in via di sviluppo, non rientrano nei progetti della ricerca farmaceutica, per limiti legati a meccanismi del mercato economico mondiale. Il farmaco rimane perciò senza sponsor, orfano appunto.  Il termine è stato coniato dal ricercatore americano T.H. Althius.

In Europa la procedura per l'assegnazione della qualifica di farmaci orfani, è fissata dal Regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 Dicembre 1999 concernente i medicinali orfani. Nel provvedimento viene fatto salvo il presupposto che i pazienti colpiti da malattie rare debbono avere diritto ad un trattamento qualitativamente uguale a quello riservato agli altri pazienti e quindi la necessità di promuovere la ricerca e lo sviluppo oltre che incentivi per la commercializzazione.

Pubblichiamo di seguito il testo di una nota del Segretario generale della Fp Cgil di Cagliari, Ugo Gallo,  inviata alle istituzioni per denunciare la carenza di applicazione,  nel nostro paese, della norma comunitaria, che non risulta sia stata ancora recepita con dispositivo di legge. Nella nota si propone anche un percorso possibile per affrontare questo delicato problema

 

Cagliari 21.10.2004

Alla Dottoressa NERINA DIRINDIN
Assessore Regionale Igiene e Sanità

All’On. ANTONIO MARTINO
Ministro della Difesa

Al Col. SANTONE
Direttore Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze

Al Dottor EFISIO ASTE
Direttore Generale ASL/8 – Cagliari

A GIOVANNI PINNA
Segretario Generale FP CGIL SARDA

A GIAMPAOLO DIANA
Segretario Generale CGIL SARDA

A CARLO PODDA
Segretario Generale FP CGIL


Attualmente sono poche le malattie che la scienza e la medicina non siano in grado di prevenire o curare, ma esistono comunque alcune patologie che, essendo a bassa incidenza nella popolazione o diffuse in paesi poveri o in via di sviluppo, non rientrano nei progetti della ricerca farmaceutica, per limiti legati a meccanismi del mercato economico mondiale.

In Italia, stime recenti parlano di circa 30.000 malati affetti da malattie rare. Sono però cifre approssimative, in quanto manca qualsiasi seria raccolta di dati epidemiologici. Le nostre autorità sanitarie stanno iniziando solo ora ad affrontare il problema: un arduo lavoro deve essere ancora fatto a livello nazionale per censire tutte le malattie rare e le loro specifiche necessità in un'ottica europea, che possa consentire la realizzazione di una politica sanitaria comunitaria per rispondere concretamente ai bisogni delle persone affette da tali patologie.

L’unione europea ha ormai approvato il provvedimento ( Regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16.12.1999 ) che regola la materia dei farmaci orfani, introducendo tre criteri: uno epidemiologico ( il farmaco è destinato ad una malattia che colpisce meno di cinque persone su 10 mila), uno medico ( i prodotti esistenti sul mercato non soddisfano la necessità di diagnosi, prevenzione e cura ), ed uno economico ( il mercato è scarsamente remunerativo).Viene fatto salvo il presupposto che i pazienti colpiti da malattie rare debbono avere diritto ad un trattamento qualitativamente uguale a quello riservato agli altri pazienti e quindi la necessità di promuovere la ricerca e lo sviluppo oltre che incentivi per la commercializzazione.

Attualmente in Italia ci troviamo di fronte ad una carenza di applicazione di tale norma comunitaria, in quanto tale direttiva non risulta sia stata ancora recepita con dispositivo di legge. Ci troviamo dunque di fronte ad una situazione transitoria in cui debbono essere trovate risposte immediate utilizzando i percorsi semplificati di cui già si dispone.

In Sardegna (bacino di popolazione con patologie particolari quali la Thalassemia) esistono già strutture sanitarie di eccellenza che si occupano di ricerca e studio di malattie rare.

Facciamo riferimento al Centro che opera presso l’Ospedale Microcitemico della ASL/8 di Cagliari, che viene approvvigionato, per quanto riguarda i farmaci , attraverso i canali consueti offerti dal mercato, mentre risulta attivo, ma scarsamente utilizzato in termini produttivi, lo stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, in grado di produrre una serie di farmaci, cosiddetti orfani, in quantità di gran lunga superiore a quelli attualmente prodotti soddisfacendo così le esigenze dei malati, costretti, spesso, a estenuanti ricerche.

La FP CGIL di Cagliari ritiene indispensabile che le Amministrazioni in indirizzo si facciano promotrici per la stipula di un protocollo di intesa che preveda una stretta collaborazione tra il Centro per la Ricerca delle Malattie Rare dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari, l’Assessorato Regionale alla Sanità, il Ministero della Difesa e lo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze.

Quanto sopra al fine di consentire:
• un risparmio economico sulla spesa sanitaria per tale tipologia di farmaci;
• la stabilità operativa dello stabilimento Chimico Farmaceutico, con salvaguardia dei posti di lavoro;
• una risposta immediata ai pazienti, attraverso il costante e tempestivo coordinamento tra domanda e offerta del prodotto farmaceutico;
• monitoraggio delle malattie rare;
• ricerca e produzione di nuovi farmaci.

D’altra parte, si tratta di riproporre, attraverso un differente livello amministrativo, una iniziativa già avviata dall’ex Ministro della Sanità Rosy Bindi, che nell’ufficializzare la costituzione di un registro nazionale delle malattie rare, nel 1999, aveva ipotizzato la piena utilizzazione dello stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze come produttore “ no profit “ di specialità medicinali orfane.

Questa Organizzazione, ha colto l’occasione presentatasi durante la propria attività sindacale e ha assunto contatti con l’Istituto di Firenze che ha dimostrato grande disponibilità per discutere e affrontare il problema in termini positivi. Se tale proposta venisse accolta, anche dalle altre amministrazioni in indirizzo, al fine di concretizzare l’iniziativa di cui trattasi, la FP CGIL è disponibile per qualsiasi ulteriore impegno venisse richiesto.
Cordiali saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE
UGO GALLO
 

21 ottobre 2004