Ieri sera, nel corso di una riunione a cui hanno partecipato le tre confederazioni e le rispettive federazioni di categoria, Cgil Cisl e Uil hanno proclamato otto ore di sciopero per pubblico impiego e scuola.

Gli scioperi saranno articolati per categorie e territori e distribuiti in più giornate da qui alla fine di ottobre.

La protesta riguarda   690.000 lavoratori del Servizio Sanitario, 990.000 della Scuola, 600.000 degli Enti locali, 210.000 Ministeriali, 3.000 lavoratori della Presidenza del Consiglio, 60.000 del Parastato, 65.000 delle Agenzie Fiscali, 30.000 dei Vigili del Fuoco, 120.000 Medici e Veterinari, 23.000 Dirigenti di Sanità, Enti locali, Ministeri  per un totale di 2.791.000 ai quali si aggiungono i circa 100 mila lavoratori della Ricerca e dell'Università.

Il Segretario generale della Fp Cgil nazionale, Carlo Podda, ha ricordato che "il contratto è scaduto da ben nove mesi e che lo sciopero e la manifestazione di maggio hanno prodotto un incontro in pompa magna a Palazzo Chigi che doveva portare ad un tavolo di confronto che, invece, non è mai stato avviato. E' inevitabile, a questo punto, la mobilitazione. Sarà una vertenza lunga e impegnativa"

28 settembre 2004