(040906)
COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DELLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL PER
LA LIBERAZIONE IN IRAQ DI SIMONA TORRETTA, SIMONA PARI, MAHNAZ BASSAM E RA’AD
ALI ABDUL AZIZ
La Funzione Pubblica CGIL esprime profonda inquietudine e forte
preoccupazione per il rapimento di Simona Torretta, Simona Pari, Mahnaz Bassam e
Ra'ad Alì Abdul-Aziz e si stringe alle famiglie, ai compagni e alle compagne di
Un ponte per e di Intersos, impegnati da anni in un prezioso lavoro di
solidarietà concreta in Iraq durante l’embargo, la guerra e l’occupazione.
Stiamo ancora pensando ai bambini di Beslan. La logica della forza ha sostituito
la politica. L’arbitrio della violenza e del terrorismo ha sostituito il
diritto. La spirale di violenza che si produce sfugge ad ogni logica e ad ogni
tentativo di controllo.
Sono state colpite quattro persone amanti della pace, disarmate, che si
occupavano di istruzione, di salvare la biblioteca di Bagdad, di portare l’acqua
agli assediati di Najaf e la cui voce, ogni giorno, raccontava e descriveva al
mondo la terribile realtà del popolo iracheno.
Il loro rapimento è un atto terribile ed infame, contro persone che portano la
solidarietà e contro il movimento della pace che considera indivisibili gli
interventi di solidarietà concreta verso le popolazioni colpite, l’impegno
"politico" per incidere sulle cause delle guerre e la costruzione di legami tra
la società italiana e la società civile dei paesi in cui opera.
Un altro modo di stare con gli iracheni era ed è possibile tuttora. Sono
possibili operazioni umanitarie, senza armi, che vengono da lontano e che vivono
assieme alla gente. Operazioni che non possono essere confuse con missioni
militari, armate, di guerra. Perché, come ha detto di recente Simona Pari
“questa ambiguità di fondo non fa più distinguere alla gente, e alla fine ha
creato problemi anche a noi.”
Le lavoratrici ed i lavoratori e le loro organizzazioni proseguono nel loro
impegno. Non ci rassegniamo alla logica della guerra, della barbarie e del
terrorismo. Contro queste logiche dobbiamo alzare sempre più la guardia con una
sola via, che attraversa pace, giustizia e diritti umani.
Facciamo appello ai sequestratori per la liberazione immediata di Simona
Torretta, Simona Pari, Mahnaz Bassam e Ra'ad Alì Abdul-Aziz. Facciamo appello al
popolo iracheno che conosce il loro lavoro, facciamo appello al governo italiano
a cui chiediamo di prendere – con serietà e determinazione - tutte le iniziative
utili per la salvezza dei quattro sequestrati.
La FP CGIL fa appello alle lavoratrici e i lavoratori pubblici ed impegna le sue
iscritte ed i suoi iscritti affinché prendano parte e sostengano tutte le iniziative
che saranno prese per raggiungere l’obiettivo.
Roma, 8 settembre 2004
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