(040602) Contratto Forze di Polizia: per devastare il lavoro pubblico non si risparmia nessuno. Oggi è toccato alla sicurezza - Dichiarazione stampa di Carlo Podda, Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil Nazionale

  

            Con l’ipotesi di accordo contrattuale per il Comparto Sicurezza e Difesa, che la Fp Cgil ha rifiutato di sottoscrivere, si rende ancor più chiaro il vero obiettivo del Governo: il lavoro pubblico e la sua devastazione costituisce la sua vera ossessione.

             La chiusura del contratto degli operatori della Sicurezza e della Difesa con aumenti che non superano il 4,7%, conferma la nostra valutazione sul fatto che il  Governo voglia fare cassa su lavoro pubblico in prospettiva della, per altro più volte, annunciata riforma fiscale.

             La chiusura del Contratto della Sicurezza, inoltre, rappresenta la prova della volontà dell’esecutivo di non procedere ai rinnovi contrattuali per tutti i pubblici dipendenti perché è evidente che  mai sarà possibile un’intesa sulla metà di quanto richiesto dalle confederazioni.

             Il Governo, però, continua a sbagliare i suoi calcoli.

 Il sindacato e i lavoratori pubblici sapranno reagire e continueranno nelle iniziative di lotta fino a costringere il Governo ad abbandonare ogni idea di destrutturazione della cosa pubblica e per  ottenere il pieno riconoscimento del loro diritto ad un rinnovo contrattuale che salvaguardi le retribuzioni ed il loro potere d’acquisto.

 Dispiace constatare come, per raggiungere quell’obiettivo il Governo non risparmi nessuno: oggi, in un periodo così delicato ed in un clima che presupporebbe ben altre scelte sulle politiche della sicurezza e della difesa, a pagare il prezzo di quest’orientamento  siano gli operatori in divisa e anche i cittadini ai quali si rivolge l’attività delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

Roma, 10 giugno 2004