Il 20 marzo il popolo della pace, e con esso la F.P. Cgil,  sfilerà compatto contro la guerra e per una soluzione delle vicende irakene che comportino il ritiro delle truppe e la riconquista della piena titolarità dell’ ONU ad intervenire in quell’area.           

La F.P. sarà in piazza, ad un anno dallo sciopero della Categoria promosso di fronte all’intervento anglo-americano, contro la guerra, ancor più quando priva di legittimazione giuridica, sbagliata politicamente, senza alcuna investitura morale. 

Allo stesso modo, ed in coerenza con l’obiettivo di fermare la guerra, la quale invece di allontanare il pericolo terrorista sembra alimentarne la furia omicida, la manifestazione deve segnare una condanna netta, irrevocabile, senza se e senza ma, di ogni forma di terrorismo il quale deve essere considerato non solo una risposta inaccettabile sotto il profilo politico e morale ma anche una insidia grande e pericolosa per l’estensione della democrazia e della libertà nel mondo intero. 

Un NO ancora più deciso è necessario dopo le recentissime dichiarazioni del Presidente del Consiglio che ritorna a parlare di scontro tra civiltà dimostrando una inconsistenza culturale spaventosa e, nello stesso tempo, non comprendendo che questa giustificazione offrirebbe  motivazioni alle stesse azioni di terrorismo che, al contrario, non sono né giustificabili né accettabili. 

Un NO che deve portare, soprattutto su temi cruciali come quelli della pace e della lotta al terrorismo, ad un confronto privo di strumentalizzazioni e opportunismi. 

La esperienza spagnola è li a testimoniare come un utilizzo strumentale delle vicende internazionali non solo confonde le coscienze dei cittadini e rende meno limpida la dialettica politica ma risulta, meritatamente, controproducente per le Istituzioni che ne fanno uso. 

La Segreteria Nazionale della F.P. Cgil invita i propri iscritti e militanti a partecipare alla manifestazione contro la guerra di sabato 20 marzo. 

Roma, 16 marzo 2004