(040201) COMUNICATO STAMPA
DELLE SEGRETERIE NAZIONALI FP CGIL, CISL FPS, UIL PA Il modello di Ministero dell'Interno, che si sta concretizzando attraverso gli atti del ministro Pisanu e del governo Berlusconi, è dannoso e pericoloso. Dal lontano 1981, con la legge 121 di riforma della polizia, si era manifestata una condivisa linea politica che mirava alla costruzione di un Ministero che non fosse "di polizia", dove il pur necessario momento repressivo e di controllo veniva inquadrato non solo in una visione del lavoro di polizia che privilegiava la prevenzione, ma soprattutto nel quadro di una "Amministrazione Civile" - la prefetture, poi Uffici Territoriali del Governo - dove venivano a sintesi tutte le istanze - sociali, politiche economiche - del territorio, che attraverso la prefettura potevano trovare una indispensabile interfaccia verso il governo nazionale, e la stessa Unione Europea. L'azione del governo Berlusconi, da ultimo il DLgs del 23 dicembre di controriforma degli UTG, sta distruggendo quanto rimane di un ministero che poteva essere, ormai non più, il ministero degli Affari Interni: si ritorna al prefetto di altri tempi, che invece di coordinare le amministrazioni statali sul territorio, si preoccuperà solo di intervenire in loro vece quando richiesto dal ministro competente, il quale potrà infatti chiedere al prefetto quegli interventi che il "normale" dirigente pubblico, magari per le migliori ragioni professionali, non ritiene di dover attivare. Ancora più grave è che ciò possa accadere mentre con la Finanziaria nulla viene reperito per le necessità del personale civile del ministero, da anni affetto da cronica carenza di organico, arretratezza strumentale - le questure hanno archivi cartacei !!! - e carenza di risorse finanziarie, che rendono impossibile affrontare i nuovi carichi di lavoro, come ad esempio l'attuazione della Bossi Fini, che comporta un aumento ogni anno di centinaia di migliaia di pratiche di rinnovo dei permessi ai lavoratori extracomunitari, affrontata senza una lira e senza un impiegato in più, o come le sanzioni amministrative depenalizzate, la cui mancata riscossione provoca enormi perdite all'erario. Gravissimo è, infine, che sul piano delle relazioni sindacali il ministro Pisanu - riuscendo in questo ad essere l'unico, fra tutti i suoi predecessori! - non abbia finora trovato il modo di confrontarsi con il personale civile ed i suoi rappresentanti, nonostante le nostre reiterate civili richieste. Saremo pertanto costretti a
ricorrere a tutti gli strumenti che le norme e i contratti in vigore mettono a
disposizione, per evitare l'ulteriore scadimento dei servizi del Ministero
dell'Interno, e l'ennesima umiliazione del personale civile: senza il quale,
andrebbe ricordato, chiuderebbero Viminale, prefetture, questure, e tanti altri
uffici della Polizia di Stato. FP CGIL
CISL FPS
UIL PA
Roma, 5 febbraio 2004
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