(031107) DIPENDENTI PUBBLICI: il Governo sottrae metà dell'aumento contrattuale appena conquistato -
COMUNICATO STAMPA di CARLO PODDA SEGRETARIO NAZIONALE FP-CGIL

 

Il Governo toglie dalle tasche dei dipendenti pubblici metà dell’aumento contrattuale appena conquistato, per altro con diciotto mesi di ritardo dalla scadenza naturale. 

Il Ministro Tremonti utilizza nuovamente il famigerato Decreto taglia spese per ridurre il salario legato ai risultati di produttività del personale dei ministeri. Salario che deriva da una parte delle economie di gestione, interrompendo così un circolo virtuoso che i CCNL avevano creato. Così dove più si era risparmiato maggiore è il danno per i lavoratori. 

Il Governo, presieduto da Berlusconi oltre ad avere previsto, con la legge Finanziaria, solo la metà dei soldi necessari per i prossimi rinnovi contrattuali, oltre a non fare niente per proteggere i cittadini dal caro-vita, soprattutto per i beni di prima necessità, sottrae anche 750 euro all’anno dell’aumento contrattuale. 

Proporremo subito, a Cisl e Uil, la mobilitazione del personale dei ministeri per contrastare ancora una volta le scelte del Governo che danneggiano e penalizzano i lavoratori pubblici. 

Roma, 18 novembre 2003