(031006) 
Firmato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2002 – 2005 per gli oltre 600.000 lavoratori del comparto Regioni- Autonomie Locali - COMUNICATO STAMPA DI GIOVANNI PAGLIARINI - SEGRETARIO NAZIONALE FP CGIL

testo del contratto

Dopo 22 mesi di negoziato, caratterizzato da momenti di forti tensioni e dalla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori con ben 4 scioperi generali, è stato raggiunto un importante risultato. 

Sul piano economico:

il nuovo Contratto Nazionale realizza, nel pieno rispetto delle decorrenze 1.1.2002 – 1.1.2003, un incremento medio a regime, tra retribuzione fondamentale ed accessoria, di Euro 106,00. Ad esempio, per un lavoratore in posizione C1, l’incremento sarà pari a Euro 77,11 di retribuzione fondamentale più Euro 45.80 di indennità di comparto.

Con l’istituzione della indennità di comparto per tutti i lavoratori si realizza l’obiettivo del progressivo riallineamento tra le retribuzioni del personale del Comparto Regioni – Autonomie Locali e quelle degli altri lavoratori pubblici.

Con l’ampliamento e la rivalutazione economica delle indennità di responsabilità e di professionalità si realizza una ulteriore valorizzazione professionale.

Per gli operatori di Polizia Locale il contratto riconosce l’urgenza di una riforma legislativa che valorizzi il ruolo specifico della Polizia Locale ed indirizza specifiche risorse economiche per la rivalutazione dell’indennità. 

Sul piano normativo:

Di particolare rilievo è la riconferma dell’attuale modello contrattuale articolato su due livelli con il consolidamento dell’impianto di relazioni sindacali, in particolare per i piccoli comuni e per le unioni dei comuni valorizzando così la complessità del sistema delle Autonomie Locali e contribuendo, nel contempo, alla sua coesione.

Significativa è la norma di salvaguardia per i lavoratori coinvolti nei processi di trasformazione, esternalizzazione, privatizzazione, per i quali è prevista la continuità della applicabilità del Contratto Nazionale delle Autonomie Locali.

Il nuovo contratto, inoltre, conferma la validità dei contratti collettivi precedentemente stipulati, in particolare per quanto concerne l’orario di lavoro settimanale di 36 ore.

Infine sul sistema di classificazione è stata introdotta, per ogni categoria di inquadramento, una ulteriore posizione di sviluppo orizzontale. È stata inoltre istituita la Commissione della classificazione che dovrà, entro la vigenza dell’accordo contrattuale, realizzare una piena valorizzazione delle professionalità, con particolare riferimento al personale educativo scolastico, socio-sanitario, agli ufficiali dello stato civile e dell’anagrafe e agli addetti alla comunicazione.

La parola ora passa alle lavoratrici e ai lavoratori. Il loro protagonismo è stato fondamentale per realizzare questi importanti risultati.

Sono certo che le lavoratrici ed i lavoratori sapranno riconoscere e valorizzare, nella consultazione, gli obiettivi raggiunti, così come sono certo che continueranno ad essere protagonisti della mobilitazione per la difesa del sistema pensionistico pubblico, a partire dallo sciopero del 24 ottobre p. v., e delle iniziative per il rinnovo del secondo biennio economico 2004 – 2005 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

 Roma, 16 ottobre 2003