(030914) PRIVATIZZAZIONE DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI: COMUNICATO STAMPA
DI LAIMER ARMUZZI SEGRETARIO GENERALE FP CGIL
La trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni è
l'ennesima operazione di dubbia finanza creativa del Ministro Tremonti.
Con questa operazione il Governo compie un'altra operazione di facciata sul
bilancio pubblico nascondendo una imponente quota di debito pubblico e
attraverso una manovra tipo scatole cinesi tenta di trasformare il debito in
attivo finanziario.
Dopo lo schiaffo ai cittadini onesti con i condoni già fatti e quelli in
procinto di essere varati, questo Governo tradisce ancora una volta la fiducia
dei cittadini italiani che fino ad oggi, attraverso la sottoscrizione dei buoni
postali, hanno affidato i loro risparmi allo Stato trasferendo la titolarità
del debito ad una SpA di incerto futuro.
Con una operazione di maquillage finanziario centinaia di miliardi di euro,
provenienti dalla raccolta postale dei risparmi, vengono trasferiti da una
Amministrazione pubblica ad una Società per azioni all'insaputa dei
risparmiatori.
Una operazione che, oltre a falsare la lettura del bilancio pubblico,
scaricherà i suoi effetti negativi ed i costi su tutte le Amministrazioni
locali che fino ad oggi hanno fatto ricorso al credito agevolato della Cassa
Depositi e prestiti per finanziare le opere di intervento strutturale sui loro
territori.
La trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti da Amministrazione pubblica in
un soggetto di intermediazione finanziaria che, al pari di tutti gli istituti di
credito privati, per il suo approvvigionamento dovrà fare ricorso al mercato
finanziario non farà altro che aumentare i costi dei mutui erogati alle
Amministrazioni locali le quali si vedranno costrette a rinunciare o a ridurre
l'erogazione dei servizi ai cittadini oppure ad un aumento della imposizione
fiscale locale con evidente pregiudizio della qualità di vita di lavoratrici,
lavoratori e pensionati.
Dopo i decreti taglia spese che hanno falcidiato le risorse degli enti locali in
particolare quelle destinate a sanità ed istruzione pubblica, assistiamo
all'ultimo tentativo, in ordine di tempo, di scaricare sulle spalle dei
cittadini italiani la fallimentare, disastrosa politica economica del Governo
Berlusconi.
Roma, 30.09.2003
|