Il secondo incontro svoltosi oggi all’ARAN per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei 600.000 dipendenti del comparto Regioni Autonomie Locali, ha purtroppo confermato un dato di non volontà delle controparti ad affrontare in modo adeguato le questioni che attengono al salario ed alla valorizzazione del lavoro, in particolare, sulle risorse complessive la cifra di 93,4 Euro è non solo insufficiente ma, in palese contraddizione con lo spirito dell’accordo del 4 febbraio 2002 e con i risultati ottenuti nei comparti in cui sono già stati firmati i rinnovi contrattuali.

La scelta dell’ARAN di sospendere il negoziato e di tornare ad incontrare il comitato di settore rischia di produrre un ulteriore ed inaccettabile prolungamento dei tempi in una situazione che sconta già ben 21 mesi di ritardo.

Queste le ragioni che hanno indotto le Organizzazioni Sindacali a proclamare lo stato di agitazione e, nel caso di assenza di risposte adeguate ed utili alla conclusione del negoziato, a chiamare le lavoratrici e i lavoratori del comparto ad ulteriori mobilitazioni.

Roma, 18 settembre 2003

Testo del comunicato unitario