I lavoratori pubblici non sono figli di un dio minore. Deve finire questo malcostume della politica per la quale ad ogni difficoltà di cassa si pensa di rimediare bastonando i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni.


L'On.le Bossi e i suoi accoliti si schiariscano le idee. I lavoratori pubblici non godono di alcun privilegio, anzi, se non si avvia finalmente la previdenza integrativa, avranno al termine della loro vita lavorativa una pensione da fame. CGIL-CISL-UIL non assisteranno imbelli ad ulteriori dibattiti fatti alle spalle dei propri iscritti e di tutti i lavoratori.


Sappia il Governo che ogni eventuale manomissione dell'attuale sistema previdenziale per i lavoratori in servizio ed in pensione comporterà inevitabilmente lo sciopero generale dei dipendenti pubblici.

Infine deve essere chiaro a tutti che non sarà consentito utilizzare il capitolo delle pensioni pubbliche per aprire il libro più generale delle pensioni di tutti.

6 agosto 2003