In relazione allo sciopero nazionale indetto dai lavoratori e dalle lavoratrici dell'Avvocatura dello Stato, il Segretario Generale della stessa, con nota del 27 Giugno prot. 753/Amm. giunta in nostro possesso solo oggi, invita le Avvocature Distrettuali a comunicare i nominativi dei lavoratori che si asterranno dal lavoro.
Evidentemente in certe istituzioni lo sciopero è visto come delitto di lesa maestà e non come diritto, strumento di un conflitto regolato da norme e procedure.
Per questo quando i lavoratori e le lavoratrici si sottraggono al paternalismo, si perde la lucidità.
Colpisce che proprio una istituzione il cui Avvocato Generale è anche il Ministro della Funzione Pubblica, da una parte rifiuti l'applicazione di un contratto liberamente sottoscritto, dando origine al giusto sciopero del 4 Luglio prossimo e dall'altra davanti alla protesta dei lavoratori utilizzi, maldestramente, metodi di fatto intimidatori.
Noi, è chiaro, non ci fermeremo.

Roma, 30.06.2003