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maggio 1978 - 13 maggio 2003: Mai più manicomi e camicie di forza
10 maggio conferenza stampa
La legge 180 ha venticinque anni. Festeggiamo la chiusura degli ospedali
psichiatrici pubblici, compiuta in realtà solo da pochi anni e avviata ben
prima della legge di riforma, consapevoli che resta ancora molta strada da fare
perché il manicomio scompaia davvero dalla società e dalla cultura.
Festeggiamo la fine delle camicie di forza, utilizzate per decenni nei manicomi
come mezzo di repressione, oggi reperto da museo.
Le camicie di forza fatte di stoffa con legacci non sono più mezzo di cura e
custodia, ma rischiano di ritornare con i meccanismi di esclusione sociale per
chi soffre di disturbi psichiatrici, con la contenzione nei luoghi ospedalieri e
residenziali di cura ed assistenza, e con l'istituzione delle nuove strutture
psichiatriche con prolungati ricoveri coatti, proposte in progetti di legge di
abrogazione della 180 presentati al Parlamento dal centro destra.
Lo stesso manicomio non è solo ospedale psichiatrico. Il manicomio nasce e
rinasce in ogni istituzione che, grande o piccola, pubblica o privata, nega i
diritti e la dignità della persona che soffre, allontana e nasconde chi ha
bisogno di aiuto, toglie diritto di parola e di critica in nome di una
protezione che diventa in realtà custodia, e che porta alla morte civile chi
viene in questo modo protetto, sia esso malato di mente, anziano, disabile,
tossicodipendente. Questo è l'internamento.
Il manicomio e le camicie di forza nascono e rinascono ogni volta che la logica
dell'internamento vince, schiacciando la persona che sta male, la sua voce, la
sua debolezza da sostenere e la sua forza su cui ricostruire.
L'internamento può prevalere nei fatti anche quando la legge non lo consente.
Per questo noi oggi vogliamo discutere delle molte insufficienze e degli errori
che fanno le Regioni, istituzioni private, le Asl e gli stessi dipartimenti di
salute mentale.
Vogliamo anche valorizzare le numerose esperienze positive dove sono stati
affermati i diritti alla salute mentale, dove chi soffre di gravi disturbi
psichici è soggetto di cittadinanza e non oggetto di segregazione.
Ma cosa accadrebbe allora se di nuovo l'internamento fosse consentito da una
legge che autorizzasse la sospensione dei diritti alla persona in nome della
cura, e l'allontanamento dalla vita in nome della protezione ?
Per questo noi oggi chiediamo al Parlamento di non legittimare di nuovo il
manicomio e le camicie di forza sotto nuove vesti, e di non dare forza a quanti
in questi anni, per pigrizia, incapacità o interesse, hanno opposto resistenza
al cambiamento di organizzazione e di cultura che era e resta necessario.
In tutto il mondo, e sopratutto in Italia, esperienze pratiche e ricerche hanno
dimostrato che del manicomio e dell'internamento non c'è bisogno, perché si
può assistere la persona che sta male in un altro modo.
Per questo siamo tra i promotori di una Conferenza non Governativa sulla
salute mentale che diventi occasione di dibattito e di confronto per
riaffermare la validità dei principi della legge 180 e per promuovere tutte le
azioni necessarie affinché le esperienze e le pratiche positive diventino
realtà in tutto il paese.
Funzione
Pubblica Cgil Nazionale
Conferenza stampa sabato 10 maggio a Roma
"Mai più manicomi e camicie
di forza"
A 25 anni dalla 180: la storia, i dati, gli scandali
Sabato 10 maggio alle ore 12.00 a Roma, presso
il Gazebo allestito alla Galleria Colonna, presso Largo Chigi, dove i
cittadini potranno indossare le vecchie camicie di forza usate nei
manicomi, si terrà una conferenza stampa in occasione del
venticinquesimo anniversario della legge 180 (13 maggio 1978 - 13 maggio
2003).
Nell'ambito della conferenza stampa verranno illustrati ed analizzati i
dati più recenti dell'assistenza psichiatrica in Italia, gli scandali
attuali e gli elementi storici più importanti.
Partecipano Laimer Armuzzi, segretario generale della Fp Cgil, Maria
Grazia Giannichedda, sociologa e Presidente della Fondazione Basaglia,
Tommaso Losavio, Direttore Centro Studi e Ricerche Asl Roma E, Massimo
Cozza, Coordinatore della Consulta Nazionale per la Salute Mentale e
rappresentanti dei familiari dell'Unasam.
Per informazioni : Martina Scuderi (tel 0658544358,
fax 0558544339, email scuderi@fpcgil.it)
Camerino di contenzione
Museo-Laboratorio della Mente
Asl Roma E |
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