(030310) NEGATE LE LIBERTA' COSTITUZIONALI NEL MINISTERO DELLA DIFESA - QUALCHE COLONNELLO PENSA DI ESSERE GIA' IN GUERRA: COMUNICATO STAMPA DI LAIMER ARMUZZI SEGRETARIO GENERALE FP CGIL

I Carabinieri in servizio presso il Centro di Medicina Legale di Cagliari ed il Colonnello, direttore del Centro, hanno trattenuto in caserma per ore il Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil di Cagliari " reo", sembra, di aver esposto, nella bacheca sindacale, un cartoncino arcobaleno simbolo di Pace.
Avevamo già preannunciato come, nel Ministero della Difesa, fosse in corso un tentativo organico di soffocare il dissenso su un coinvolgimento, anche indiretto, dell'Italia nella guerra americana contro l'Iraq.
A Pavia ci era stata negata l'autorizzazione a svolgere un' assemblea con il personale dentro lo stabilimento militare.
A Noceto di Parma si minacciavano sanzioni disciplinari se il nostro delegato non avesse provveduto a rimuovere il vessillo arcobaleno dalla bacheca sindacale.
Oggi a Cagliari si è andati oltre. Dopo aver violato il nostro spazio sindacale, rimovendo dalla bacheca Cgil la bandiera della Pace e dopo averne requisito le chiavi, i vertici militari del Centro di Medicina Legale di Cagliari, con l'ausilio di alcuni Carabinieri, hanno fermato il Segretario Generale della Funzione Pubblica di Cagliari mentre stava procedendo alla riaffissione nella bacheca della bandiera della Pace.
Lo hanno accompagnato nei locali del Nucleo Carabinieri, successivamente identificato e con modi arroganti hanno dichiarato al "sovversivo" Segretario Generale che fantomatiche disposizioni interne vietavano l'esposizione del vessillo arcobaleno.
Disposizioni non esibite a richiesta.
Dopo l'identificazione il nostro dirigente sindacale ha comunque esposto nuovamente la bandiera arcobaleno.
Abbiamo già invitato il Ministro della Difesa On. Antonio Martino a rivolgersi alle competenti sedi giurisdizionali nel caso in cui reputasse lesiva di interessi soggettivi o generali l'esposizione del vessillo arcobaleno simbolo di pace.
Lo invitiamo, oggi, a rendere pubbliche queste disposizioni "sbandierate" da alcuni vertici militari che vieterebbero la libera manifestazione del pensiero, oltretutto in uno spazio che è del sindacato.
Preannunciamo iniziative legali in tutte le sedi. Per la vicenda di Cagliari la Fp Cgil procederà a denunciare al competente giudice del lavoro il direttore del Centro per comportamento antisindacale.
Sui tentativi ormai organici nel Ministero della Difesa di soffocare il dissenso e di reprimere sul nascere qualsiasi iniziativa dissonante dalla linea guerrafondaia tracciata già da alcuni giorni dal Ministro Martino, la Fp Cgil chiederà ai massimi Organi Istituzionali di intervenire a tutela del diritto sancito dall'articolo 21 della Costituzione di manifestare liberamente il proprio pensiero, anche in una caserma o in uno stabilimento militare.

 

Roma, 18.03.2003